Introduzione a Chiusdino e dintorni
Chiusdino è un piccolo borgo medievale adagiato sulle colline verdi della Val di Merse, nella provincia di Siena. Questo paese toscano conta poco più di 2.000 abitanti, ma la sua fama supera di gran lunga le sue dimensioni grazie a un tesoro storico davvero unico: qui nacque San Galgano, un cavaliere del XII secolo divenuto eremita, e proprio sulle colline vicine sorge la celebre Abbazia di San Galgano con la Spada nella Roccia conficcata in un masso, quasi una “Excalibur” nostrana . Chiusdino offre quindi un mix affascinante di storia, leggenda e spiritualità, il tutto immerso in uno scenario naturale intatto tra vallate boscose e dolci alture.
Pur essendo fuori dai circuiti turistici di massa, Chiusdino merita assolutamente una visita per chi esplora le Terre di Siena. La sua posizione, magnificamente incastonata tra la Val di Merse e le Colline Metallifere , regala panorami suggestivi: il borgo appare arroccato sul crinale di una collina, con le case in pietra circondate da boschi di querce e castagni. Arrivando si ha la sensazione di fare un tuffo nel passato: le strette stradine in pietra, gli edifici medievali, i resti di antiche mura e portali conservano un’atmosfera autentica e fuori dal tempo. È il classico luogo dove ogni pietra racconta una storia, e dove la vita scorre lenta al ritmo delle stagioni e delle tradizioni contadine.
Chiusdino è anche una meta perfetta per una gita fuori porta da Siena: dista solo circa 33 km dal capoluogo e si raggiunge comodamente in auto in 40-45 minuti . Questo rende il borgo un’ottima destinazione per un’escursione giornaliera, magari soggiornando a Siena e approfittando delle comodità di un alloggio in città. In particolare, se avete scelto un hotel strategico come l’Hotel Minerva – di cui parleremo a fondo più avanti – avrete la base ideale per esplorare sia la splendida Siena che i suoi dintorni, incluso Chiusdino. Infatti, l’hotel si trova all’interno delle mura senesi ma fuori dalla ZTL e dispone di parcheggio, consentendovi di partire in auto per escursioni nelle campagne toscane (San Galgano, Monteriggioni, il Chianti, la Val d’Orcia) e rientrare comodamente la sera . Insomma, con Siena come “campo base” e Chiusdino come tappa imperdibile, potrete vivere un’esperienza completa tra arte, natura e sapori toscani.
Prima di addentrarci nel dettaglio su cosa vedere a Chiusdino, vediamo dove si trova esattamente questo borgo e come raggiungerlo al meglio. Successivamente ripercorreremo brevemente la sua storia, per capire le vicende che hanno portato alla costruzione dell’abbazia e alla leggenda della spada. Esploreremo poi i monumenti e luoghi di interesse da non perdere – dall’abbazia e l’eremo di Montesiepi fino alle chiese e musei del centro storico – senza dimenticare le bellezze naturali nei dintorni, i prodotti tipici da gustare e gli eventi tradizionali. Troverete anche itinerari consigliati per visitare Chiusdino in giornata (in auto o a piedi) e consigli specifici se viaggiate in famiglia con bambini, in coppia o da soli. Infine, vi presenteremo in modo approfondito l’Hotel Minerva di Siena, un alloggio ideale per partire alla scoperta di questi luoghi. Preparatevi dunque a un viaggio ricco di scoperte tra storia, leggenda e paesaggi mozzafiato: Chiusdino vi aspetta con la sua atmosfera senza tempo e i suoi tesori nascosti.
Dove si trova Chiusdino e come arrivarci?
Chiusdino si trova in Toscana, nel settore sud-occidentale della provincia di Siena. In linea d’aria è situato circa 30 km a sud-ovest della città di Siena, arroccato su un colle che domina la valle del fiume Merse. Per la precisione, il borgo è posto a circa 33 km da Siena (in direzione Massa Marittima/Grosseto) e rientra nell’area geografica nota come Alte Valli Merse, al confine tra le Crete Senesi e le Colline Metallifere grossetane. Questa posizione lo rende facilmente accessibile sia da Siena che dalla costa tirrenica (dista circa 50 km da Follonica) e da altre città d’arte toscane come San Gimignano o Volterra, che si trovano più a nord.
Per raggiungere Chiusdino da Siena il mezzo consigliato è l’automobile. Il percorso in auto dura circa 40-45 minuti e permette di attraversare paesaggi molto suggestivi. Dal centro di Siena si prende la SS73 Senese-Aretina in direzione ovest verso Roccastrada/Massa Marittima; superata la località di San Lorenzo a Merse si seguono poi le indicazioni per Monticiano e San Galgano . La strada negli ultimi chilometri diventa secondaria ma è asfaltata e ben segnalata, con indicazioni chiare per l’abbazia e per Chiusdino. Lungo il tragitto, vale la pena fare una piccola deviazione (se avete tempo) presso il Ponte della Pia, un ponte medievale immerso nel bosco presso il torrente Rosia: secondo la leggenda fu attraversato dalla nobildonna senese Pia de’ Tolomei prima della sua tragica fine, e oggi offre uno scorcio pittoresco e fotografico sulla vecchia via Massetana. Proseguendo, poco prima di Chiusdino incontrerete le indicazioni per l’Abbazia di San Galgano (che si trova circa 8 km prima del paese venendo da Siena): si può decidere se fermarsi prima all’abbazia oppure salire direttamente al borgo di Chiusdino e visitare l’abbazia al ritorno; entrambe le opzioni sono valide a seconda dell’orario e dei vostri programmi.
La maggior parte dei visitatori raggiunge il sito in automobile data la comodità e la scarsa frequenza dei trasporti pubblici.
Se non disponete di un’auto, raggiungere Chiusdino è possibile ma richiede un po’ di pianificazione. Da Siena c’è un autobus locale (linea 122) che collega con Chiusdino, ma le corse sono molto limitate – in genere una la mattina presto e una nel pomeriggio, solo dal lunedì al sabato . Ciò significa che, senza un mezzo proprio, organizzare la visita in giornata diventa complicato. In mancanza di coincidenze comode, una strategia potrebbe essere prendere un autobus per Monticiano (paese a ~10 km da Chiusdino) e poi arrangiarsi per l’ultimo tratto, ad esempio con un breve tratto in taxi. Considerate eventualmente l’idea di noleggiare un’auto per un giorno, così da potervi muovere in libertà e visitare anche altri luoghi nelle vicinanze (molti agriturismi in zona offrono parcheggio gratuito). In alternativa, in alta stagione esistono talvolta tour organizzati o servizi transfer da Siena che includono l’abbazia di San Galgano e dintorni, ideali per chi preferisce non guidare.
Per chi arriva da più lontano: l’aeroporto internazionale più vicino è quello di Firenze (circa 100 km), mentre la stazione ferroviaria principale è Siena. Da Siena città, come detto, l’opzione migliore è l’auto; l’Hotel Minerva, ad esempio, si trova a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Siena ed è quindi comodo per chi arriva in treno e vuole noleggiare un’auto in città prima di partire alla volta di Chiusdino. Un vantaggio di soggiornare all’Hotel Minerva è proprio la sua posizione strategica vicino alla stazione e fuori dalla ZTL, che consente di raggiungere agevolmente l’hotel in auto e di parcheggiare, per poi partire in escursione senza attraversare zone a traffico limitato .
Infine, una volta giunti a Chiusdino, il borgo si visita tranquillamente a piedi, data la sua conformazione raccolta. L’auto può essere lasciata in uno dei parcheggi all’ingresso del paese o nelle immediate vicinanze del centro storico (seguite le indicazioni locali per i parcheggi, solitamente gratuiti o a basso costo). Tenete presente che Chiusdino sorge su un colle: le sue stradine sono in pendenza e lastricate, quindi indossate scarpe comode e preparatevi a camminare un po’ in salita tra vicoli e scalinate, come spesso accade nei borghi medievali toscani. La fatica sarà ripagata da scorci incantevoli e dall’atmosfera autentica che si respira tra queste antiche mura.
Cenni storici su Chiusdino e la leggenda di San Galgano
Per apprezzare appieno ciò che Chiusdino offre, è utile conoscerne brevemente la storia e le vicende principali che l’hanno segnata, prima fra tutte quella di San Galgano. Le origini del borgo risalgono all’Alto Medioevo: sembra che in questo territorio si sia insediato un primo nucleo abitativo già nel VI secolo d.C. ad opera dei Longobardi . Il toponimo Chiusdino potrebbe derivare da Clusium Dunensis, indicando forse un luogo “chiuso, fortificato” (da clausum) sul colle di Montesiepi. Nel corso del XII secolo il borgo divenne un castello sotto la giurisdizione dei Vescovi di Volterra, per poi passare attorno al 1200 sotto l’influenza della potente Repubblica di Siena . Di questo periodo rimangono tracce nelle strutture urbanistiche: resti della cinta muraria medievale, alcune porte di accesso e l’impianto compatto del paese, tipico dei borghi fortificati.
Il XII secolo vide anche nascere colui che avrebbe reso Chiusdino famosa nei secoli: Galgano Guidotti. Galgano nacque proprio a Chiusdino intorno al 1148, da una famiglia agiata di nobili locali. Secondo le fonti agiografiche, Galgano ebbe in gioventù una vita spensierata e talvolta dissoluta, godendo dei privilegi del suo rango di cavaliere. Una serie di eventi miracolosi però cambiò il corso della sua vita: la tradizione narra che ebbe una visione dell’Arcangelo Michele, che lo esortò a lasciare la vita mondana per dedicarsi a Dio . In un primo momento Galgano esitò, sostenendo che gli sarebbe stato tanto difficile convertirsi quanto spaccare una roccia con la spada. Per dimostrare la sua impossibilità a cambiare, conficcò dunque la sua spada in una roccia – ma, contro ogni aspettativa, la lama penetrò miracolosamente nella pietra come fosse burro . Di fronte a quel segno divino, Galgano abbandonò tutto e divenne eremita sul colle di Montesiepi (non lontano dalla sua Chiusdino), vivendo in povertà e preghiera tra il 1180 e il 1181.
Galgano morì appena trentatreenne nel 1181, ma la sua fama di santo si diffuse rapidamente. Il popolo lo venerava già in vita per i suoi miracoli e il suo esempio paragonabile a quello di San Francesco d’Assisi (non a caso furono contemporanei). A soli quattro anni dalla morte fu avviato il processo di canonizzazione – uno dei primi formalmente istruiti dal Vaticano – e Galgano fu proclamato Santo . Nel frattempo, sua madre Dionigia, con il supporto della comunità locale, fece costruire sul colle di Montesiepi una cappella rotonda attorno alla roccia con la spada, a memoria dell’eremita. Quella cappella (l’Eremo di Montesiepi) divenne meta di pellegrinaggi e luogo di venerazione della Spada nella Roccia, divenuta simbolo di rinuncia alle armi e conversione.
La crescente importanza del culto di San Galgano attirò l’attenzione dei monaci Cistercensi, ordine diffuso all’epoca in Toscana: nel 1218 i Cistercensi ottennero il controllo del sito e iniziarono la costruzione, ai piedi del colle di Montesiepi, di una grande abbazia dedicata al santo. L’Abbazia di San Galgano fu completata attorno al 1280 ed era destinata a diventare uno dei monasteri più splendidi e potenti della regione . Per qualche decennio, i monaci di San Galgano esercitarono notevole influenza spirituale ed economica, beneficiando di donazioni e possedimenti sia dalla Repubblica di Siena che dal vescovado.
Tuttavia, il destino dell’abbazia conobbe presto un brusco declino. Nel 1300 subì un saccheggio devastante ad opera delle compagnie mercenarie di Giovanni Acuto (nome italianizzato del condottiero inglese Sir John Hawkwood) . Nei decenni seguenti fu più volte danneggiata da guerre e calamità. Già nel XV secolo iniziò un lento spopolamento: la comunità monastica si ridusse e gli edifici cominciarono a decadere. Nel 1548 l’abbazia fu ufficialmente soppressa e abbandonata dai monaci. Nel 1786 poi un fulmine colpì il campanile facendolo crollare sul tetto della chiesa e distruggendolo; il tetto non venne più ricostruito e la grande abbazia rimase a cielo aperto, trasformandosi nei secoli successivi in un suggestivo rudere avvolto dalla vegetazione.
Parallelamente, il borgo di Chiusdino proseguì la sua storia come piccolo centro agricolo sotto l’orbita di Siena e, dopo il 1555, del Granducato di Toscana. Nel Settecento Chiusdino contava poco meno di 1.000 abitanti; la popolazione crebbe nell’800 e primi ‘900 (fino a circa 3.000 persone) grazie allo sfruttamento di boschi, allevamenti e miniere di rame e argento presenti sulle Colline Metallifere. Oggi il paese ha mantenuto intatta la sua impronta medievale ed è noto principalmente per il turismo legato a San Galgano. La testa stessa di San Galgano, che dopo la morte era stata conservata a Siena, è stata restituita a Chiusdino nel 1977 ed è oggi venerata in un reliquiario presso la chiesa principale del borgo . Il santo è considerato una figura simbolo di questo territorio: il suo messaggio di pace (una spada conficcata per sempre nella roccia in segno di rinuncia alla violenza) risuona ancora attuale e attira visitatori e fedeli da tutto il mondo.
In sintesi, la storia di Chiusdino è indissolubilmente legata a quella di San Galgano e della sua abbazia. Visitando questi luoghi potrete rivivere la suggestione di una leggenda medievale, camminando tra le rovine maestose dell’abbazia senza tetto e ammirando la spada confitta da otto secoli nella pietra – un oggetto unico che ha dell’incredibile (recenti analisi scientifiche hanno confermato che la lama risale proprio al XII secolo, l’epoca in cui visse Galgano ). Ma Chiusdino offre anche altro: un borgo intatto dove sembra che il tempo si sia fermato, testimonianze d’arte sacra, e un contesto naturale di grande pace. Nei paragrafi successivi scopriremo cosa vedere e visitare in dettaglio, partendo proprio dai monumenti più rappresentativi.
Cosa vedere a Chiusdino: monumenti e luoghi di interesse
Nonostante le dimensioni contenute, Chiusdino e i suoi dintorni custodiscono diverse attrazioni di notevole interesse storico e artistico. Il patrimonio del luogo spazia dai grandi monumenti medievali – primo fra tutti l’imperdibile Abbazia di San Galgano – ai piccoli tesori nascosti nel borgo come chiese, musei e scorci panoramici. In questa sezione passeremo in rassegna i luoghi da non perdere, suddividendoli tra l’area dell’abbazia (fuori dal centro abitato) e il centro storico di Chiusdino. Preparate la macchina fotografica, perché rimarrete affascinati dalla bellezza suggestiva di questi siti!
Abbazia di San Galgano: la cattedrale senza tetto
Il simbolo indiscusso di Chiusdino e della Val di Merse è lei, la magnifica Abbazia di San Galgano. Si tratta dei resti di un’imponente chiesa abbaziale in stile gotico cistercense, costruita tra il 1218 e il 1288 dai monaci provenienti dall’Abbazia di Casamari (Lazio) in onore di San Galgano. Oggi l’abbazia è un monumento unico nel suo genere, perché si presenta senza il tetto e priva del pavimento originario: ciò che rimane è uno straordinario “guscio” di pietra, con le alte pareti, le colonne e le arcate che svettano verso il cielo formando una sorta di cattedrale a cielo aperto. Camminare all’interno della navata centrale dell’abbazia, su un tappeto di ghiaia ed erba, e alzare lo sguardo verso il cielo azzurro incorniciato dal rosone circolare, è un’esperienza quasi mistica che lascia a bocca aperta.
L’architettura dell’abbazia colpisce per le sue dimensioni maestose e la purezza delle linee gotiche cistercensi. La chiesa misura 70 metri di lunghezza e circa 21 metri di altezza al colmo delle arcate. La facciata in conci di pietra e mattoni, semplice e severa, presenta un grande rosone circolare e un portale ogivale. Entrando (oggi l’ingresso è sul lato longitudinale, poiché la facciata è priva di porta) si è subito catturati dalla prospettiva delle tre navate scandite da pilastri in stile gotico, che terminano nel transetto e nell’abside illuminata da slanciati finestroni trilobati. Il pavimento originale in maiolica è scomparso, così come il tetto crollato nel Settecento, ma proprio l’assenza della copertura regala all’ambiente un’atmosfera surreale: la luce naturale inonda l’interno a tutte le ore del giorno, i suoni rimbombano in modo particolare e ci si sente piccoli piccoli sotto la volta del cielo.
Oltre alla chiesa abbaziale, del complesso monastico restano alcuni ambienti adiacenti: i ruderi del chiostro (di cui sopravvivono poche arcate a fianco della chiesa), ciò che rimane del refettorio e della sala capitolare. Sul lato destro guardando la facciata, si nota anche il basamento massiccio di quello che un tempo fu il campanile – una torre alta circa 36 metri che crollò nel 1786 trascinando con sé il tetto. La vista dell’abbazia dal prato esterno è meravigliosa: si può apprezzare la struttura a croce latina della chiesa e il grande occhio circolare aperto nel transetto che guarda verso occidente. Non a caso, questo è un luogo molto amato da fotografi e artisti, e viene spesso usato come scenografia naturale per eventi culturali.
Visitare l’Abbazia di San Galgano significa anche respirare la sua storia: pannelli informativi (in italiano e inglese) presenti sul posto raccontano le vicende della costruzione, della prosperità e del declino. Scoprirete, ad esempio, che già nel 1329 l’abate di San Galgano fu accusato di cattiva gestione, segno che la decadenza era iniziata; o che nel 1550 i pochi monaci rimasti si trasferirono altrove portando con sé perfino la reliquia del braccio di San Galgano. La spoglia bellezza delle rovine oggi è ravvivata solo da eventi occasionali: talvolta, nelle sere d’estate, l’abbazia ospita concerti di musica classica, cori o spettacoli che sfruttano l’acustica particolare e la suggestione del luogo . Assistere a un concerto sotto le stelle, circondati dalle mura millenarie illuminate, è un’esperienza indimenticabile per chiunque abbia la fortuna di viverla.
Dal punto di vista informativo e pratico, ecco ciò che bisogna sapere per la visita. L’abbazia è aperta tutti i giorni dell’anno con orario continuato, salvo rare eccezioni (ad esempio il giorno di Natale è chiusa) . L’orario varia a seconda delle stagioni: indicativamente dalle 9:00 del mattino fino alle 18:00 in inverno, prolungato fino alle 19:00 in primavera/autunno e fino alle 20:00 in estate . L’ingresso all’abbazia è a pagamento: il biglietto cumulativo abbazia + museo costa 6 € intero e 5 € ridotto (hanno diritto alla riduzione i ragazzi fino a 18 anni, gli over 65, gli studenti universitari e i gruppi oltre 20 persone, mentre è gratuito per bambini sotto i 6 anni, disabili con accompagnatore e residenti nel Comune di Chiusdino). Il biglietto si può acquistare direttamente in loco presso la biglietteria all’ingresso dell’abbazia, oppure online tramite il sito della Fondazione San Galgano senza costi aggiuntivi . Il ticket, indipendentemente da dove lo acquistate, vale per visitare sia l’abbazia che il Museo di San Galgano a Chiusdino capoluogo (di cui parleremo più avanti).
All’abbazia troverete un comodo parcheggio auto a poche decine di metri dall’ingresso (costo irrisorio, circa 2 € per l’intera giornata) , un piccolo bar con servizi igienici e un negozietto di souvenir/libri. I cani sono ammessi all’interno dell’abbazia e del museo purché al guinzaglio , quindi potete portare con voi amici a quattro zampe (tenete però conto che nell’eremo di Montesiepi – essendo cappella consacrata – potrebbe non essere consentito l’accesso agli animali). Consigli utili: d’estate portate con voi acqua e copricapo perché il sito è esposto al sole e può fare molto caldo nelle ore centrali; al tramonto potrebbe calare un po’ di penombra all’interno, quindi se volete fare fotografie con la luce migliore è consigliabile venire in mattinata o nel primo pomeriggio. Indossate scarpe comode (il pavimento è ghiaioso) e, se siete appassionati di fotografia, approfittate dei giochi di luce e ombre che si creano tra le colonne – la location è estremamente fotogenica.
Riassumendo le info principali sulla visita all’abbazia:
Tabella riepilogativa – Abbazia di San Galgano:
| Distanza da Siena | Tempo in auto da Siena | Tempo in bus da Siena | Biglietto d’ingresso (abbazia + museo) | Durata media visita |
|---|---|---|---|---|
| ~33 km | ~40 minuti | ~1h40 (bus 122, 2 corse al dì) | Intero €6; Ridotto €5 (under18/over65); Eremo gratuito | ~1-2 ore |
L’Eremo di Montesiepi e la “Spada nella Roccia”
Sulla sommità del colle di Montesiepi, pochi passi sopra l’abbazia (che, ricordiamo, fu costruita più in basso), sorge l’Eremo di Montesiepi, ovvero la cappella dove visse e morì San Galgano. Questo piccolo edificio circolare è un altro luogo carico di fascino e spiritualità, perché al suo interno custodisce uno degli oggetti più singolari e leggendari d’Italia: la famosa Spada nella Roccia.
Per raggiungere l’eremo si segue un breve sentiero asfaltato (5-10 minuti in salita moderata) che parte dall’abbazia: è una stradina pedonale accessibile anche a passeggini e carrozzine, benché un po’ ripida . Una volta in cima, ci si trova di fronte a una cappella a pianta circolare, costruita nel 1185 proprio attorno al masso in cui Galgano infisse la spada. L’architettura dell’eremo è molto particolare: la struttura rotonda, sormontata da un tetto a cupola privo di lanterna, presenta all’interno un bellissimo motivo di concentrici cerchi di pietra alternati a mattoni che convergono verso il centro della volta . È uno dei pochi esempi di cappella a pianta circolare in Toscana e ha probabilmente simboleggiato la perfezione divina o il cielo nella concezione medievale.
Entrando nella cappella di Montesiepi, subito al centro dell’ambiente, vedrete la spada confitta nella roccia protetta da una teca di plexiglass. L’emozione è notevole: la lama di ferro, consumata dalla ruggine dei secoli, emerge per circa 20 cm dal masso, con l’elsa a forma di croce che sporge appena sopra la superficie della pietra. Questa spada, secondo la tradizione, fu infissa da Galgano la vigilia di Natale del 1180 come gesto di rinuncia alla violenza, e da allora è rimasta lì, divenendo oggetto di venerazione. Viene naturale pensare al mito di Excalibur e di Re Artù, anche se qui la simbologia è opposta (non il potere regale estratto dalla roccia, ma una spada piantata per sempre come croce). I più piccoli rimarranno a bocca aperta davanti a quella che appare a tutti gli effetti come una “spada magica” – e non a caso questo aneddoto storico-leggendario è uno dei motivi per cui Chiusdino è una meta perfetta per le famiglie, come vedremo più avanti .
L’atmosfera all’interno della cappella è raccolta e suggestiva: in silenzio, i visitatori osservano la spada attraverso il plexiglass (non è possibile toccarla) e magari esprimono un desiderio, come di fronte alla spada di un re leggendario.
Oltre alla spada, l’eremo di Montesiepi conserva alcune opere d’arte degne di nota. Sulle pareti si possono ammirare resti di affreschi trecenteschi attribuiti ad Ambrogio Lorenzetti, raffiguranti scene della vita di San Galgano e una Madonna con Bambino (purtroppo molto deteriorati). Inoltre, un piccolo ambiente laterale custodisce un curioso reliquiario in cui sono conservati – pensate – due mani mummificate. La leggenda vuole che appartenessero a due ladri che tentarono di estrarre la spada dal sasso e che, per punizione divina, rimasero uccisi da dei lupi e le loro mani recise furono miracolosamente portate nell’eremo. Al di là delle leggende, le due mani essiccate (forse di epoca medievale) sono visibili in una teca e aggiungono un ulteriore alone di mistero al luogo.
Dal piazzale antistante l’eremo, nei mesi invernali in cui la vegetazione è più rada, si gode anche di una bella vista panoramica sulla valle e sui resti dell’abbazia sottostante. È un ottimo punto per scattare foto dall’alto alla chiesa senza tetto, specialmente con la luce radente del tramonto.
L’ingresso all’Eremo di Montesiepi è libero (non c’è biglietto da pagare, anche se un’offerta è gradita per il mantenimento del luogo) . Gli orari di apertura seguono più o meno quelli dell’abbazia: la cappella è aperta ogni giorno, in genere dalle 9:00 al tramonto (indicativamente 18:00-19:00 a seconda della stagione). All’interno è richiesto un abbigliamento decoroso essendo luogo sacro, e bisogna ovviamente mantenere un comportamento rispettoso. La visita all’eremo di solito richiede meno di mezz’ora, ma può durare di più se volete attendere il vostro turno per scattare foto alla spada da vicino o per leggere con calma le informazioni storiche esposte.
In definitiva, l’esperienza combinata abbazia + eremo di Montesiepi è il vero fiore all’occhiello di una visita a Chiusdino. Questi due luoghi, così diversi (uno imponente e monumentale, l’altro intimo e raccolto) ma profondamente legati dalla figura di San Galgano, regalano al visitatore un viaggio indietro nel tempo di 800 anni. Uscirete da qui con immagini indelebili: le alte navate gotiche senza tetto e una spada medievale autentica confitta nella roccia – scene che paiono uscite da un romanzo cavalleresco.
Il borgo di Chiusdino: chiese, musei e scorci medievali
Dopo aver esplorato l’abbazia e l’eremo, è d’obbligo dedicare del tempo alla scoperta del centro storico di Chiusdino stesso. Il paese, pur piccolo, è molto caratteristico e custodisce anch’esso alcuni luoghi interessanti legati alla storia di San Galgano e alle tradizioni locali. Inoltre, passeggiare senza fretta tra i vicoli di Chiusdino vi permetterà di assaporare l’autentica atmosfera di un borgo toscano fuori dal tempo, con panorami incantevoli sulle colline circostanti.
Il cuore del borgo è Piazza Garibaldi, una piazzetta belvedere situata nella parte bassa del centro storico (nota anche come zona di “Porta al Colle” o Portino). Da qui si gode un splendido panorama sulla valle del Merse sottostante : uno scenario di tetti degradanti, colline verdi e, in lontananza, profili di boschi che si perdono all’orizzonte. Questo è un ottimo punto per iniziare la visita: affacciatevi alla terrazza panoramica, scattate qualche foto e osservate il borgo arrampicarsi sulla collina alle vostre spalle. Potete notare i resti delle mura medievali e le case in pietra addossate le une alle altre lungo la salita.
Da Piazza Garibaldi parte Via Roma, la via principale che risale verso la sommità del colle attraversando tutto il borgo. Percorrendola vi troverete immersi in un dedalo di stretti vicoli acciottolati, archi di collegamento tra edifici, case in pietra con gerani alle finestre, scalinate che si inerpicano: sembra di stare in un piccolo labirinto millenario, dove ad ogni angolo può celarsi un dettaglio curioso o un frammento di storia . I bambini si divertiranno a esplorare queste viuzze che paiono uscite da un racconto medievale, mentre gli adulti apprezzeranno la tranquillità e la vita autentica che ancora animano il paese (incontrerete probabilmente anziani seduti a chiacchierare sulle panchine, gatti che sonnecchiano sui davanzali e botteghe storiche).
Lungo via Roma si incontra una prima importante chiesa: la Chiesa di San Martino, risalente al XII secolo. Si tratta di una piccola pieve in stile romanico, riconoscibile dalla semplice facciata a capanna e dal campanile a vela. L’interno, ad aula unica, conserva un’atmosfera sobria e antica; era probabilmente la chiesa principale prima della costruzione della collegiata più grande in cima al paese. Proseguendo la salita, si giunge infatti al fulcro spirituale di Chiusdino: la Propositura di San Michele Arcangelo, ovvero la chiesa principale (collegiata) del borgo. Questa chiesa, edificata anch’essa in origine nel XII secolo ma rimaneggiata nel XVII-XVIII secolo, merita assolutamente una visita per i tesori che custodisce.
La facciata di San Michele Arcangelo è semplice, intonacata, con un portale sormontato da un frontone triangolare; l’esterno potrebbe non colpire molto, ma è l’interno a riservare le sorprese. Entrando, troverete una navata unica con altari laterali barocchi e decorazioni seicentesche. Qui sono conservate due importanti dipinti del pittore manierista senese Alessandro Casolani (XVI sec.), raffiguranti San Galgano in preghiera e la Madonna del Rosario, a testimonianza della secolare devozione locale per il santo . Ma l’oggetto più venerato della chiesa è il Reliquiario di San Galgano: una teca d’argento in cui è custodita proprio la testa di San Galgano, riportata a Chiusdino nel 1977 dopo essere stata custodita per secoli a Siena . Il reliquiario con il teschio del santo si trova in una cappella laterale dedicata e viene portato in processione durante le feste religiose locali. Ammirarlo da vicino suscita una certa emozione – si tratta pur sempre dei resti mortali del cavaliere eremita che qui nacque quasi nove secoli fa. Una targa spiega la storia del reliquiario e il suo ritorno a Chiusdino.
Usciti dalla chiesa di San Michele, a pochi passi di distanza, potete visitare la Casa natale di San Galgano. Situata in via Paolo Mascagni (una traversa di via Roma), è una piccola costruzione in pietra contrassegnata da un’iscrizione. Oggi la casa è stata trasformata in cappella votiva: all’interno troverete un altarino e alcune immagini sacre. È un luogo semplice ma significativo, perché qui secondo la tradizione nacque Galgano Guidotti nel 1148 . L’accesso è libero: potrete entrare e vedere dove tutto ebbe inizio, ovvero il punto da cui partì il cammino spirituale che portò Galgano dal borgo natìo alla vicina collina di Montesiepi. Per chi è interessato alle vicende del santo, questa piccola sosta aggiunge contesto umano alla leggenda.
A questo punto, per completare il percorso culturale nel borgo, non può mancare una visita al Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra di San Galgano. Il museo si trova sempre nel centro storico, in via Umberto I n.19 (poco distante dalla casa di San Galgano e dalla Propositura). È ospitato in alcuni ambienti storici e raccoglie opere d’arte, reperti e manufatti provenienti dalle varie chiese e monasteri del territorio di Chiusdino . Il percorso museale, pur di piccole dimensioni, consente di approfondire il contesto storico-artistico: vi sono esposte sculture lignee, dipinti, reliquiari, paramenti sacri e oggetti liturgici dal Medioevo all’Età moderna. Molte opere ovviamente hanno a che fare con San Galgano, raffigurato in varie iconografie. Spiccano, ad esempio, una statua lignea di San Galgano del XV secolo e tele seicentesche con episodi della sua vita. Inoltre, il museo conserva frammenti architettonici e decorativi provenienti dall’abbazia (come capitelli e monofore) e oggetti rinvenuti negli scavi. Una sezione è dedicata anche alla storia civile del borgo, con documenti d’archivio e cimeli locali. La visita al museo arricchisce l’esperienza perché consente di vedere da vicino capolavori che altrimenti sarebbero dispersi nelle varie chiese di campagna o rimasti nascosti nei depositi.
Il biglietto per il museo, come già accennato, è incluso in quello dell’abbazia di San Galgano . Quindi conservate il ticket che avete acquistato all’abbazia: vi darà diritto all’ingresso gratuito al museo in paese (validità generalmente entro 2-3 giorni). Il museo ha orari di apertura simili a quelli dell’abbazia, con chiusura però leggermente anticipata (indicativamente dalle 10:30 alle 18:00 in inverno e fino alle 19:00 in estate) . È comunque consigliabile informarsi in loco sugli orari aggiornati, magari chiedendo all’ufficio turistico o in Pro Loco in piazza, perché possono variare. La visita al museo richiede circa 30-40 minuti; gli ambienti non sono grandissimi ma c’è molto da osservare, soprattutto per chi ama l’arte sacra.
Altre chiese minori nel paese includono la Chiesa di San Sebastiano (un oratorio del XVIII secolo) e il Santuario della Madonna delle Grazie (posto appena fuori dal centro, lungo la strada per Monticiano, legato a un’apparizione mariana secondo la tradizione locale). Questi sono luoghi secondari che potete vedere dall’esterno durante la passeggiata. Merita invece una menzione il piccolo cimitero monumentale di Chiusdino, situato sotto le mura: tra cipressi e silenzio, offre un ulteriore spaccato di pace e storia del borgo, con tombe antiche e lapidi di personaggi locali.
Infine, camminando per il borgo, prestate attenzione ai dettagli caratteristici: targhe in marmo con antichi nomi di vie, portali ad arco ogivale che segnalano le vecchie porte urbiche, stemmi in pietra sulle facciate (ad esempio l’emblema comunale raffigurante San Galgano con la spada confitta). Noterete anche la presenza di diverse fonti e fontanelle pubbliche, retaggio delle importanti sorgenti d’acqua della zona: la più nota è la Fonte delle Fate poco fuori porta, ma anche dentro il paese vi sono lavatoi e fonti medievali, un tempo vitali per la comunità.
In sintesi, il centro storico di Chiusdino è una piccola perla da scoprire lentamente. Dedicate almeno un’ora o due a gironzolare tra le sue vie: ogni scorcio merita una foto, e magari potrete scambiare due parole con qualche abitante, sempre orgoglioso di raccontare aneddoti sul paese e sul “suo” San Galgano. Il borgo mantiene un’atmosfera genuina e placida: i ritmi sono quelli di una volta, con le campane che segnano il mezzogiorno, le serrande delle botteghe che si abbassano per la pausa pranzo e il silenzio che regna nei vicoli durante la controra. Fermatevi in uno dei bar o delle osterie del centro per un caffè o un bicchiere di vino locale: vi sentirete parte della vita di Chiusdino, accolti con la calorosa semplicità tipica dei piccoli borghi toscani.
Natura e dintorni di Chiusdino
Chiusdino non è solo arte e storia: è immerso in un territorio naturale di notevole pregio, ideale per chi ama il turismo all’aria aperta e i paesaggi campestri. Ci troviamo infatti nel cuore della Val di Merse, una valle caratterizzata da boschi estesi, torrenti limpidi e colline poco antropizzate. Questa zona è stata inclusa in gran parte nella Riserva Naturale Alto Merse, un’area protetta istituita per preservare gli ecosistemi fluviali del Merse e del torrente Farma, e le foreste di querce e lecci che li circondano . I dintorni di Chiusdino offrono dunque molte opportunità per escursioni, trekking, passeggiate e attività a contatto con la natura, lontano dalle folle di turisti.
Uno dei luoghi naturali più affascinanti a breve distanza dal borgo è la Riserva Naturale di ** Montenero e La Pietra. In particolare, la Riserva Naturale di Cornocchia-La Pietra (indicata anche come Riserva di Tocchi – La Pietra) si estende a sud-est di Chiusdino, verso Monticiano, e protegge una vasta area di boschi con all’interno particolarità geologiche come Le Rocce della Pietra, affioramenti ofiolitici (rocce verdi) dall’aspetto suggestivo. Da Chiusdino partono sentieri che portano in questa riserva: percorrendoli, potrete ammirare fitti boschi, piccole radure dove in primavera fioriscono orchidee selvatiche, e raggiungere i punti panoramici sulle rocce. L’area è habitat di numerosi animali selvatici: non è raro avvistare caprioli, istrici, cinghiali, volpi e rapaci come il gheppio o la poiana. Gli amanti del birdwatching troveranno qui un luogo tranquillo dove osservare uccelli, e i fotografi naturalisti potranno immortalare scorci di Toscana insoliti, fatti di boschi ombrosi e massi coperti di muschi.
Un altro luogo notevole sono i “Canaloni del Farma”, situati circa 15-20 km a sud di Chiusdino, al confine tra i comuni di Monticiano e Roccastrada. I Canaloni sono delle piscine naturali e cascatelle che il torrente Farma ha scavato nella roccia calcarea, creando un piccolo canyon. Questo angolo nascosto è raggiungibile con un facile trekking di circa mezz’ora da una località chiamata Scalvaia (a sud di Chiusdino): il sentiero scende nel bosco fino al torrente, dove ci si trova davanti a vasche di acqua trasparente in cui è possibile anche fare il bagno nelle stagioni calde. Il contesto è molto selvaggio e non attrezzato, ma per chi ama l’avventura può essere un’esperienza stupenda nuotare nelle acque fresche dei canaloni circondati dalla natura (facendo ovviamente attenzione alle rocce scivolose e al livello dell’acqua). Consigliamo questa escursione nei mesi estivi, portando scarpe adatte a camminare in acqua, e informandosi prima sullo stato del sentiero e della portata del torrente.
La Val di Merse nel complesso è rinomata anche per la presenza di acque termali. A una ventina di km da Chiusdino (in direzione sud-est, nel comune di Monticiano) si trovano le Terme di Petriolo, famose per le loro sorgenti di acqua solfurea calda (43°C) che sgorgano lungo il fiume Farma. Petriolo offre una doppia opportunità: da un lato, ci sono gli stabilimenti termali moderni (attualmente uno è chiuso e in ristrutturazione, l’altro in fase di riapertura) che permettono di fare bagni termali e trattamenti benessere; dall’altro, accanto alle antiche fortificazioni medievali di Petriolo, le acque calde si riversano liberamente nel fiume formando pozze naturali accessibili gratuitamente. È spettacolare fare il bagno all’aperto nelle vasche termali naturali sulla riva del fiume, magari al tramonto, alternando l’acqua calda a un tuffo nel fiume fresco. L’esperienza è “rustica” (ricordatevi che è un’area naturale, senza servizi né spogliatoi), ma molto suggestiva e romantica – specialmente di sera, sotto le stelle. Se alloggiate a Siena, raggiungere Petriolo da Chiusdino è semplice: basta proseguire da Monticiano sulla SS223 verso Bagni di Petriolo, e poi rientrare a Siena dalla superstrada Firenze-Siena; in un giorno potete quindi combinare la visita culturale a San Galgano con qualche ora di relax termale a Petriolo.
Chi ama la bicicletta o la moto troverà nelle strade intorno a Chiusdino pane per i propri denti. Le colline della zona sono solcate da strade panoramiche poco trafficate, perfette per essere percorse su due ruote. Un itinerario in bici classico è quello che da Chiusdino scende lungo il Merse, raggiunge Monticiano e Petriolo, e torna indietro facendo un anello attraverso la campagna – circa 30-40 km tra saliscendi dolci, ideale per ciclisti allenati che vogliono scoprire la Toscana più autentica. Anche i motociclisti apprezzano molto quest’area: in particolare la strada che collega Siena a Chiusdino (SP73) e poi prosegue verso Massa Marittima è ricca di curve e di scorci meravigliosi, spesso inclusa nei percorsi di raduni e mototurismo. Fermarsi con la moto davanti all’abbazia di San Galgano, parcheggiandola sul prato con lo sfondo delle antiche mura, è quasi un rito per molti appassionati che passano da queste parti.
Nei dintorni di Chiusdino meritano una menzione anche alcuni borghi e luoghi minori che potreste includere nel vostro giro se avete tempo. A nord, lungo la strada per Siena, incontrate Frosini, un minuscolo villaggio dominato da una villa-castello (castello di Frosini) dall’aspetto ottocentesco ma su fondamenta medievali, oggi proprietà privata. Ancora più su, c’è Rosia con la sua romanica Pieve di San Giovanni Battista e – poco oltre – il già citato Ponte della Pia (tra Rosia e Montarrenti). A est di Chiusdino, verso le Colline Metallifere, potete spingervi fino a Ciciano, una frazione famosa per una specialità gastronomica, il ciaccino (una focaccia locale) cui è dedicata ogni estate una sagra popolare. E se siete disposti ad allungarvi una trentina di km verso sud-ovest, raggiungerete Massa Marittima, splendida cittadina medievale in provincia di Grosseto, ricca di monumenti (il Duomo di San Cerbone, la piazza centrale con palazzi pubblici, le miniere); abbinare San Galgano al centro storico di Massa Marittima può essere un’idea per chi proviene dalla costa maremmana o vuole esplorare aree diverse in una stessa giornata.
In sintesi, Chiusdino offre anche un’esperienza naturalistica di prim’ordine. Dopo aver nutrito lo spirito con arte e storia, qui potete appagare la vista e l’anima con la quiete dei boschi e il suono dei ruscelli. È un territorio ancora in parte selvaggio, dove l’uomo si integra con la natura senza sopraffarla. Le attività all’aperto non mancano: trekking nei boschi della riserva Alto Merse, equitazione (diversi agriturismi nei dintorni organizzano passeggiate a cavallo sulle colline, per principianti ed esperti), bagni termali liberi a Petriolo, picnic lungo il fiume Merse e semplici passeggiate respirando il profumo del muschio e ascoltando il canto delle cicale in estate. Un’esperienza consigliata è, ad esempio, quella di fare una passeggiata al tramonto nei dintorni dell’abbazia: la luce dorata cala sui campi e tra le rovine, e poi se alzate lo sguardo potreste vedere il cielo buio punteggiato da infinite stelle, grazie alla scarsissima illuminazione artificiale della zona. Chiudendo gli occhi, in quei momenti si può quasi immaginare di sentire ancora i canti dei monaci o i passi di San Galgano tra gli alberi. Questo connubio di cultura e natura è forse l’aspetto più affascinante di Chiusdino: un luogo dove la bellezza creata dall’uomo e quella del creato si fondono armoniosamente.
La gastronomia locale: sapori da provare a Chiusdino
Dopo aver esplorato arte, storia e natura, non si può trascurare un altro fondamentale aspetto dell’esperienza toscana: la gastronomia. L’area di Chiusdino, pur con le sue peculiarità, rientra nelle tradizioni culinarie senesi e maremmane, offrendo piatti rustici e saporiti, prodotti genuini e antiche ricette contadine tramandate nel tempo. Ecco alcuni sapori e specialità da non perdere se vi trovate in zona.
- Salumi di Cinta Senese: La Cinta Senese è una pregiata razza suina autoctona di queste terre, riconoscibile dalla caratteristica “cintura” bianca sul mantello nero. Nei dintorni di Chiusdino ci sono allevamenti di Cinta allo stato brado (ad esempio presso la Tenuta di Spannocchia, poco distante) e di conseguenza una ricca produzione di salumi artigianali. Da provare il prosciutto di Cinta, dal sapore intenso e dolce, il capocollo, la finocchiona (salame morbido aromatizzato al finocchio) e i salsicciotti stagionati. La carne di Cinta, più scura e saporita di quella suina comune, è deliziosa anche fresca: può capitare nei ristoranti locali di trovare piatti come l’arista di Cinta al forno o spezzatini di Cinta con verdure. Questo è un territorio dove la Cinta Senese è più che una tradizione: è un vanto, tutelato da un Consorzio, e vale davvero la pena assaggiarne i prodotti, magari accompagnandoli con pane toscano sciapo e un buon bicchiere di vino .
- Cacciagione e cinghiale: I boschi intorno a Chiusdino pullulano di cinghiali – non a caso, ogni anno in agosto qui si tiene la popolare Festa dei Cinghialai con piatti a base di cinghiale . La cucina locale propone dunque eccellenti piatti di selvaggina: cinghiale in umido (teneri bocconcini cotti a lungo con vino rosso, pomodoro e spezie), pappardelle al ragù di cinghiale (pasta larga condita con sugo di carne dal gusto robusto), salmi di lepre, capriolo alla cacciatora. Il cinghiale viene impiegato anche per ragù con cui condire i pici, la tipica pasta fresca senese simile a grossi spaghetti fatti a mano. Se capitate in zona durante qualche sagra paesana, non perdete l’occasione di provare un panino con salsiccia di cinghiale o una porzione di cinghiale alla brace.
- Funghi e castagne: Le colline circostanti sono ricche di boschi di castagni e querce, habitat ideale per funghi pregiati come i porcini. In autunno, molti ristoranti locali offrono piatti stagionali ai funghi: tagliatelle ai porcini, porcini fritti dorati, zuppe con funghi misti. Anche le castagne sono state per secoli un alimento base qui (tanto che esiste una varietà locale di farina di castagne). Potete gustarle in vari modi: caldarroste nelle serate autunnali, castagnaccio (dolce povero fatto con farina di castagne, pinoli e rosmarino) o nelle zuppe di legumi. Nei boschi attorno al borgo la raccolta delle castagne era un evento comunitario, e ancora oggi Monticiano organizza a ottobre una Sagra della Castagna (e Chiusdino spesso propone mercatini autunnali a tema).
- Formaggi e miele: La tradizione pastorale della zona porta in tavola ottimi pecorini toscani. In particolare, essendo Chiusdino ai confini con la provincia di Grosseto, si trovano pecorini di varia stagionatura (fresco, semistagionato, stagionato) anche di produzione amiatina o pientina. Da provare con un filo di miele locale – qui si produce miele di castagno dal sapore intenso, miele di acacia e millefiori di bosco. Spesso negli antipasti tipici vi serviranno pecorino accompagnato da marmellata di cipolle o miele, un abbinamento squisito tra salato e dolce.
- Pasta e zuppe contadine: Come in tutto il Senese, anche a Chiusdino troviamo i classici pici fatti a mano (da provare all’aglione, al ragù di anatra o col sugo di nana – anatra – tipico toscano). Le zuppe di pane sono un altro must: ribollita (zuppa di verdure e pane raffermo ripassata il giorno dopo), acquacotta maremmana (brodo con verdure, pane e uovo), minestra di pane. Sono piatti poveri della tradizione contadina, ideali nelle stagioni più fresche.
- Dolci senesi: Pur essendo a qualche decina di km da Siena, Chiusdino condivide le leccornie dolci tipiche senesi, spesso servite nelle festività. Quindi via libera a panforte (dolce natalizio con frutta secca e canditi, miele e spezie), ricciarelli (biscotti morbidi di pasta di mandorle, spolverati di zucchero a velo), cavallucci (biscotti speziati con noci e canditi). In alcuni forni locali potreste trovare anche i copate, cialde con noci e miele simili a piccoli torroncini, e ovviamente i cantucci da intingere nel Vinsanto a fine pasto.
- Il Ciaccino di Ciciano: Vale la pena menzionare questa specialità locale in quanto le è dedicata una sagra pluridecennale. Ciaccino è il nome dialettale di una sorta di schiacciata ripiena tipica di Ciciano (frazione di Chiusdino). Si tratta di pasta di pane farcita tradizionalmente con ciccioli di maiale e pecorino, cotta nel forno a legna: il risultato è un pane saporito, unto al punto giusto, che veniva preparato per sfruttare i residui della lavorazione del maiale. Oggi il ciaccino si può assaggiare alla Sagra del Ciaccino a Ciciano, solitamente in agosto , oppure in alcune trattorie locali che lo propongono come antipasto rustico. È uno sfizio davvero gustoso, un pezzo di tradizione culinaria di questo angolo di Toscana.
- Vino: Chiusdino non ricade in una zona vinicola famosissima, ma i dintorni rientrano nella denominazione Chianti Colli Senesi DOCG . Troverete quindi ottimi Chianti prodotti nei colli attorno a Siena (ad esempio area di Castelnuovo Berardenga o San Gimignano) proposti sulle tavole dei ristoranti locali. Inoltre, data la vicinanza con Montalcino e la Maremma, spesso la carta dei vini offre anche Rosso di Montalcino e Morellino di Scansano, ottimi rossi toscani per accompagnare cinghiale e carni. Per finire, non dimentichiamo il Vernaccia di San Gimignano se preferite un bianco locale, ideale per antipasti e primi. E a fine pasto, un bicchierino di Vin Santo con cantuccini è il modo perfetto per concludere una cena toscana in loco.
In paese ci sono diversi ristoranti e osterie dove poter gustare queste specialità. Pur non essendo molti (parliamo di 3-4 locali principali nel borgo e qualcuno nelle campagne circostanti), la qualità è generalmente buona e l’atmosfera casalinga. I piatti sono genuini, spesso a chilometro zero, e le porzioni abbondanti come vuole la tradizione contadina. Non aspettatevi locali di lusso: qui è tutto molto rustico e autentico, dalle tovaglie a quadri ai menu scritti a mano. I prezzi sono onesti e la convivialità assicurata. Un suggerimento: a pranzo, specie in bassa stagione, potreste trovare qualche ristorante chiuso o a orario ridotto, quindi informatevi sugli orari – eventualmente potete optare per un picnic. Molti visitatori, ad esempio, combinano la visita all’abbazia con un picnic nei prati intorno (magari comprando focaccia, salumi e formaggio prima di partire) , o si fermano per pranzo in un agriturismo vicino San Galgano che offre prodotti tipici. La zona è rinomata anche per gli agriturismi dove oltre a mangiare potete acquistare direttamente prodotti agricoli come olio extra vergine di oliva, miele, salumi, formaggi e vino da portare a casa come souvenir gastronomico.
In conclusione, il viaggio a Chiusdino soddisferà anche il palato. Assaggiare i sapori tipici locali significa entrare in contatto con la cultura del luogo tanto quanto visitare un monumento. Dalla robusta cucina di carne (cinghiale, cinta senese) alle delicatezze come funghi e formaggi, ogni piatto racconta la vita di questa terra, fatta di boschi generosi e antiche usanze contadine. Non dimenticate di fare scorta di specialità: un salame di cinghiale, un pezzo di pecorino e un vasetto di miele di castagno prolungheranno il ricordo del vostro viaggio una volta tornati a casa!
Eventi e tradizioni a Chiusdino
Nonostante le sue dimensioni raccolte, Chiusdino vanta un calendario di eventi e tradizioni popolari che animano la vita del borgo durante l’anno, offrendo occasioni uniche per immergersi nel folclore locale e assaporare la convivialità della comunità. Vediamo alcuni degli appuntamenti principali da tenere a mente:
- Festa di San Galgano: Il santo patrono di Chiusdino è celebrato religiosamente il 3 dicembre, data della morte di Galgano Guidotti (1181). In quel giorno nella Propositura di San Michele si tiene una messa solenne e vengono esposte ai fedeli le reliquie del santo (in primis il teschio nel reliquiario). Spesso la festa religiosa è accompagnata nel fine settimana successivo da iniziative collaterali: conferenze storiche su San Galgano, visite guidate gratuite al museo, e talvolta un mercatino di prodotti tipici in piazza. È un momento importante per la comunità, all’insegna della devozione e dell’orgoglio identitario per il “santo paesano”.
- Festa dei Cinghialai di Chiusdino: Si tratta di una sagra gastronomica che si svolge ogni anno a fine agosto (generalmente l’ultimo weekend di agosto, venerdì-sabato-domenica) presso i giardini pubblici di Chiusdino . È una festa molto sentita e partecipata, arrivata alla 15ª edizione nel 2023 , organizzata dall’associazione cinghialai locale. Il programma tipico prevede cene all’aperto a base di cinghiale e prodotti tipici, con un menù che include pappardelle al ragù di cinghiale, cinghiale in umido con olive, carne alla brace e altre specialità toscane. Non manca un fornitissimo stand gastronomico dove bere vino e birra, e ogni sera musica dal vivo, intrattenimento e animazione – spesso si alternano orchestre di liscio, gruppi rock locali o DJ set per i più giovani. È un evento perfetto per gustare le prelibatezze locali in un’atmosfera festosa e genuina, sedendo magari a tavolate collettive accanto agli abitanti del posto. Chiudere la serata ballando o chiacchierando sotto le stelle con un bicchiere di Chianti in mano vi farà sentire un po’ “chuisdinesi” anche voi.
- Sagra del Ciaccino a Ciciano: Nella frazione di Ciciano (circa 5 km da Chiusdino) si tiene storicamente la Sagra del Ciaccino, solitamente il primo weekend di agosto. Nel 2024, ad esempio, sarebbe la 40ª edizione di questa sagra dedicata alla tipica focaccia ripiena detta ciaccino . L’evento richiama molte persone dai dintorni: si possono assaggiare vari tipi di ciaccino appena sfornato (con ciccioli e formaggio, ma anche versioni moderne con salumi, verdure, ecc.), oltre a piatti classici delle sagre toscane. Il tutto allietato da musica e serate danzanti nella piccola piazza del paese. Partecipare a questa sagra significa vivere un’esperienza autentica: immaginate lunghe tavolate sotto le stelle, il profumo del pane cotto a legna, anziane signore volontarie che impastano e infornano senza sosta, e un clima di amicizia contagiosa. Se siete in zona a inizio agosto, vale la pena fare un salto a Ciciano la sera!
- Sagra del Dolce: Secondo alcune fonti, tra le manifestazioni di Chiusdino in passato c’era anche una Sagra del Dolce nel mese di settembre . Durante questa festa venivano preparati dolci tradizionali in gran varietà – crostate casalinghe, ricciarelli, cantucci, castagnacci e altre specialità locali – da offrire ai visitatori. Non è chiaro se sia ancora attiva ogni anno, ma l’idea rispecchia la tradizione di chiusura dell’estate con eventi conviviali incentrati sui prodotti casalinghi e sull’abilità pasticcera delle famiglie del borgo.
- Estate Chiusdinese – Echi d’Estate: Negli ultimi anni, l’amministrazione comunale e le associazioni locali organizzano un cartellone di eventi estivi chiamato Estate Chiusdinese o Echi d’Estate, che include vari appuntamenti culturali e di intrattenimento tra luglio e agosto. Ad esempio, si svolgono concerti di musica classica all’Abbazia di San Galgano (in collaborazione con festival regionali: nel 2025 ci sono stati eventi del Entroterre Festival a metà luglio proprio in abbazia ), serate di osservazione astronomica al castello di Montarrenti (evento “Osserviamo il cielo notturno estivo” ), proiezioni cinematografiche all’aperto, spettacoli teatrali itineranti nel centro storico e così via. Un evento di spicco è stata la “Notte Magica” di Chiusdino, organizzata di solito ad agosto, con concerti e DJ set in Piazza XX Settembre (nel 2025 ad esempio ha visto esibirsi artisti come Rosa Chemical e DJ Shorty, trasformando il borgo in una discoteca a cielo aperto per una notte ). Questa mescolanza di sacro e profano – dai concerti di musica antica tra le rovine sacre, alla festa giovani in piazza – dimostra la vivacità culturale e la voglia di far vivere il paese anche ai più giovani.
- Fiera di San Michele: Attorno al 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, un tempo a Chiusdino si teneva una fiera di merci e bestiame. Oggi rimane forse un piccolo mercato o qualche celebrazione legata alla contrada di San Michele, ma non è tra gli eventi maggiori.
- Palio di Siena: Ovviamente il Palio non è un evento di Chiusdino, ma è la più celebre manifestazione senese e può interessare i visitatori in zona. Chi alloggia a Siena (magari proprio all’Hotel Minerva) ad esempio tra fine giugno e metà agosto, potrebbe assistere al Palio di Siena (2 luglio e 16 agosto): un’emozione unica al mondo. Dopo aver visto la quiete di Chiusdino, trovarsi tra la folla di Piazza del Campo con le contrade in gara può essere un bel contrasto nell’esperienza di viaggio. Vale quindi la pena ricordarlo come evento imperdibile in provincia, sebbene non locale di Chiusdino. Molte persone scelgono di soggiornare fuori Siena (in borghi come Chiusdino o Montalcino) e poi recarsi in città per il Palio, per poi tornare la sera nella tranquillità della campagna.
In generale, partecipare a uno degli eventi di Chiusdino è un ottimo modo per entrare in contatto con la comunità locale. Il clima durante le sagre e feste è informale e accogliente: i paesani si conoscono tutti e accolgono volentieri i visitatori, condividendo un bicchiere di vino o invitandoli a ballare. Si possono ascoltare storie curiose (magari proprio qualche anziano cacciatore vi racconterà di quell’enorme cinghiale preso nei boschi dietro San Galgano!) e si percepisce l’attaccamento degli abitanti alle proprie tradizioni. Chi è interessato può trovare informazioni aggiornate sulle date degli eventi sul sito del Comune di Chiusdino o sulle pagine social della Pro Loco, oppure chiedendo direttamente in loco all’ufficio turistico.
Da notare che, essendo un paese piccolo, le strutture ricettive durante gli eventi principali (es. sagre estive) possono riempirsi in fretta: se pensate di partecipare, organizzatevi per tempo con prenotazioni, oppure scegliete di pernottare a Siena e raggiungere Chiusdino in auto per la serata (ricordando però di nominare un guidatore sobrio se degustate troppo Chianti alle feste!).
In sintesi, Chiusdino non è affatto “dormiente” sul fronte tradizioni: tra santi, sagre e musica, il borgo mantiene viva la propria identità e offre momenti di gioia condivisa. Partecipare a queste manifestazioni vi farà sentire parte di una comunità affiatata e vi lascerà ricordi forse ancor più vividi delle sole visite ai monumenti, perché racchiuderanno i sapori, i suoni e il calore umano di questa terra.
Itinerari consigliati per visitare Chiusdino e dintorni
A seconda del tempo a disposizione e dei vostri interessi, è possibile organizzare diverse tipologie di itinerario per scoprire Chiusdino e i suoi dintorni. Di seguito proponiamo alcune idee di visita – da quella a piedi nel borgo, a un’escursione in auto da Siena con tappe panoramiche, fino a suggerimenti per un’intera giornata ricca di esperienze. Inoltre, forniremo consigli specifici per adattare l’itinerario a famiglie con bambini, coppie in cerca di romanticismo o viaggiatori solitari in modalità avventura.
Itinerario a piedi nel borgo di Chiusdino (mezza giornata)
Se arrivate a Chiusdino direttamente (magari già trovandovi in zona o dopo aver visitato l’abbazia), potete dedicare 2-3 ore a un piacevole percorso a piedi attraverso il paese toccandone i luoghi principali. Ecco un possibile itinerario pedonale:
- Punto di partenza – Piazza Garibaldi (Belvedere): Lasciate l’auto nel parcheggio fuori porta e iniziate il tour dal belvedere di Piazza Garibaldi. Ammirate il panorama sulla valle e scattate qualche foto ricordo. Qui potete trovare anche un pannello con mappa del borgo per orientarvi.
- Salita per Via Roma – Chiesa di San Martino: Incamminatevi su via Roma, la strada in salita. Dopo poche decine di metri sulla destra troverete la piccola Chiesa romanica di San Martino. Entrate a dare un’occhiata all’interno sobrio; notate il bel campanile a vela all’esterno. Proseguite poi su via Roma (che diventa più ripida, ma la distanza è breve).
- Propositura di San Michele Arcangelo: Raggiungerete la cima del paese, con la piazzetta dove sorge la Propositura (Collegiata) di San Michele. Visitate l’interno: cercate i dipinti di Alessandro Casolani sugli altari laterali e soprattutto il reliquiario con la testa di San Galgano . Vale la pena spendere qualche minuto in raccoglimento di fronte a questa importante reliquia e leggere la storia del suo ritorno a Chiusdino.
- Casa di San Galgano: Uscendo dalla chiesa, a pochi passi trovate la casa natale di San Galgano (via Paolo Mascagni, poco segnalata ma chiedendo la trovate facilmente). Entrate nella cappellina ricavata nell’antica abitazione: è piccola, vi basteranno 5 minuti, ma è significativa per la connessione diretta col santo.
- Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra: Da lì scendete lungo via Paolo Mascagni o tornate su via Roma e girate per via Umberto I fino al museo (ben indicato da cartelli turistici marroni). Presentate il vostro biglietto (se provenite dall’abbazia) o fatene uno se non l’avete. Dedicate al museo circa mezz’ora, ammirando la statua lignea di San Galgano, i dipinti e i reperti abbaziali. Se avete bambini, coinvolgeteli cercando insieme la statua del santo cavaliere o altri oggetti curiosi (magari i reliquiari dalle forme strane).
- Giro delle vie medievali: Usciti dal museo, esplorate liberamente i dintorni: scendete per via delle Monache, via del Castellare o via della Fonte per scoprire angoli pittoreschi. Potete fare un circuito tornando verso Piazza Garibaldi da un percorso diverso, ad esempio passando per la Fonte Comunale e risalendo dalla Porta Senese o Porta al Colle (sono i vari accessi delle mura). In questo modo vedrete gli archi delle antiche porte e qualche tratto delle mura rimasto.
- Sosta ristoratrice: Concludete il giro magari tornando in Piazza Garibaldi o nelle vie adiacenti dove si trovano un paio di bar/osterie. Concedetevi una merenda o un aperitivo: a seconda dell’orario, potete optare per un panino con salumi locali, una fetta di torta fatta in casa, oppure un bicchiere di vino accompagnato da pecorino e miele. Il bar centrale ha tavolini all’aperto con vista, perfetto per rilassarsi dopo la passeggiata.
Questo itinerario pedonale vi farà coprire l’intero borgo in maniera ottimale. In totale la lunghezza è di pochi chilometri, ma considerate il dislivello (dalla piazza bassa alla collegiata c’è un bel tratto in salita). Prendetevela con calma, indossate scarpe comode e non esitate a fermarvi all’ombra di un vicolo per rifiatare. Coinvolgete i bambini trasformando la visita in una caccia al tesoro: quanti simboli di San Galgano (spade nella roccia) riuscite a trovare sulle targhe e sugli stemmi del paese? Ce ne sono diversi! Questo li motiverà a camminare divertendosi.
Un itinerario di questo tipo, iniziato magari a metà mattina, può concludersi per pranzo. Se dovete ripartire, potete pranzare in loco in una trattoria prima di salutare Chiusdino. In alternativa, se lo fate nel pomeriggio, potrete godervi la luce del tramonto sul belvedere come degna conclusione.
Itinerario in auto da Siena a Chiusdino (un giorno, con tappe nei dintorni)
Per chi soggiorna a Siena o dintorni e vuole visitare Chiusdino e San Galgano in giornata, proponiamo un itinerario in auto che comprende alcune tappe interessanti lungo il tragitto e ottimizza la giornata. Preparativi: partite la mattina da Siena con auto propria o a noleggio (il check-out dall’Hotel Minerva è comodo, potete lasciare i bagagli in deposito se poi tornate la sera). Ecco il percorso suggerito:
- Ore 9:00 – Partenza da Siena: Uscite dal centro di Siena (se partite dall’Hotel Minerva sarete già sulla via giusta, fuori ZTL, per imboccare la SS73 verso ovest ). Seguite le indicazioni per Roccastrada/Massa Marittima. Godetevi il panorama collinare lungo la strada; dopo circa 20 km raggiungerete la località Rosia.
- Ore 9:30 – Sosta al Ponte della Pia (Rosia): Poco dopo Rosia, sulla sinistra, c’è un piccolo spiazzo dove parcheggiare vicino al Ponte della Pia (seguite le indicazioni marroni). In 2 minuti a piedi sarete davanti a questo antico ponte in pietra del XIII secolo che scavalca il torrente Rosia in un bosco ombroso. Scattate qualche foto e leggete il pannello che racconta la leggenda di Pia de’ Tolomei (si dice che il suo fantasma ancora passi su quel ponte nelle notti di luna…). La sosta richiede 15-20 minuti al massimo.
- Ore 10:00 – Ripresa del viaggio verso San Galgano: Tornate sulla SS73 e proseguite. Superata la piccola frazione di Montarrenti (sulla collina a destra vedrete il castello di Montarrenti e forse l’osservatorio astronomico), continuate seguendo i cartelli. Passerete accanto alla Riserva Naturale Alto Merse (noterete boschi fitti e qualche cartello di sentieri). La strada diventerà più tortuosa salendo leggermente di quota. Dopo il borgo di Monticiano (che potete tralasciare per ora, al limite al ritorno), seguirete la direzione “Chiusdino/San Galgano”.
- Ore 10:40 – Abbazia di San Galgano: Arriverete al parcheggio dell’abbazia. È ancora presto, così eviterete le ore di punta e il caldo eccessivo. Dedicate all’abbazia e all’eremo almeno 1h30 (dalle 10:40 alle 12:15 circa). Seguite le indicazioni fornite prima nella sezione apposita: acquistate il biglietto , visitate con calma la chiesa senza tetto, salite all’eremo di Montesiepi per vedere la Spada nella Roccia . Se volete, approfittate del piccolo bar per un caffè o un succo prima di ripartire.
- Ore 12:30 – Pranzo in agriturismo o picnic: All’uscita dall’abbazia, potreste aver fame. Avete due opzioni: o vi fermate a pranzare in zona San Galgano (ci sono un paio di ristorantini e agriturismi che servono pasti, come l’agriturismo nei pressi dell’abbazia che offre prodotti locali e spesso piatti del giorno – conviene prenotare la mattina se scegliete questa soluzione), oppure organizzate un picnic. Se la seconda opzione, magari avrete portato con voi panini e affettati comprati il giorno prima; ci sono tavoli all’ombra degli alberi vicino al parcheggio e al bar dove potete sedervi a mangiare guardando l’abbazia . In alternativa, potete spostarvi di 5 minuti in auto all’adiacente Frazione Palazzetto, dove si trova la Tenuta di Spannocchia (famosa anche per i suoi orti e allevamenti) che talvolta organizza pranzi agrituristici o degustazioni su prenotazione – un’esperienza particolare citata anche negli itinerari per famiglie . Se preferite un pranzo leggero, un’idea carina è anche quella di fare una degustazione di vino e prodotti tipici: ad esempio, presso aziende agrituristiche della zona (informatevi se offrono tasting lunch). In qualunque caso, ricaricate le energie per il pomeriggio.
- Ore 14:00 – Borgo di Chiusdino: Dopo pranzo, risalite in auto e in circa 10 minuti sarete al paese di Chiusdino (8 km di strada collinare). Parcheggiate come indicato e dedicate circa 2 ore alla visita del borgo, seguendo l’itinerario a piedi descritto sopra. Quindi dalle 14:15 alle 16:15 esplorate il centro storico: chiese, casa di San Galgano, museo (che nel pomeriggio sarà aperto fino alle 18:00, quindi avete tempo) . Nel primo pomeriggio il paese sarà tranquillo, probabilmente semi-deserto durante la pennichella: approfittatene per godervi la pace e scattare foto senza folla. Tenete presente che in estate farà caldo: muovetevi con calma, all’occorrenza cercate refrigerio nelle chiese o nel museo (luoghi freschi) e bevete spesso – potete riempire la borraccia a una delle fontanelle del borgo.
- Ore 16:30 – Gelato o merenda in piazza: Terminata la visita culturale, premiatevi con un buon gelato artigianale (se disponibile al bar del paese) o con un dolcetto locale. Sedetevi qualche minuto in Piazza Garibaldi all’ombra, e gustatevi l’atmosfera sonnacchiosa del pomeriggio toscano.
A questo punto avete varie opzioni su come proseguire la giornata, a seconda dei vostri interessi e dell’orario:
Opzione A – Ritorno diretto a Siena con calma: se siete soddisfatti e un po’ stanchi, potete rientrare a Siena direttamente, magari prendendo una strada diversa per vedere altri paesaggi. Un’idea è fare la strada panoramica via Frosini e Sovicille: da Chiusdino prendete per Frosini, attraversate la SP441 verso Sovicille (vi farà vedere altri scorci di boschi e la Montagnola Senese), passando per Pievescola e Ampugnano, quindi arrivate a Siena dalla parte nord-occidentale. Questo tragitto è più lungo di 15-20 minuti rispetto alla via dell’andata ma molto panoramico. Arrivereste a Siena intorno alle 18:00, in tempo magari per un po’ di relax in hotel e poi una cena in città.
Opzione B – Tappa alle Terme di Petriolo: se volete aggiungere un tocco di relax/avventura, da Chiusdino potete dirigervi alle Terme di Petriolo prima di tornare a Siena. In tal caso, partite da Chiusdino intorno alle 16:30 in direzione Monticiano. Oltre Monticiano, prendete la SS223 verso Grosseto e dopo pochi km trovate l’uscita Petriolo. Potete optare per le pozze libere (portate costume e asciugamano!); un bagno caldo rigenerante al calar del sole è fantastico. Verso le 18:00 risalite in auto e via superstrada sarete a Siena entro le 19:00-19:30. Questa opzione rende la giornata più lunga ma molto ricca e varia (cultura al mattino, benessere nel tardo pomeriggio).
Opzione C – Estensione a Massa Marittima: se vi intriga vedere anche un borgo in Maremma, da Chiusdino potete spingervi verso Massa Marittima (circa 35 km, 45 minuti in auto). Partendo alle 16:30 arrivereste verso 17:15-17:30; avreste un paio d’ore per un giro nella splendida piazza con il Duomo di Massa, magari con aperitivo. Poi rientro a Siena in serata (un’ora e mezza di viaggio da Massa Marittima a Siena via Colle Val d’Elsa/Poggibonsi). Questa variante è consigliabile solo se non vi pesa guidare più a lungo e se siete “stacanovisti” delle visite, perché aggiunge parecchi km. Ma vedere in un sol giorno San Galgano, Chiusdino e Massa Marittima sarebbe un tris memorabile.
Opzione D – Cena a Chiusdino e rientro tardivo: potete decidere di trattenervi a Chiusdino fino a sera per cenare in loco in un’osteria tipica (soprattutto se è periodo di sagre o eventi serali). Immaginate una cena con pici al cinghiale e bistecca di cinta sotto le stelle del borgo medievale – molto suggestivo. In tal caso, potreste anche coordinare la visita con un evento (ad es. se c’è la Festa dei Cinghialai a fine agosto, vi fermate a cenare lì ). Poi, a stomaco pieno e felicità nel cuore, tornate a Siena con calma e arrivate per le 23:00 in hotel.
Qualunque variante scegliate, l’itinerario in auto proposto vi farà vivere una giornata completa: avrete visto luoghi storici emozionanti, attraversato paesaggi da cartolina e gustato sapori autentici. Il vantaggio di avere l’auto è aver potuto inserire piccole chicche come il Ponte della Pia e modulare i tempi a piacimento. Questo percorso è fattibile anche in moto ovviamente, ed anzi molti motociclisti lo apprezzano. Se invece voleste provare a farlo con i mezzi pubblici, sarebbe alquanto complicato (autobus 122 per abbazia la mattina presto, poi difficile risalire a Chiusdino e rientrare in giornata senza perdere molto tempo), quindi davvero l’auto è la soluzione ottimale per godersi questi dintorni di Siena.
Di seguito una sintesi delle tappe e tempi dell’itinerario in auto:
Tabella riepilogativa – Itinerario da Siena a Chiusdino (in auto):
| Orario | Tappa | Note e attività |
|---|---|---|
| 9:00 | Partenza Siena (Hotel Minerva) | SS73 verso Roccastrada. |
| 9:30 | Ponte della Pia (Rosia) | Sosta 15’ (foto, leggenda Pia). |
| 10:00 | Prosecuzione per San Galgano | Arrivo h10:40 circa. |
| 10:40 | Abbazia San Galgano + Eremo | Visita 1h30 (biglietti, foto, spada). |
| 12:15 | Pranzo agriturismo/picnic | Vicino abbazia o Palazzetto (1h). |
| 13:30 | Partenza per Chiusdino borgo | 10’ di tragitto. |
| 13:45 | Arrivo a Chiusdino paese | Visita borgo, chiese, museo (2h). |
| 15:45 | Pausa caffè/gelato in piazza | Relax 15’. |
| 16:00 | Opzione A: Ritorno a Siena | Via Sovicille (arrivo ~18:00). |
| 16:00 | Opzione B: Terme di Petriolo | Bagno termale libero (1h), partenza 18:00, Siena 19:00. |
| 16:00 | Opzione C: Massa Marittima | Visita 1h30, partenza 19:00, Siena 20:30. |
| 19:30 | Opzione D: Cena a Chiusdino | Cena in sagra/osteria locale, partenza 21:30, Siena 22:30. |
(Gli orari sono indicativi e personalizzabili in base a preferenze e periodo dell’anno.)
Consigli per famiglie, coppie e viaggiatori solitari
Ogni viaggiatore ha esigenze e desideri diversi: vediamo quindi alcuni consigli mirati per godersi Chiusdino e dintorni al meglio a seconda che si viaggi in famiglia con bambini, in coppia romantica oppure da soli zaino in spalla. Piccoli accorgimenti possono rendere l’esperienza più agevole e divertente per tutti.
Chiusdino con bambini 👨👩👧👦
- Trasferte brevi e divertenti: Se viaggiate con bimbi piccoli, evitate tragitti in auto troppo lunghi in un colpo solo. Da Siena a San Galgano 40 minuti passano veloci; potete spezzare la giornata con soste come quella al Ponte della Pia, che intrigherà la loro fantasia (raccontate loro la storia del fantasma della nobildonna!). Il breve sentiero per l’eremo di Montesiepi è fattibile con passeggino robusto o meglio con marsupio/zainetto se il bimbo è piccolo . In paese, i vicoli stessi diventeranno un’avventura: lasciate che esplorino (sotto il vostro sguardo) le stradine sicure e senza traffico – Chiusdino è pedonale e tranquilla, non c’è pericolo di auto in centro .
- La magia della spada: Preparate i vostri figli alla visita raccontando la leggenda di San Galgano e della Spada nella Roccia. Diventeranno entusiasti all’idea di vedere “la spada di un cavaliere vero”! Dentro la cappella, teneteli magari in braccio per far loro vedere bene la spada sotto la teca, e spiegate come fosse un cavaliere che è diventato santo (un piccolo King Arthur toscano come riferimento). Questo trasformerà la visita in un gioco e loro si sentiranno protagonisti di una fiaba .
- Merende e spuntini a portata di mano: I bambini possono essere schizzinosi con cibi nuovi, quindi portate sempre con voi qualche snack di emergenza (cracker, frutta, biscotti). In zona troverete cibi genuini ma dal sapore deciso (es. cinghiale o formaggi forti) che magari ai più piccoli non piacciono; in tal caso optate per piatti semplici: pasta al pomodoro, prosciutto toscano dolce, pecorino fresco non stagionato (dal gusto latteo), oppure fate un picnic con panini imbottiti di cose che gradiscono . A Chiusdino c’è un forno dove potete prendere focaccia semplice (senza condimenti strani) e magari una schiacciata all’uva se di stagione.
- Pause gioco: I bimbi hanno bisogno di sfogarsi. All’abbazia c’è spazio per correre nel prato (ovviamente con rispetto del luogo, ma non ci sono strade né pericoli immediati). A Chiusdino paese c’è un piccolo parco giochi? Informatevi: spesso nei borghi c’è un’area con altalene e scivolo – se c’è, concedete mezz’ora di gioco così poi affronteranno più volentieri musei e chiese. Un’alternativa creativa: trasformate la visita in un gioco a premi: “Quanti animali riesci a vedere scolpiti o dipinti? Chi ne trova di più prende un gelato!”. Ad esempio, cercate con loro il lupo simbolo di Siena su qualche stemma, o i leoni scolpiti (spesso sulle porte delle chiese).
- Attrezzatura adeguata: Se usate passeggino, assicuratevi sia robusto perché i vicoli hanno pavé irregolare e salite . Portate una fascia o marsupio se avete un neonato: vi sarà utile nelle scalinate. In estate, cappellino e crema solare sui bimbi sono d’obbligo (molte zone sono soleggiate, soprattutto all’abbazia). Tenete sempre con voi acqua (ci sono fontanelle per refill). I bagni pubblici sono presenti all’abbazia e credo anche in paese (forse presso il municipio o la Pro Loco), quindi chiedete se serve un pit-stop per il pannolino – altrimenti entrate in un bar, di solito sono gentili se consumate qualcosa .
- Sicurezza: Chiusdino è sicura e quieta, ma sempre occhi sui più piccoli. All’abbazia non ci sono transenne lungo le pareti e ci sono parti dissestate: non lasciateli correre incustoditi dentro la chiesa, perché potrebbero inciampare su pietre o andare in zone vietate. Sulle mura di Monteriggioni i bimbi corrono senza pericoli ma a San Galgano c’è un prato aperto; comunque teneteli vicini soprattutto sull’altura dell’eremo (c’è una staccionata ma meglio prudenza). E ricordate loro di non scavalcare recinzioni (ad esempio c’è una transenna intorno al chiostro diroccato). Con un po’ di attenzione, andrà tutto liscio e vi godrete la gita in serenità.
In generale, Chiusdino con bambini è assolutamente fattibile e piacevole: è una gita breve, varia (ha il lato avventuroso della spada, il lato all’aria aperta all’abbazia, e magari il lato goloso con gelato e biscotti). Tantissime famiglie la fanno senza problemi e anzi i bimbi ne restano incantati – avrete tante storie da raccontare al ritorno!
Chiusdino in coppia (romanticismo e relax) ❤️
- Atmosfere da sogno: Chiusdino e San Galgano sono per molti versi mete romantiche. Immaginate di passeggiare mano nella mano tra le navate silenziose dell’abbazia al tramonto, con i raggi dorati che filtrano tra le arcate – è uno scenario da film! Vi consigliamo di pianificare la visita in coppia scegliendo orari “strategici”: ad esempio nel tardo pomeriggio, restando fino alla chiusura, quando la luce è più calda e i gruppi turistici se ne sono andati, così da godervi quasi in intimità il luogo . Un bacio al centro della navata diroccata con il cielo sopra di voi sarà un momento memorabile (e fotogenico, perché no!).
- Tramonto e brindisi: Se ne avete la possibilità, trattenetevi fino al crepuscolo. Portate magari con voi un calice di plastica e una piccola bottiglia di spumante o vino (anche acquistata al bar lì accanto) da condividere al sacco: si può fare un brindisi al belvedere di Chiusdino o accanto all’abbazia, festeggiando il vostro momento speciale con un panorama mozzafiato. Molte coppie scelgono San Galgano persino per servizi fotografici pre-matrimoniali o come tappa di viaggi di nozze, tale è la sua atmosfera suggestiva.
- Benessere in due: Un’idea per aggiungere relax è includere nella giornata un po’ di wellness. Per esempio, dopo la visita culturale, potete regalarvi qualche ora alle Terme di Petriolo: di sera, alcune pozze sono frequentate anche da coppie che vogliono fare il bagno caldo sotto le stelle – molto romantico. In alternativa, se soggiornate a Siena all’Hotel Minerva, potete chiedere al personale di organizzare per voi un’esperienza di coppia, come una degustazione di vini al tramonto in un’azienda vinicola vicina o persino un tour a cavallo per due al tramonto sulle colline (lo staff dell’hotel vanta di poter aiutare con richieste speciali di questo tipo ).
- Cena a lume di candela: Per la sera, scegliete un ristorantino tipico. Se siete tornati a Siena, la città offre location stupende: vicoli medievali con tavolini all’aperto o terrazze panoramiche. Ma anche in zona Chiusdino, alcuni agriturismi organizzano cene romantiche su prenotazione, con tavolo riservato magari in giardino con vista sulle colline. L’importante è il mood: prendetevi il vostro tempo, gustate i piatti toscani e sorseggiate un buon Chianti Colli Senesi brindando alla vostra fuga d’amore .
- Souvenir speciali: In coppia può essere carino acquistare un piccolo ricordo simbolico del viaggio. A San Galgano vendono riproduzioni in miniatura della spada nella roccia, oppure potete prendere una bottiglia di vino pregiato (ad es. un Brunello di Montalcino) e far personalizzare l’etichetta con i vostri nomi e la data del viaggio – molte enoteche lo fanno . Sarà bello poi stapparla a un anniversario futura, rievocando i momenti vissuti qui. Anche un formaggio pecorino da dividere a casa con un calice di vino può essere un souvenir gustoso per ricordare la Toscana condivisa.
- Foto e ricordi: Non siate timidi nel scattarvi foto insieme in questi luoghi incantati. Oltre ai selfie, potete chiedere a qualche altro visitatore o utilizzare un cavalletto/timer per foto di coppia con sfondo l’abbazia o il panorama di Chiusdino. Questi scatti spontanei faranno parte dell’album di ricordi. Un punto ultra romantico è la Via dell’Amore… ok, non siamo a Pienza, ma potete creare la vostra via dell’amore camminando stretti stretti lungo un viottolo medievale deserto: ad esempio, Via dell’Ospedale Vecchio di Chiusdino al tramonto, con le lanterne accese, può essere la vostra via dell’amore personale!
- Serendipità: Il bello di essere solo voi due è la libertà di improvvisare. Se un posto vi colpisce, restateci di più. Se incontrate un anziano signore che vi vuole raccontare una storia locale, ascoltatelo. Se vedete un sentierino che si inoltra nel bosco e avete voglia di esplorare, fatelo (purché con scarpe adatte). Questi momenti improvvisi spesso sono i più belli. In due non avete orari rigidi: potete anche decidere last minute di deviare verso, per esempio, Monticiano se sapete che c’è una festa lì quella sera, oppure fermarvi lungo la via del ritorno se scorgete un punto panoramico con belvedere (ce ne sono, ad esempio belvedere su San Galgano dalla SP441). Lasciate spazio alla spontaneità, insomma.
In conclusione, Chiusdino in coppia può essere davvero magica. Un mix di cultura e romanticismo che unisce i cuori. Non a caso Hotel Minerva a Siena propone spesso pacchetti romantici per coppie (con prosecco in camera, petali di rosa sul letto e via dicendo ) per chi vuole vivere Siena e dintorni in modalità love. E questo territorio, con i suoi tramonti sulle abbazie e le sue cene rustiche al chiaro di luna, non può che alimentare l’amore!
Visita per viaggiatori solitari (avventura e libertà) 🌍
- Flessibilità e improvvisazione: Se state esplorando la Toscana da soli, Chiusdino è un’ottima meta per godersi un po’ di tranquillità fuori dai circuiti più battuti. Viaggiare soli significa poter decidere all’ultimo momento di deviare, fermarvi per fotografare un dettaglio, o cambiare programma se vi va . E Chiusdino ben si presta: magari prevedevate di stare 1 ora e invece vi affascina e decidete di trattenervi mezza giornata – nessun problema! Potete anche incamminarvi lungo un sentiero attorno all’abbazia se vedete un cartello trekking e la cosa vi ispira, senza dover convincere nessuno.
- Sociabilità on the road: Pur essendo soli, non sarete mai isolati. Incontrerete probabilmente altri viaggiatori all’abbazia – magari stranieri con cui scambiare due chiacchiere sul posto (molti americani ne sono entusiasti e disponibili a parlare, potrete raccontarvi i vostri viaggi) . Al bar di Chiusdino non stupitevi se attaccate bottone con la barista o con un anziano del paese: i toscani sanno essere molto espansivi e curiosi. Se poi capitate a una sagra (come la Festa del Cinghiale), state certi che alla fine della serata avrete fatto amicizia col vicino di tavolo e forse vi troverete a ballare insieme ai locali con disinvoltura . Non esitate a buttarsi in conversazione: chiedere consigli (“Secondo lei, signora, qual è il miglior dolce qui?”) spesso apre porte.
- Organizzazione e sicurezza: Viaggiando solo, conviene avere un minimo di accortezza logistica. Ad esempio, se contate di usare i mezzi pubblici, controllate bene gli orari di ritorno del bus : l’ultimo da Chiusdino per Siena nel pomeriggio è molto presto (intorno alle 17, se c’è). Considerate un piano B (tipo il numero di un radiotaxi di Siena) in caso perdiate l’autobus, perché un taxi da Siena a San Galgano potrebbe costare caro, ma è pur sempre meglio che restare bloccati. In alternativa, potete optare per noleggiare uno scooter o una e-bike a Siena: in solitaria è un modo avventuroso e pratico per muoversi. La zona è sicura, ma tenete il telefono carico e magari un powerbank con voi, così da avere Maps e contatti utili sempre pronti .
- Fotografia e diario: Viaggiare da soli vi dà l’occasione di immergervi più profondamente nei luoghi. Portate la macchina fotografica e prendetevi il tempo per catturare con calma le immagini che vi ispirano. L’abbazia offre spunti infiniti: dettagli architettonici, giochi di luce e ombra – potreste passare un’ora a fotografare colonne e non annoiarvi. Anche scrivere un diario di viaggio a fine giornata, magari seduti in quel bar di Chiusdino con un bicchiere di vino, può essere bellissimo: annotare le sensazioni provate sotto la spada nella roccia, o i suoni del bosco intorno all’abbazia . Saranno ricordi vividi che solo i viaggi in solitaria sanno regalare.
- Budget e cibo: Da solo è più facile gestire spese e pasti. A Chiusdino puoi pranzare anche solo con un panino e un frutto e star bene, oppure concederti un bel pranzo completo sapendo che nessun commensale si lamenterà del conto! Se hai un budget ridotto, sfrutta i prodotti locali “street food”: un pezzo di schiacciata con prosciutto e via, tanto la location (un bel panorama) la trovi gratis per gustarlo. Per cena, se pernotti a Siena, puoi tornare e magari concederti qualcosa di tipico in città. Nota: gli orari dei pasti in questi borghi seguono quelli italiani, pranzi entro le 14 e cene dopo le 19:30. Fuori da tali orari rischi di trovare cucine chiuse, ma un bar per un toast o un fornaio con pizza c’è sempre .
- Alloggi: Se decidi di fermarti in zona, sappi che ci sono agriturismi e B&B nei dintorni di Chiusdino. Trovare una camera all’ultimo minuto per un viaggiatore singolo è di solito più facile che per gruppi: d’estate meglio prenotare con un po’ di anticipo, ma in media stagione troverai anche last minute. Ad esempio, potresti innamorarti della quiete del posto e decidere di pernottare in un agriturismo con piscina tra le colline, rimandando la ripartenza al giorno dopo per fare trekking o semplicemente rilassarti. Viaggiare da soli permette questi luxury of choice!
In sintesi, Chiusdino in solitaria è un’ottima tappa di introspezione e bellezza fuori dalle rotte più affollate. Ti sentirai al sicuro (il paese è piccolo e tranquillo anche la sera) e accolto. Potrai vivere momenti di pura contemplazione – seduto dentro l’abbazia a guardare il cielo attraverso il rosone – oppure serate di genuina allegria paesana se scegli di partecipare a una sagra locale. Questa flessibilità e profondità sono spesso ciò che i viaggiatori solitari cercano, e Chiusdino le offre in abbondanza.
Dove dormire a Siena: l’Hotel Minerva come base ideale per esplorare la zona








Dopo aver parlato diffusamente di Chiusdino e delle sue meraviglie, è importante anche pianificare dove alloggiare per poter visitare comodamente questi luoghi. Come accennato, la soluzione consigliata – soprattutto se volete unire alla gita fuori porta anche la visita della città di Siena – è quella di pernottare a Siena stessa, scegliendo una struttura ben posizionata e con servizi adatti alle vostre esigenze. In quest’ottica, l’Hotel Minerva di Siena si presenta come un’opzione eccellente e strategica, un vero punto di partenza ideale per esplorare sia la città che i dintorni, incluso il nostro amato Chiusdino.
Perché scegliere l’Hotel Minerva a Siena?
L’Hotel Minerva è un accogliente albergo 3 stelle situato nel centro storico di Siena, in Via Garibaldi 72. Già la posizione è un punto di forza notevole: l’hotel infatti si trova all’interno della cinta muraria medievale di Siena ma appena fuori dalla zona a traffico limitato (ZTL) . Ciò significa che è facilmente raggiungibile in auto senza rischiare multe o divieti, e dispone addirittura di un parcheggio privato coperto e videosorvegliato dove potrete lasciare la macchina in tutta sicurezza . Questo è fondamentale per chi, come voi, intende usare l’auto per fare escursioni: una volta arrivati e parcheggiato, potrete visitare Siena a piedi, e quando vorrete partire per San Galgano o altre mete, vi basterà riprendere l’auto dal garage e in pochi minuti sarete sulle strade di collegamento, senza dover attraversare il dedalo di viuzze del centro storico. Insomma, niente stress di traffico né di parcheggio – un enorme vantaggio in una città medievale come Siena.
Oltre all’accessibilità, il Minerva offre anche prossimità alle principali attrazioni di Siena. Ad esempio, Piazza del Campo dista circa 10-15 minuti a piedi dall’hotel: vi ci potrete recare con una piacevole passeggiata lungo pittoresche vie cittadine, attraversando scorci suggestivi fino a sbucare nel cuore pulsante della città . Il bello è che potete farlo quando volete: uscire dall’hotel alla sera, dopo magari essere tornati dalla gita a Chiusdino, e in un quarto d’ora essere col naso all’insù in Piazza del Campo mentre la Torre del Mangia si illumina – impagabile! Anche il Duomo di Siena è raggiungibile a piedi in circa 17 minuti, seguendo un percorso in salita ma molto panoramico . La comodità di avere tutto a portata di passeggiata vi permetterà di godervi Siena senza fretta e senza dover prendere auto o mezzi pubblici per spostarvi. Anzi, l’hotel è ben collegato anche con i mezzi: si trova a circa 1 km dalla stazione ferroviaria, che potete raggiungere in 15 minuti a piedi (grazie alle scale mobili che collegano la stazione al centro storico, uscendo vicino a Porta Camollia) , oppure con un breve bus di 7 minuti . Questo è comodo se arrivate in treno con bagagli, o se un giorno decidete di fare un’escursione in treno (ad esempio a Firenze o a Chiusi) partendo appunto dalla stazione.
Un altro aspetto notevole è che l’Hotel Minerva offre una vista panoramica stupenda su Siena. Molte camere – in particolare le Elegant Standard, Superior e Junior Suite – godono di affacci diretti sui tetti, le torri e le basiliche della città . Immaginatevi di aprire la finestra al mattino e vedere davanti a voi il profilo inconfondibile di Siena con la Basilica di San Domenico, il Duomo che spunta in lontananza e le colline all’orizzonte. Oppure di sorseggiare un calice di vino al tramonto sul balcone privato di una camera Superior, ammirando la luce dorata che avvolge la città . Sono piccoli grandi lussi che rendono speciale il soggiorno, soprattutto per coppie in cerca di romanticismo (non a caso l’hotel è spesso lodato per le sue camere con vista mozzafiato, perfette per anniversari o fughe romantiche).
Poter contemplare Siena direttamente dalla propria stanza aggiunge un tocco magico al soggiorno, permettendo di vivere la città anche nei momenti di relax in hotel.
L’Hotel Minerva è apprezzato anche per la cordialità e professionalità dello staff, oltre che per i servizi completi offerti. La reception è aperta 24 ore su 24: ciò significa che qualunque sia l’ora del vostro arrivo (anche a tarda notte) troverete qualcuno ad accogliervi con un sorriso . Il personale è multilingue e conosce Siena come le proprie tasche, prontissimo a dispensare consigli su itinerari segreti, ristorantini romantici o eventi del momento . Questa disponibilità può fare la differenza: ad esempio se dopo la vostra gita a Chiusdino volete cenare in un locale tipico, potrete chiedere in reception e vi prenoteranno il tavolo in un’osteria fidata; oppure se cercate un’esperienza particolare (come una degustazione di Chianti o un tour a cavallo nelle crete senesi) lo staff vi aiuterà a organizzarla . Insomma, vi faranno sentire coccolati e “tra amici più che clienti” – come amano dire – creando quell’atmosfera familiare che molti ospiti elogiano.
Le camere del Minerva sono 56 in totale, suddivise in quattro categorie per accontentare ogni tipo di viaggiatore: dalla Easy Economy, essenziale ed economica (circa 16 m², ideale per chi ha budget limitato o usa la camera solo per dormire, comunque completa di aria condizionata, WiFi gratuito, minibar e bollitore) , fino alla Junior Suite, ampia ed elegante, adatta anche a famiglie o a chi cerca il top del comfort con terrazza esclusiva. In mezzo ci sono le Elegant Standard (19 m², con vista panoramica e arredi classici toscani) e le Superior (ancora più spaziose, spesso con balconcino e vista mozzafiato su Siena) . Qualunque sia la scelta, troverete pulizia accurata, letti comodi e tutti i servizi necessari: TV a schermo piatto, aria condizionata autonoma, minibar, cassaforte, bagno moderno con doccia o vasca. Molto apprezzato è il fatto che, pur essendo in un edificio storico, l’hotel è dotato di ascensore (non scontato nei centri storici medievali) e di camere attrezzate per ospiti con mobilità ridotta.
Una menzione speciale va fatta alla prima colazione offerta dall’Hotel Minerva, inclusa nel soggiorno. La colazione viene servita in una sala luminosa (e nella bella stagione anche in giardino panoramico) ed è di tipo continentale a buffet, con un’ampia scelta per accontentare tutti i gusti . Troverete dolci di pasticceria artigianale (croissant fragranti, torte fatte in casa, cantuccini), pane toscano fresco con marmellate locali, frutta di stagione, yogurt, cereali, oltre a una selezione di affettati e formaggi (incluso pecorino senese) e uova preparate al momento. Il caffè espresso e il cappuccino vengono fatti espressi dal bar e non dalle macchinette – dettaglio che i veri amanti del caffè apprezzeranno. Fare colazione nel giardino panoramico è un’esperienza incantevole: seduti tra i fiori, con una tazza di cappuccino fumante, guardando i campanili e le torri di Siena illuminati dal sole del mattino . Un risveglio che da solo vale la permanenza, preparando al meglio una giornata di visite.
L’hotel dispone anche di un bar interno aperto tutto il giorno: ciò significa che al rientro dal vostro giro a Chiusdino potrete farvi preparare un buon espresso per ricaricarvi, oppure ordinare un calice di vino locale da sorseggiare magari nel salottino lounge o in giardino . La sala relax adiacente al bar è arredata con comodi divani in pelle e librerie d’arte: un luogo piacevole dove riposare i piedi dopo tante camminate, magari sfogliando un libro sui tesori di Siena o chiacchierando con il partner delle scoperte del giorno. Il Wi-Fi ad alta velocità copre tutta la struttura, giardino incluso , così potrete anche condividere subito sui social le foto scattate all’abbazia di San Galgano o fare una videochiamata ai vostri cari mostrando in diretta il panorama dal vostro hotel.
Un altro servizio distintivo del Minerva è il garage custodito: per chi viaggia con auto (o moto/bici) è fondamentale poter parcheggiare in sicurezza dentro la struttura. Il Minerva vi permette di farlo, e questo elimina lo stress del parcheggio a Siena (città notoriamente complicata per la sosta). Inoltre, l’hotel è molto attento ai viaggiatori su due ruote: viene indicato come meta ideale per ciclisti e motociclisti, con ricovero sicuro dei mezzi e addirittura kit di riparazione base per biciclette se necessario . Se quindi decideste di esplorare i dintorni su due ruote (cosa incantevole da fare in queste zone), saprete di poter contare su un alloggio bike-friendly.
Per le famiglie con bambini, l’Hotel Minerva riserva attenzioni dedicate. Oltre alle camere spaziose (ad es. la Junior Suite può ospitare comodamente famiglie di 4 persone), troverete aree attrezzate per il divertimento dei più piccoli : ad esempio una piccola zona giochi interna o la disponibilità di seggioloni e scaldabiberon a colazione. Il personale è abituato ad avere bambini in struttura e li accoglie con simpatia (non di rado offrono matite e fogli per colorare durante le attese). D’altronde lo stesso nome Minerva, dea della saggezza, potrebbe affascinare i ragazzini se gliene raccontate la storia mitologica.
Le coppie in fuga romantica, come accennato, troveranno un ambiente ideale: l’hotel su richiesta può far trovare in camera bollicine e calici, rose sul letto o cioccolatini, organizzare massaggi di coppia convenzionandosi con centri benessere vicini, oppure suggerirvi gli angoli più suggestivi di Siena per una passeggiata sotto le stelle. C’è persino un’offerta chiamata Romantic Offer con sconti su extra come prosecco e late check-out .
Chi viaggia per lavoro o studio apprezzerà invece la sala meeting dell’hotel, capace di ospitare fino a 50 persone per eventi, e spazi tranquilli dove poter lavorare al computer con la Wi-Fi veloce. Inoltre la posizione vicino alla stazione e all’Università (facoltà scientifiche) è molto comoda per raggiungere impegni professionali evitando traffico. L’ambiente rilassato dell’hotel aiuta anche a stemperare la tensione di una giornata di lavoro (magari una riunione può diventare più piacevole guardando i tetti di Siena dalla finestra, come simpaticamente suggeriscono dall’hotel stesso ).
Infine, l’Hotel Minerva vanta oltre 60 anni di esperienza nell’ospitalità: è uno degli alberghi storici di Siena, inaugurato negli anni ’60 e da allora gestito con passione. Questo si traduce in professionalità ma anche in calore umano: molti ospiti ritornano anno dopo anno proprio per ritrovare un’atmosfera familiare. Come scrive il team Minerva, si sono succedute generazioni di viaggiatori nelle loro stanze – c’è chi vi soggiornò da bambino con i genitori e torna oggi da adulto con la propria famiglia, ritrovando lo stesso calore di un tempo . Dettagli come questo testimoniano la cura e la dedizione nel far sentire ogni ospite il benvenuto e a casa, sia che vi fermiate una notte sia per periodi più lunghi.
Riassumendo i punti di forza dell’Hotel Minerva:
- Posizione strategica: centrale ma fuori da ZTL, vicina a stazione e alle attrazioni, con panorama unico su Siena .
- Accessibilità in auto + parcheggio privato: ideale per escursioni fuori città (Chiusdino, Chianti, Val d’Orcia) rientrando la sera senza pensieri .
- Camere per ogni esigenza: dall’economica all’esclusiva, molte con vista panoramica .
- Servizi completi: reception 24h, WiFi gratuito, colazione ricchissima inclusa, bar interno, sala meeting, deposito bagagli, ascensore.
- Staff eccellente: accoglienza calorosa, competenza nel consigliare itinerari segreti e organizzare esperienze .
- Attenzione a ospiti speciali: pet-friendly (accettano animali domestici con piccolo supplemento) , bike-friendly, family-friendly, romantic-friendly… insomma adattabilità alle varie tipologie di viaggiatori, che troveranno ognuno servizi dedicati.
Scegliendo l’Hotel Minerva come base, potrete davvero ottimizzare la vostra vacanza: vi sveglierete ogni giorno nel cuore di Siena (Patrimonio UNESCO) ma avrete la libertà di partire quando volete alla scoperta dei dintorni meravigliosi, come Chiusdino, sapendo di poter rientrare la sera in un luogo confortevole dove rilassarvi. Siena e dintorni, con il Minerva come “casa lontano da casa”, saranno a portata di mano e pronti a regalarvi emozioni indimenticabili.
Domande Frequenti su Chiusdino e San Galgano (FAQ)
Di seguito raccogliamo alcune domande comuni che i viaggiatori si pongono riguardo alla visita di Chiusdino, dell’Abbazia di San Galgano e dintorni, fornendo risposte chiare e sintetiche basate sulle informazioni presentate finora.
D: Dove si trova esattamente Chiusdino? Come posso inserirlo nel mio itinerario toscano?
R: Chiusdino si trova in Toscana, in provincia di Siena, circa 33 km a sud-ovest della città di Siena . È nell’area della Val di Merse, al confine con le Colline Metallifere grossetane. In auto dista ~1 ora da Siena (40-45 min) e circa 1 ora e mezza da Firenze (85 km). Si inserisce bene in un itinerario tra Siena e la Maremma: ad esempio, potete visitarlo spostandovi da Siena verso la costa tirrenica, oppure come deviazione durante il tragitto Siena-Grosseto. È anche vicino a altre mete: San Gimignano dista 50 km, Montalcino ~60 km.
D: Qual è il modo migliore per arrivare a Chiusdino e all’Abbazia di San Galgano?
R: Il modo migliore è senz’altro in auto. Da Siena si guida per circa 40 minuti sulla SS73 fino a San Galgano (strada asfaltata, panoramica e ben segnalata) . L’auto consente anche di fare tappe intermedie e muoversi liberamente negli orari desiderati. In autobus esiste la linea 122 da Siena ma con solo due corse al giorno (mattina presto e pomeriggio) , quindi è poco pratica per visite in giornata a meno di organizzare bene gli orari. Alternativamente, si può aderire a tour organizzati da Siena che includono San Galgano, oppure noleggiare un’auto/scooter. In bicicletta è fattibile per cicloturisti allenati (c’è anche un itinerario cicloturistico segnalato nelle “Strade di Siena”).
D: L’Abbazia di San Galgano è sempre aperta? Quali sono gli orari e i costi di ingresso?
R: L’abbazia è aperta tutti i giorni dell’anno (tranne rarissime eccezioni come Natale) in orario continuato. Gli orari variano stagionalmente: circa 9:00-18:00 da novembre ad aprile, 9:00-19:00 a maggio-giugno e settembre-ottobre, 9:00-20:00 a luglio e agosto . L’ultimo ingresso è mezz’ora prima della chiusura. L’ingresso è a pagamento: biglietto unico Abbazia + Museo di San Galgano €6 intero, €5 ridotto (ragazzi 6-18 anni, over 65, studenti universitari, gruppi >20) . Bambini fino a 6 anni gratis. Il biglietto si compra in loco presso la biglietteria all’ingresso dell’abbazia (oppure online sul sito ufficiale, senza sovrapprezzo, per saltare eventuali code) . L’Eremo di Montesiepi (la cappella con la spada) non richiede biglietto: l’accesso è gratuito (è gradita un’offerta) .
D: Si può vedere da vicino la “Spada nella Roccia”? È permesso toccarla o fotografarla?
R: La spada di San Galgano è visibile all’interno dell’Eremo di Montesiepi, protetta da una cupola trasparente in plexiglass . Si può osservare da pochi centimetri di distanza attraverso la teca. Non è possibile toccarla (ovviamente, è custodita proprio per preservarla e per motivi di sicurezza). È consentito fotografarla senza flash – fare foto ricordo è normale, spesso c’è fila di visitatori che la immortalano . Si prega solo di fare silenzio dentro la cappella, essendo luogo sacro, e di non usare flash/attrezzature invadenti che possano disturbare. La teca genera qualche riflesso, quindi avvicinate l’obiettivo al plexiglass per foto migliori.
D: Quanto tempo occorre per visitare abbazia ed eremo?
R: In media 1 ora – 1 ora e mezza è sufficiente . Dettagliando: circa 30-40 minuti per girare con calma dentro l’abbazia (leggendo i pannelli storici, scattando foto) e altri 15 minuti per salire all’eremo e vedere la spada (la salita richiede 5-10 min, la cappella è piccola quindi in 5 min la visitate, ma magari dovrete attendere il vostro turno per affacciarvi alla spada se c’è un po’ di gente). Se leggete in dettaglio tutti i cartelli o vi trattenete per aspetti fotografici, allora mettete in conto fino a 2 ore. Se partecipate a un concerto serale in abbazia, ovviamente ci starete più a lungo. In ogni caso, è una visita che si può fare tranquillamente in mezza giornata, abbinandola magari al borgo di Chiusdino (altri 1-2 ore) nella restante metà giornata.
D: Quanto tempo dedicare alla visita del borgo di Chiusdino?
R: Circa 1 ora per vedere i punti principali in centro (chiesa di San Michele con reliquia, casa di San Galgano, museo di arte sacra) più un po’ di tempo per passeggiare e foto panoramiche. Per un giro completo con ingresso al museo e sosta relax, meglio calcolare 1 ora e mezza – 2 ore. Il paese è piccolo, ma se vi piace esplorare con calma ogni vicolo e magari fermarvi a bere qualcosa, potete trattenervi anche più a lungo. Viceversa, se avete molta fretta, in 30-40 minuti potete fare un giro veloce tra le vie e vedere dall’esterno chiese e panorama (ma rischiate di perdervi chicche come il museo e l’interno della collegiata). Il consiglio è di non fare corse: Chiusdino va assaporato lentamente, tanto è fuori dalle rotte del turismo di massa quindi non c’è pressione di folla o code.
D: Ci sono punti ristoro a San Galgano e a Chiusdino? Dove conviene mangiare qualcosa?
R: Sì, all’abbazia di San Galgano c’è un piccolo bar/caffetteria proprio all’interno del complesso (presso l’ex casa del custode) . Serve caffè, bevande fresche, gelati confezionati e qualche snack; c’è anche un’area con tavolini e servizi igienici. È ottimo per una pausa veloce o un panino. Accanto ci sono anche un paio di agriturismi/ristorantini raggiungibili a piedi: ad esempio uno poco oltre l’abbazia, che offre piatti tipici toscani; se volete pranzare lì è consigliabile informarsi sugli orari (alcuni sono aperti solo a cena o su prenotazione a pranzo). Nel borgo di Chiusdino, in centro, trovate 2-3 locali: un’osteria tradizionale toscana, una pizzeria/bar, e un alimentari/forno. Potete quindi sia sedervi a mangiare un pasto completo (cucina casalinga toscana con cinghiale, pasta, ecc.), sia prendere una fetta di pizza o schiacciata dal forno per uno spuntino rapido. Considerate che negli orari di chiusura pomeridiana (tra le 14 e le 17 circa) potreste trovare cucina chiusa, ma il bar per un panino o gelato dovrebbe essere aperto. Molti visitatori fanno anche il picnic: portandosi panini e bevande, si godono un pranzo all’aperto sui prati intorno all’abbazia o nell’area picnic vicino al parcheggio . È un’idea piacevole soprattutto con la bella stagione.
D: Chiusdino offre possibilità di alloggio? O è meglio dormire a Siena?
R: Chiusdino paese è molto piccolo: ci sono giusto un paio di B&B o affittacamere e qualche agriturismo sparso nel territorio comunale (casolari nella campagna intorno). Quindi, se desiderate un’esperienza di soggiorno rurale immersa nel verde e nella quiete, potreste optare per un agriturismo di Chiusdino/Monticiano – ma tenete presente che sarete piuttosto isolati la sera. Per la maggioranza dei viaggiatori, soprattutto se intendono vedere anche Siena e altre città, conviene alloggiare a Siena e visitare Chiusdino con un’escursione in giornata. In particolare, come abbiamo approfondito, un hotel come Hotel Minerva a Siena è un’ottima base: vi permette di raggiungere facilmente in auto San Galgano (40 min) mantenendo tutti i comfort della città al rientro (ristoranti, passeggiate serali, etc.) . Inoltre a Siena c’è una gamma di alloggi molto più ampia per budget diversi. In sintesi: se il vostro obiettivo principale è la quiete di campagna potete trovare agriturismi in zona Chiusdino, ma se volete combinare le cose da vedere, Siena offre più comodità e dall’hotel in Siena arrivate senza problemi a Chiusdino e ovunque.
D: Qual è il periodo migliore per visitare Chiusdino e San Galgano?
R: Ogni stagione ha il suo fascino, ma i mesi migliori sono probabilmente la primavera e l’autunno. Da aprile a giugno la campagna è verdissima, piena di fiori, il clima mite e piacevole per camminare (massime sui 20-25°C) e le giornate lunghe permettono di godere il tramonto tardi. Anche settembre-ottobre è ottimo: colori autunnali dei boschi, temperature ancora gradevoli, affluenza turistica minore rispetto all’estate. L’estate (luglio-agosto) è comunque molto suggestiva, soprattutto perché ci sono eventi serali all’abbazia (concerti, festival) e sagre a Chiusdino . Tuttavia di giorno può fare caldo (spesso >30°C) e l’abbazia sotto il sole picchia; conviene in estate visitarla presto al mattino o verso sera per evitare le ore roventi, e portare cappello e acqua. L’inverno è la stagione meno frequentata, ma non va scartata: l’abbazia avvolta nella nebbia o con la brina ha un’atmosfera mistica incredibile. A dicembre c’è la festa di San Galgano (3 dicembre) con cerimonie religiose. Certo, in inverno troverete giornate più corte (chiusura abbazia 17-18), possibili piogge e freddo (di notte anche 0°C, di giorno 8-10°C); però avrete i luoghi quasi tutti per voi e una pace assoluta. In sintesi: maggio e settembre probabilmente i top, luglio-agosto per eventi ma con caldo e più turisti, inverno per atmosfera intima (tenendo conto del clima).
D: Ci sono eventi da non perdere a Chiusdino durante l’anno?
R: Sì, se riuscite a conciliare le date, alcuni eventi tipici aggiungono valore alla visita. In estate segnaliamo la Festa dei Cinghialai (ultimo weekend di agosto) con cene all’aperto e musica : ottima per gustare cucina locale in festa. A inizio agosto c’è la Sagra del Ciaccino a Ciciano (focaccia tipica) , per i golosi di specialità contadine. Nel 2025 Chiusdino ha organizzato anche la Notte Magica il 9 agosto con concerti dal vivo in piazza – vale la pena informarsi se replicano eventi simili. Per gli appassionati di musica classica, i concerti all’Abbazia di San Galgano tra metà luglio e inizio agosto (spesso parte di festival regionali come “Entroterre”) sono un’esperienza mozzafiato : ascoltare Vivaldi o un ensemble vocale sotto le stelle nella navata senza tetto, davvero unico (bisogna però prenotare i biglietti). Infine a livello religioso c’è la festa del patrono San Galgano il 3 dicembre, con funzioni e magari piccole processioni; e in autunno solitamente la sagra della castagna o del dolce. Insomma, in qualunque periodo troverete qualcosa: conviene consultare il calendario eventi sul sito del comune o visittuscany.com per aggiornamenti . Se invece passate in periodo “morto” senza eventi (es. febbraio), pazienza: vi godrete i luoghi in completa tranquillità, che ha il suo perché.
D: La visita è adatta a persone anziane o con disabilità motorie?
R: In parte sì, in parte ci sono delle difficoltà. L’abbazia di San Galgano è in piano: dal parcheggio c’è un vialetto sterrato ma carrozzabile fino all’ingresso, e dentro il pavimento è ghiaioso ma in sedia a rotelle con un accompagnatore si può girare (non c’è gradini, solo terreno non perfettamente liscio). L’Eremo di Montesiepi invece è raggiungibile con un sentiero ripido (anche se asfaltato) – in carrozzina manuale è quasi impossibile salire se non con aiuto robusto; con scooter elettrico forse sì data la brevità (5 minuti) ma la pendenza è significativa . Una volta su, l’interno della cappella è accessibile (c’è una piccola soglia). Il borgo di Chiusdino purtroppo ha strade ripide e acciottolate: per persone con mobilità ridotta può essere faticoso. Tuttavia, la piazza panoramica Garibaldi si raggiunge in auto e lì già si gode il panorama; inoltre la chiesa di San Michele è sulla parte alta quindi si può provare a salire in auto fin lì vicino (permessi speciali per disabili permettono ingresso in ZTL chiedendo al comune). Il museo ha scale? Credo abbia almeno un piano, non so se dotato di ascensore. Diciamo che anziani con passo incerto devono fare attenzione ma con bastone e fermandosi possono visitare, evitando magari i vicoli più ripidi. Passeggini: come detto, all’abbazia ok, all’eremo spinta impegnativa ma breve , in paese fattibile su certe vie, ma se il bimbo è piccolo meglio marsupio per le scalinate. In ogni caso, conviene adottare ritmi lenti.
D: Posso combinare la visita di San Galgano con altre mete vicine nello stesso giorno?
R: Sì, molti lo fanno. Ad esempio: San Galgano + San Gimignano (quest’ultima è a 1h15 di auto da lì, volendo la mattina una e il pomeriggio l’altra, se avete auto). Oppure San Galgano + Massa Marittima (30 min verso la costa). Anche San Galgano + Montalcino/Pienza in un giorno lungo è possibile, ma un po’ stancante (meglio dividerle). Più comune è abbinarla a Monteriggioni o Volterra se partite da Siena: volendo, un giro potrebbe essere Siena – San Galgano la mattina – spostamento a Volterra per il pomeriggio. Oppure, come suggerito, terminare la giornata a Petriolo Terme per relax. Diciamo che San Galgano/Chiusdino da soli già riempiono piacevolmente 5-6 ore (tra viaggio e visite), quindi se volete un giorno soft potete poi rientrare a Siena e salire a piedi sulla Torre del Mangia ad esempio. Se invece volete sfruttare ogni minuto, potete guidare verso un secondo borgo come Massa Marittima o Buonconvento per il tramonto. Tendenzialmente però, meglio non strafare: meglio godersi con calma San Galgano e magari aggiungere solo una breve visita extra (es. Monteriggioni che è piccina e sta di strada per rientrare a Siena).
D: L’abbigliamento: ci sono restrizioni o consigli?
R: Non ci sono particolari restrizioni, ma tenete a mente che l’eremo di Montesiepi è un luogo di culto: quindi spalle coperte e abbigliamento decoroso per entrare in cappella (soprattutto per signore, evitare canotte troppo succinte; per gli uomini cappello va tolto dentro). Niente di rigidissimo, ma è buona norma rispettare. All’abbazia (essendo sconsacrata e all’aperto) non c’è problema di abbigliamento. Consigliato in generale: scarpe comode da camminata (sneakers o trekking leggere) per la ghiaia e i vicoli di Chiusdino; d’estate cappello e crema solare perché molto sole; d’inverno vestirsi a cipolla perché dentro l’abbazia può fare freddo umido e tirare vento (manca il tetto!). Se prevedete di restare fino a sera a un concerto, portate una felpa o giacca anche d’estate perché in valle cala l’umidità.
Ci auguriamo che queste risposte abbiano chiarito i vostri dubbi. Se avete altre domande specifiche, il personale dell’ufficio turistico di Siena o lo staff dell’Hotel Minerva saranno ben lieti di aiutarvi con informazioni aggiornate e suggerimenti personalizzati. Buon viaggio e buona scoperta di Chiusdino e dell’Abbazia di San Galgano!
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