La Chiesa di Sant’Agostino si trova nel quartiere di Prato Sant’Agostino, nel centro storico di Siena . L’edificio, di origine medievale, è un luogo di culto cattolico dedicato a Sant’Agostino e conserva un ricco patrimonio artistico e spirituale. Fu costruito a partire dal 1258 su iniziativa dei frati agostiniani, con lavori protratti per oltre mezzo secolo . Nei secoli successivi la chiesa subì ampliamenti e rinnovamenti (notabili quelli del ‘400) e un incendio nel 1747 ne devastò l’interno, poi ricostruito in stile settecentesco dall’architetto Luigi Vanvitelli (1747–1755) . Il risultato attuale è un elegante equilibrio tra le architetture classicheggianti degli interni e l’austera facciata neogotica in cotto, oggi coperta da un vestibolo neoclassico costruito nel 1818–1819 .
L’atmosfera è resa solenne dalla navata unica coperta da volte a crociera, ornata di sontuosi altari marmorei e dipinti barocchi. Il patrimonio artistico è «ricchissimo»: nei quattro altari della navata sinistra si trovano, ad esempio, l’Adorazione dei pastori di Giovanni Francesco Romanelli (circa 1640), l’Immacolata Concezione di Carlo Maratta (1681), il Battesimo di Costantino di Francesco Vanni (1586) e una pala con la Trinità di Pietro Sorri (1600 circa); nella navata destra spiccano la Ultima Comunione di San Girolamo di Astolfo Petrazzi (1631), la Crocifissione del Perugino (1506-1507, unico dipinto dell’artista a Siena) e il tardo Cinquecentesco Gesù incontra la madre sul Calvario di Alessandro Casolani (terminato da Ventura Salimbeni, 1612) . Infine, nella celebre Cappella Piccolomini si ammirano un altare marmoreo (1596) eretto dai Piccolomini e un prezioso trittico su tavola con l’Adorazione dei Magi di Sodoma (1531) . Sulla parete opposta di questa cappella risplende l’affresco Maestà di Ambrogio Lorenzetti (1337-1338), recuperato solo nel 1944 perché finora nascosto dietro il grande altare Piccolomini . Tutto questo insieme fa della chiesa un vero scrigno d’arte nel cuore della città.
- Storia della chiesa: La costruzione iniziò nel 1258 sotto la guida degli Agostiniani e proseguì per oltre cinquant’anni . Nel Quattrocento furono realizzati ampliamenti e ristrutturazioni (tra il 1450 e il 1490) a cura di una confraternita laica locale. Nel 1492, il notaio Alessandro Lucarini lasciò alla chiesa un lascito per opere filantropiche. L’incendio del 1747 distrusse gran parte dell’interno; Vanvitelli fu incaricato di rifare l’interno tra il 1747 e il 1755, conferendogli uno stile classicheggiante in armonia con le decorazioni barocche . In seguito alle soppressioni napoleoniche la chiesa restò aperta al culto (con il titolo di San Salvatore, dal 1785) e oggi dipende direttamente dalla Diocesi senese.
- Architettura e forme: La facciata originale in mattoni a vista (di ispirazione gotica) oggi è coperta da un portico neoclassico realizzato nel 1818–1819 . All’interno l’aula unica è suddivisa da grandi lesene e coperta da volte a crociera, in perfetto accordo con gli altari marmorei di età tardo-rinascimentale e barocca . Sull’architrave del presbiterio, ricostruito all’epoca di Vanvitelli, spicca uno splendido organo a canne storico: costruito originariamente nel 1522-26 da Giuseppe Piffero, con la cassa barocca posteriore rifatta nel 1770, custodisce ancora cinque registri su unico manuale . L’insieme crea uno spazio solenne ma armonioso, dove arte e spiritualità si fondono.
- Opere d’arte principali: All’interno si trovano preziose opere d’arte risalenti dal XIV al XVII secolo. Le più note includono la Ultima Comunione di San Girolamo di Astolfo Petrazzi (1631), la Crocifissione di Pietro Perugino (1506-1507), il gruppo scultoreo dell’Adorazione dei Magi di Sodoma (1531), e l’affresco gotico della Maestà di Ambrogio Lorenzetti (1337-38) . Nel complesso altari polimarmi e tele barocche arricchiscono la navata: sulla sinistra si ammirano dipinti di Romanelli, Maratta, Vanni, Sorri; sulla destra quelli di Petrazzi, Perugino, Casolani/Salimbeni . Nella cappella di destra troviamo inoltre mosaici dei Piccolomini, statue policrome e monumenti funebri di famiglie senesi.
| Opera | Artista | Data | Collocazione |
|---|---|---|---|
| Ultima Comunione di S. Girolamo | Astolfo Petrazzi | 1631 | 1º altare navata destra |
| Crocifissione | Pietro Perugino | 1506–1507 | 2º altare navata destra |
| Gesù incontra la Madre al Calvario | Alessandro Casolani e Ventura Salimbeni | 1612 | 3º altare navata destra |
| Adorazione dei Magi (tavola) | Il Sodoma (Giovanni Antonio Bazzi) | 1531 | Cappella Piccolomini (altare) |
| Maestà (affresco) | Ambrogio Lorenzetti | 1337–1338 | Cappella Piccolomini (parete) |
| Adorazione dei Pastori | Giovanni Francesco Romanelli | c.1640 | 1º altare navata sinistra |
| Immacolata Concezione | Carlo Maratta | 1681 | 2º altare navata sinistra |
| Battesimo di Costantino | Francesco Vanni | 1586 | 3º altare navata sinistra |
| Trinità con santi (pala) | Pietro Sorri | primo ‘600 | 4º altare navata sinistra |
- Affreschi e scoperte: Interessanti curiosità ruotano intorno agli affreschi rinvenuti. Nella Cappella Piccolomini, per esempio, si trovano due Sibille dipinte da Luca Signorelli e due scene in monocromo di Francesco di Giorgio Martini (Nascita della Vergine e Natività) del Quattrocento, scoperte solo in tempi recenti sotto gli intonaci secenteschi . Ancora, l’affresco quattrocentesco della Maestà di Lorenzetti è stato preservato perché nascosto dietro l’altare barocco; tale teleradio fu ritrovato nel 1944 durante i lavori di salvataggio delle opere dell’epoca bellica . Un altro dettaglio curioso: sulla parete opposta all’ingresso si trovano i resti del vecchio organo del 1526 (restaurato nel ‘900), uno dei pochi organi rinascimentali a funzionamento meccanico ancora conservati .
- Orari di apertura e biglietti: Sant’Agostino è generalmente aperta tutti i giorni dalle 10:30 alle 17:30 . L’ingresso è gratuito , ma spesso si invita a contribuire con offerte libere per la manutenzione. Non sono previsti orari diversificati per stagioni, ma è sempre consigliato controllare eventuali modifiche contattando direttamente la chiesa (telefono: +39 0577 292111).
| Giorno | Orario apertura | Ingresso |
|---|---|---|
| Tutti i giorni | 10:30 – 17:30 | Gratuito |
- Come visitare e itinerari a piedi: La chiesa è facilmente raggiungibile a piedi dai principali punti di interesse del centro. Si trova a pochi minuti dalla Pinacoteca Nazionale (150 m verso nord-ovest) e dal Duomo di Siena con il complesso museale di Santa Maria della Scala (circa 400 m) . Da qui è breve cammino anche a Piazza del Campo (piazza principale della città, 800–900 m). Verso sud-est si estende il Giardino dell’Orto Botanico dell’Università di Siena, un’oasi verde di 2,5 ettari su terreni della valle di Sant’Agostino . Gli itinerari turistici nella zona possono includere visite al vicino Palazzo Pubblico, alla Basilica di Santa Maria dei Servi (in piazza Manzoni) e al Convento di San Francesco, tutte attrazioni raggiungibili in 5–10 minuti a piedi dalla chiesa.
- Hotel Minerva: base ideale per Siena: L’Hotel Minerva (Via Garibaldi 72, Siena) è un tre stelle storico situato a nord del centro storico, a pochi minuti a piedi da Piazza del Campo . Dispone di 56 camere di quattro tipologie (Easy Economy, Elegant Standard, Superior, Junior Suite) , una colazione internazionale inclusa nel soggiorno e un parcheggio coperto per gli ospiti . Dall’hotel si gode di un giardino panoramico con vista sulla città . Grazie alla sua posizione, l’Hotel Minerva è un punto di partenza ottimale per esplorare Siena: la Chiesa di Sant’Agostino si raggiunge in circa 10–15 minuti di cammino (1–1,1 km) lungo le vie storiche del centro. In pochi passi si possono inoltre visitare l’Ospedale Santa Maria della Scala, il Museo dell’Opera del Duomo, le principali vie dello shopping (Banchi di Sopra/Banchi di Sotto) e le altre meraviglie cittadine .








- Vicino alla chiesa – luoghi consigliati: Nelle immediate vicinanze si trovano diverse attrazioni turistiche: la Pinacoteca (150 m, 2 minuti a piedi) , il Duomo di Siena con il Museo Santa Maria della Scala (400 m, 5 minuti) , Piazza del Campo (10 minuti) e l’Orto Botanico (5 minuti). Per chi soggiorna all’Hotel Minerva, il percorso migliore è quello che passa davanti a Santa Maria della Scala e il Battistero; passando da Via della Sapienza e Via Rinaldini si arriva infine a Sant’Agostino, godendo di scorci panoramici sulla città.
- Leggende e curiosità: Tra le curiosità legate a Sant’Agostino si racconta del restauro miracoloso dell’affresco della Maestà: l’opera di Lorenzetti rimase per secoli nascosta perché il grande altare barocco vi fu addossato, e fu scoperta solo durante la Seconda Guerra Mondiale . Un’altra curiosità riguarda le Sibille affrescate dal Signorelli: scoperte nei restauri degli anni ’90-2000, rivelano l’ampiezza dell’arte quattrocentesca un tempo presente in chiesa . Inoltre, il parroco dell’800 fu il famoso Domenico Chigi (membro della potente famiglia senese), il cui monumento funebre (1631) è visibile nel transetto sinistro. Infine, si narra che in passato la chiesa custodisse la statua lignea di Santa Caterina da Siena (oggi conservata in Duomo), a sottolineare il legame profondo della città con la Santa patrona.
Domande frequenti:
– D: Quali sono gli orari di apertura della Chiesa di Sant’Agostino?
A: La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 10:30 alle 17:30 . Ingresso gratuito . Si consiglia di verificare eventuali variazioni chiamando +39 0577 292111.
- D: Quanto costa visitare la chiesa?
A: L’ingresso è libero e gratuito . È possibile lasciare un’offerta libera per il sostegno alla manutenzione del monumento. - D: Quali opere non devo perdere all’interno?
A: Da non perdere la Maestà di Lorenzetti (1337) e l’Adorazione dei Magi di Sodoma (1531) nella Cappella Piccolomini , oltre alla Crocifissione di Perugino e all’Ultima Comunione di san Girolamo di Petrazzi . Altri capolavori barocchi adornano gli altari laterali (Romanelli, Maratta, Vanni, Sorri, Casolani, Salimbeni) . - D: È possibile visitare anche il convento adiacente?
A: L’antico convento agostiniano affiancato alla chiesa oggi è adibito ad altri usi ed è normalmente chiuso al pubblico. La visita si concentra quindi sulla sola chiesa e sulle sue cappelle. - D: Come raggiungere la chiesa dall’Hotel Minerva?
A: L’Hotel Minerva (Via Garibaldi 72) dista circa 1,1 km da Sant’Agostino. Il percorso pedonale più comodo passa lungo Via Garibaldi, Piazza Gramsci e Via di San Francesco, oppure attraversando piazza Gramsci e proseguendo su Via dei Rossi. Si arriva alla chiesa in 10–15 minuti a piedi. - D: È richiesto un abbigliamento particolare per entrare?
A: Trattandosi di un luogo sacro, è consigliato un abbigliamento rispettoso (spalle e ginocchia coperte). Non sono previsti controlli formali, ma si chiede di evitare scarpe rumorose e di mantenere silenzio e decoro. - D: Cosa vedere nei dintorni se ho più tempo?
A: Oltre al Duomo e al Museo del Duomo di fronte, Siena offre numerosi tesori: dalla casa di Santa Caterina (santa senese) al Museo Civico in Palazzo Pubblico, alle antiche via delle Contrade. L’Orto Botanico, i suggestivi vicoli medievali e le piazze minor (terzi) sono itinerari consigliati. L’Hotel Minerva può aiutarvi a pianificare le visite e a organizzare tour a piedi per scoprire anche le leggende nascoste della città.
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