Siena, con il suo centro storico dichiarato Patrimonio UNESCO, offre ai visitatori un’atmosfera senza tempo di arte e storia . In questa città collinare, priva di grandi fiumi, l’acqua necessaria fu portata con una rete di bottini – gallerie sotterranee scavate nel tufo fin dal XII secolo – e raccolta in fontane pubbliche monumentali. Questo itinerario risponde alle domande più frequenti sulle fontane medievali di Siena, illustrando i luoghi da non perdere, gli orari e i costi, e come orientarsi. L’Hotel Minerva sarà presentato come base di partenza ideale: situato entro le mura medievali, con parcheggio privato e camere con vista, offre a turisti, famiglie e coppie tutti i servizi per visitare facilmente la città .
Perché alloggiare all’Hotel Minerva durante la visita a Siena?








Risposta: L’Hotel Minerva è un grazioso albergo 3 stelle situato entro la cinta muraria medievale di Siena, a pochi minuti a piedi dai principali monumenti . Pur trovandosi appena fuori dalla zona a traffico limitato, dispone di parcheggio privato coperto e videosorvegliato , un grande vantaggio per chi arriva in auto. Da qui si può raggiungere Piazza del Campo in circa 15 minuti di cammino (su pittoresche vie del centro) e il Duomo in 17 minuti , percorrendo strade panoramiche che svelano scorci suggestivi della città. Anche la Fortezza Medicea è a portata di passeggiata (13 minuti dal Minerva) . La stazione dei treni dista solo 1 km (15 minuti a piedi) , rendendo comodi gli spostamenti in città e il collegamento con i dintorni. Inoltre, l’hotel offre stanze spaziose per famiglie (con letti supplementari, giochi da tavolo e menù speciale per bambini a colazione ) e un’accoglienza romantica e storica per le coppie: gli interni in stile toscano e lo staff multilingue sapranno consigliarvi itinerari segreti, i migliori ristorantini a lume di candela e anche i posti più suggestivi per un gelato artigianale sotto le stelle . A colazione vi attende un buffet dolce e salato con prodotti locali (cornetti fragranti, marmellate fatte in casa, salumi tipici) servito anche nel giardino panoramico con vista sui campanili di Siena .
Punto di partenza ideale: L’Hotel Minerva si trova nella contrada della Lupa, nel cuore di Siena . Da qui potrete iniziare ogni giorno la vostra esplorazione delle fonti medievali e delle altre meraviglie senesi, tornando in hotel comodamente per una pausa o un riposo pomeridiano .
Domande e risposte sulle fontane di Siena
D: Perché Siena è celebre per le sue fonti medievali?
R: Nella Siena medievale non scorreva alcun grande fiume: l’acqua serviva per il consumo quotidiano (bere, cucinare, lavare) veniva canalizzata dalle colline circostanti attraverso una complessa rete di gallerie sotterranee (i bottini), costruita fin dal XII secolo . In diversi punti del centro storico furono create imponenti fontane pubbliche per raccogliere e distribuire quest’acqua. Le fontane erano non solo utili, ma anche simboli di ricchezza e potere civico: la prima fonte pubblica in Piazza del Campo fu salutata con gioia (“Gaia”) dai cittadini nel 1346 . In generale, le fontane medievali senesi presentano architetture imponenti e dettagli raffinati: ad esempio, la grande Fontebranda del 1246 ha tre vasche sovrapposte a differenti altezze per servire usi diversi (bere, abbeverare gli animali, lavare i panni) . Le guide turistiche citano spesso Siena come “città d’acqua” proprio per questo ricco patrimonio di fontane storiche .
D: Quali sono le fonti medievali più famose da visitare a Siena?
R: Tra le fontane più significative di Siena ricordiamo:
– Fonte Gaia (sec. XIV-XV): la grande fontana monumentale in Piazza del Campo, famosa per le statue scolpite da Jacopo della Quercia nel XV secolo .
– Fonte del Casato (Fonte Serena, 1359): nascosta tra le case del centro, accessibile da Via Casato di Sopra .
– Fontebranda (1246): la fonte più antica e imponente, situata nella valle tra San Domenico e il Duomo; è leggendaria per la menzione che Dante vi fa nel Inferno .
– Fonte Nuova d’Ovile (1298): esternamente alle mura, vicino alla Porta omonima. Caratterizzata da eleganti arcate gotiche in cotto .
– Fonte delle Monache (età moderna): situata fuori Porta San Marco, in un angolo panoramico e semi-nascosto; si visita solo con prenotazione .
– Fonte di Pescaia (XIII-XIV sec.): fuori Porta Romana, è una delle fonti più antiche citate fin dal 1226 ; oggi ospita il Museo dell’Acqua.
Ognuna di queste fontane ha un ruolo diverso nella storia della città e completa l’itinerario nel centro storico. Più avanti troverete una tabella riepilogativa con epoche e dettagli.
D: Che storia ha la Fonte Gaia e come ammirarla?
R: La Fonte Gaia è la celebre fontana scenografica di Piazza del Campo. L’acqua iniziò a zampillare al suo interno per la prima volta nel 1346, suscitando la “gioia” dei senesi (da cui il nome) . Nel 1409–1419 Jacopo della Quercia la trasformò in un monumento artistico: le statue originali in marmo (Madonna con Bambino, Virtù, scene bibliche) erano opere di Jacopo della Quercia . Oggi, però, nella piazza si ammira una copia ottocentesca in marmo di Carrara; gli originali sono conservati nel Museo Santa Maria della Scala presso il Duomo . La fontana ha la forma di un altare monumentale sulla pavimentazione a conchiglia della piazza. È visitabile liberamente (è sul suolo pubblico), ma per vedere le statue originali bisogna entrare nel vicino complesso museale di Santa Maria della Scala .
- Orari/Biglietti (Santa Maria della Scala): il Museo Santa Maria Scala (Piazza Duomo) è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00 (estate) e 10:00-17:00 (inverno, chiuso il martedì) . Il biglietto intero costa €9 (€8 se prenotato online), ridotto €7 . Con il biglietto si possono visitare anche il Museo Civico e la Torre del Mangia (cumulativo €14) .
D: Come raggiungere e cosa sapere sulla Fonte del Casato?
R: La Fonte del Casato (detta anche Fonte Serena) è una piccola fontana medievale “nascosta” fra le case del centro, poco distante da Piazza del Campo. Essa si raggiunge imboccando Via Casato di Sopra: circa a metà strada si vedrà, sulla sinistra, una scalinata che scende per una viuzza (Vicolo della Fonte) . Scendendo quei ripidi gradini, si accede a una vasca coperta da archi in pietra. La fontana non è particolarmente ricca di sculture artistiche, ma è curiosa proprio per la sua posizione appartata . Secondo gli studi, fu costruita nel 1359 su richiesta degli abitanti del quartiere, dopo vari dinieghi del Comune per via della sua collocazione molto raccolta . La Fonte del Casato è accessibile sempre gratuitamente (è esterna) ed è una tappa perfetta per chi vuole esplorare gli angoli più nascosti del centro storico. Non ha orari di chiusura in quanto si trova sotto il livello stradale, ma durante le ore serali è consigliabile far visita con prudenza (ad esempio accompagnati da una guida o in gruppo).
D: Qual è la storia di Fontebranda e come trovarla?
R: Fontebranda è la fonte medievale più antica e monumentale di Siena . Risalente al 1246 (opera di Giovanni di Stefano ), serviva originariamente gli opifici dei lanaioli situati nella valle tra San Domenico e il Duomo. È una costruzione in mattoni rossi con tre grandi archi, torre di difesa e stemma della Repubblica sulla facciata . Dal punto di vista tecnico ha tre vasche sovrapposte: l’acqua più pura era raccolta nella vasca più alta (per gli usi alimentari), mentre le vasche inferiori servivano da abbeveratoio e lavatoio . Fontebranda è considerata un simbolo della città (nella Divina Commedia Dante le dedica un verso ). Si trova in via Fontebranda, facilmente raggiungibile a piedi dal centro (basta scendere dalla Porta di San Marco o percorrere via Fontebranda dal Prato di Sant’Agostino) . Attorno alla fonte c’è un’ampia area pedonale: l’ingresso è libero in ogni momento e non ci sono costi. Il modo migliore per ammirare Fontebranda è avvicinarsi alla sua facciata principale di giorno, osservando il grande leone marmoreo centrale e le antiche travi di legno sovrastanti.
D: Che cos’è e dove si trova la Fonte Nuova d’Ovile?
R: La Fonte Nuova d’Ovile è un’altra fontana medievale di notevole pregio, situata fuori dalle mura cittadine vicino a Porta Ovile (da qui il nome). Fu realizzata nel 1298 secondo una lapide dell’epoca , come sostituzione di una fonte più antica (detta Fonte d’Ovile) che era appena fuori dalle mura. La struttura della fonte è tutta in laterizio, con eleganti arcate ogivali e un basamento in mattoni che mostra l’architettura gotica del tempo . Si raggiunge proseguendo da Piazza del Campo verso nord-est e uscendo dalle mura; la fontana è poco dopo Porta Ovile, sul lato sinistro della strada. È visitabile gratuitamente dall’esterno in qualsiasi momento. La tranquillità della zona è suggestiva: una tappa consigliata del nostro itinerario (anche perché nelle vicinanze ci sono belle viuzze di campagna sterrata e oliveti).
D: Come visitare la Fonte delle Monache?
R: La Fonte delle Monache si trova nella campagna a sud della città, su un panoramico ripiano di ulivi oltre Porta San Marco . Non è accessibile liberamente, ma si visita solo con prenotazione tramite l’Associazione La Diana. Per vedere la fonte è necessario inviare una mail all’associazione (info su ladianasiena.it) indicando data e numero di partecipanti . Giunti a Porta San Marco, si gira a sinistra prima di uscire, si prosegue in salita fino a un angolo (Via delle Sperandie 47) dove si intravede un piccolo portale nel muro . Da lì parte un sentiero sterrato tra gli ulivi che scende verso la fonte, un piccolo bacino scavato nella roccia. Il nome “delle Monache” deriva dal vicino monastero delle benedettine, che un tempo raggiungevano questa sorgente attraverso un passaggio sotterraneo . La vista su Siena da qui è emozionante. Ricordate di prenotare con anticipo: la visita guidata al suo interno (che comprende anche una breve escursione nel sottosuolo) è a pagamento ed estremamente suggestiva.
D: Esiste un museo dedicato all’acqua di Siena?
R: Sì. A sud-ovest di Siena (fuori Porta Romana) si trova la Fonte di Pescaia, una delle più antiche fontane cittadine (già menzionata nel 1226) . Oggi questo complesso ospita il Museo dell’Acqua, un percorso multimediale nei locali sopra la fonte che racconta il sistema dei bottini e la storia delle fonti senesi . Il museo è visitabile su prenotazione (info e biglietti sul sito ufficiale), e comprende anche un’escursione guidata all’interno di un tratto di bottino . In pratica, con questa visita è possibile conoscere la storia dell’acqua a Siena dai cunicoli sotterranei fino alle fontane: filmati interattivi e ricostruzioni audio rendono l’esperienza educativa e coinvolgente per adulti e bambini .
Orari, prezzi e link utili
La tabella seguente riassume gli orari d’ingresso e i prezzi dei biglietti per le principali attrazioni legate alle fontane:
| Luogo / Attrazione | Apertura | Biglietti / Costi | Note / Prenotazioni |
|---|---|---|---|
| Santa Maria della Scala (Duomo) | Mar, Ven-Dom * 10:00–19:00 (est); Lun–Ven * 10:00–17:00 (inv; mar chiuso) | Intero €9, Ridotto €7 (online: €8/€6,50) | Biglietti online: [siena.b-ticket.com] ; incluso nell’ingresso cumulativo Musei Comunali |
| Museo dell’Acqua (Fonte di Pescaia) | Giu-Set: Gio-Ven-Sab-Dom 10:00–12:30 e 16:30–19:00; Ott-Mag: Lun, Mer, Ven 10:00–12:00; Sab, Dom 9:30–12:30 e 15:00–19:00 | Intero €10, Ridotto €5 (bambini <11 anni gratuito) | Prenotazione obbligatoria (email: ticket@comune.siena.it) |
| Percorsi dell’Acqua (Bottini) | Disponibile solo su prenotazione dal Museo SMdS (solo tour guidati) | €5 (visita guidata) | Su richiesta alla segreteria del Santa Maria della Scala |
| Fonte delle Monache | Visite solo su prenotazione | n.d. (visita guidata, info La Diana) | Prenotare via email con l’Associazione La Diana |
– Nota: SMdS = Santa Maria della Scala. I Musei Comunali (Santa Maria della Scala e Museo Civico) offrono un biglietto cumulativo a €14 (oppure €20 includendo Torre del Mangia) . I bambini sotto gli 11 anni entrano gratis. Per gli orari aggiornati, consultate i siti ufficiali (ad es. del Comune di Siena o del Museo Santa Maria Scala).
Cosa vedere nei dintorni di Siena?
D: “Ci sono escursioni consigliate fuori Siena?”
R: Assolutamente sì. Il Minerva è comodo anche per gite in Toscana: in un’ora di auto si raggiungono città d’arte come Firenze o Pisa, borghi medievali come San Gimignano e Monteriggioni, e i paesaggi incantati della Val d’Orcia (Pienza, Montalcino) . Anche senza auto, sono possibili escursioni in bicicletta o autobus verso le colline del Chianti e le vigne di Brunello . Vicino all’hotel si possono inoltre visitare altri tesori senesi: il Duomo con il suo pavimento, la Loggia della Mercanzia, il Palazzo Pubblico (Piazza del Campo) con la Torre del Mangia e gli affreschi del Buon Governo, la Fortezza Medicea (1561) . Tutti questi luoghi completano l’itinerario storico.
Esperienze per famiglie: Siena offre percorsi adatti ai bambini: oltre alle fontane (che in genere li affascinano), i piccoli troveranno piacevole il Museo dell’Acqua con i suoi video e pannelli interattivi . L’albergo mette a disposizione giochi, camere familiari spaziose e un’accoglienza dedicata (fasciatoio, baby menù, pasti su misura) . Inoltre, il centro è tutto pedonale: potrete passeggiare con il passeggino per le vie senza problemi.
Atmosfera per coppie: I vicoli di Siena al tramonto sono perfetti per un giro romantico . Dal cortile dell’hotel o dai punti panoramici vicino alla Cattedrale si possono ammirare i tetti rossi e la luce dorata sulla città. La sera, le luci della Torre del Mangia e il silenzio della città ormai deserta creano un’atmosfera unica . Lo staff dell’hotel saprà consigliarvi enoteche o ristoranti intimi dove degustare un buon vino locale in coppia .
Tabelle riepilogative
| Fontana / Sorgente | Epoca (anno) | Ubicazione | Particolarità |
|---|---|---|---|
| Fonte Gaia | 1346 (arrivo acqua) / 1409–1419 (Jacopo) | Piazza del Campo (centro storico) | Grande bacino a conchiglia: sculture originali di Jacopo in Museo Santa Maria della Scala . Simbolo della ricchezza cittadina. |
| Fonte del Casato (Serena) | XIII sec. (cost. 1359) | Via Casato di Sopra (tra le case) | Piccola fonte coperta dietro una scala. Fu eretta nel 1359 su richiesta popolare . Scoperta nascosta, curiosa architettura semplice. |
| Fontebranda | 1246 | Via Fontebranda (basso centro) | Fontana più antica e grande di Siena, menzionata da Dante . Tre vasche differenziate per usi diversi ; stemma senese sul frontone. |
| Fonte Nuova d’Ovile | 1298 | Strada di Fontebranda / Porta Ovile | Fontana gotica in laterizio, vicina a Porta Ovile . Chiamata “nuova” poiché rimpiazzava una fonte più antica fuori dalle mura . |
| Fonte delle Monache | Età moderna (n.d.) | Via delle Sperandie 47 (Ovest città) | Fontana nei pressi di un ex monastero benedettino . Visitabile solo con guida (prenotazione presso Ass. La Diana) . Panoramica, immersa nel verde. |
| Fonte di Pescaia | Citata dal 1226 | Strada delle Fonti di Pescaia (Porta Romana) | Antica fonte extraurbana con merlature medievali . Ospita il Museo dell’Acqua (visita multimediale con percorso nel sottosuolo) . |
Legenda: Epoca o anno di costruzione, ubicazione (vicino a strade o monumenti), principali note storiche. Le fonti esterne al centro (Pescaia, Monache) vengono visitate con tours speciali.
Consigli pratici
- Abbigliamento: scarpe comode da passeggio (le strade sono acciottolate), ombrello in caso di pioggia, e borraccia d’acqua. A Siena i negozi di souvenir vendono spesso bottigliette, ma è comodo portare con sé l’acqua.
- Prenotazioni: per alcuni luoghi è necessaria la prenotazione (Museo dell’Acqua, Bottini, Fonte delle Monache) . Acquistare online i biglietti per il Museo di Santa Maria Scala evita file .
- Orari: molte chiese e monumenti chiudono nel primo pomeriggio (Di solito intorno alle 13:00-14:00 e riaprono al pomeriggio), pertanto conviene cominciare l’itinerario nelle fontane all’aperto la mattina, riservando i musei al pomeriggio . Le fontane esterne sono visibili 24 ore su 24 ma valutate la luce migliore o la sicurezza di sera.
- Trasporti: Il centro storico è pedonale; spostarsi a piedi è il modo più piacevole. In caso di necessità, dai parcheggi periferici (ad esempio ‘Il Campo’, Duomo o Santa Caterina) partono scale mobili che collegano alle mura della città . L’hotel può consigliare taxi o servizi navetta.
- Informazioni locali: Al Minerva il personale è pronto a fornire mappe e consigli aggiornati sui percorsi delle fontane e sugli eventi senesi . Chiedete indicazioni anche alla reception per contrade e tradizioni: per esempio, il Palio è ospitato in Piazza del Campo il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno .
In sintesi, con il Minerva come base potrete gustare Siena a piedi, esplorando fontane storiche e musei tematici con facilità e comfort. Ogni domanda di questo itinerario troverà risposta nelle vie medievali: dal primo zampillo della Fonte Gaia ai racconti del Museo dell’Acqua, ogni tappa narra la storia dell’acqua di Siena. Buona visita!
Prenota qui direttamente sul sito il tuo soggiorno all’Hotel Minerva.