Val di Chiana: Cosa Vedere e Visitare

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La Val di Chiana è una vasta valle dell’Italia centrale, incastonata tra Toscana e Umbria, nota sin dall’antichità come terra fertile e generosa. Un tempo chiamata il “granaio d’Etruria” per la sua ricchezza agricola , oggi la Val di Chiana offre al visitatore un mix affascinante di paesaggi bucolici, borghi storici, ottima cucina e antiche tradizioni. Attraversando questa valle si incontrano dolci colline coltivate, vigneti pregiati e campi dove pascolano le celebri bovine Chianine, una razza gigante allevata qui da millenni . La luce calda del sole toscano illumina i paesaggi in ogni stagione: in primavera i campi sono verdeggianti e costellati di girasoli, in estate le colline sono dorate dal grano e punteggiate di rotoballe, in autunno i vigneti si tingono di rosso e arancio. Questo territorio è anche culla di civiltà antiche – gli Etruschi prosperarono qui, come testimoniano i numerosi reperti – e patria di tradizioni secolari come il Carnevale di Foiano (il più antico d’Italia ). Se cercate un angolo di Toscana meno affollato ma ricco di tesori da scoprire, la Val di Chiana saprà conquistarvi con la sua autenticità rurale e la calda accoglienza dei suoi borghi.

Di seguito troverete una guida dettagliata in formato domande e risposte per esplorare al meglio la Val di Chiana e dintorni. Scopriremo dove si trova questa valle e cosa la rende speciale, quali borghi meritano una visita, gli itinerari consigliati (sia in auto che a piedi), le specialità gastronomiche da provare e anche suggerimenti su eventi stagionali da non perdere. Infine, vedremo perché Siena – e in particolare l’Hotel Minerva – può essere un’ottima base di partenza per visitare la Val di Chiana e tutta la Toscana meridionale. Preparatevi a un viaggio tra colline e vigneti, cittadine medievali e sapori genuini!

Dove si trova la Val di Chiana e cosa la rende speciale?

La Val di Chiana è una vasta valle dell’Italia centrale che si estende tra le province toscane di Siena e Arezzo, sconfinando in parte anche in Umbria. Geograficamente, la valle corre in direzione nord-ovest/sud-est: a nord è delimitata dalla città di Arezzo, mentre a sud raggiunge le colline intorno a Chiusi e Orvieto. Attraversata dall’antico fiume Clanis (oggi Canale Maestro della Chiana), questa regione fu in passato paludosa e malsana, ma grandi opere di bonifica tra il XVIII e XIX secolo l’hanno trasformata in una fertile pianura coltivata . Oggi la Val di Chiana è conosciuta come “il cuore agricolo della Toscana”, celebre per i suoi prodotti tipici e paesaggi rurali. Proprio qui si coltivano ortaggi e cereali rinomati – ad esempio l’aglione della Valdichiana, un particolare aglio gigante che può pesare fino a 800 grammi per bulbo – e si allevano le pregiate vacche Chianine, da cui si ricava la famosa bistecca fiorentina .

Oltre alla fertilità del territorio, a rendere speciale la Val di Chiana sono i suoi borghi storici e la ricchezza di testimonianze artistiche. Questa valle era già densamente popolata in epoca etrusca: città come Cortona e Chiusi sono state importanti lucumonie etrusche, e ancora oggi custodiscono musei con straordinari reperti di quella civiltà. In epoca medievale e rinascimentale, la Val di Chiana ha visto fiorire cittadine ricche d’arte, contese fra Siena, Firenze, Perugia e lo Stato Pontificio. Passeggiando per i centri di Montepulciano, Lucignano, Castiglion Fiorentino o Cortona, vi troverete circondati da palazzi nobiliari, chiese affrescate, rocche e mura merlate che raccontano secoli di storia. Molti di questi borghi offrono anche viste panoramiche indimenticabili: Cortona, arroccata a circa 600 metri d’altitudine, domina l’intera valle fino al Lago Trasimeno; Montepulciano e Lucignano regalano scorci sulle campagne toscane punteggiate di cipressi e casali.

La Val di Chiana è quindi un territorio che unisce natura, storia e sapori. In pochi chilometri potete passare dalle terme di una stazione termale a un museo archeologico, da una degustazione di vino Nobile in una cantina secolare a una passeggiata in una riserva naturale. Il tutto all’insegna di una Toscana più lenta e genuina, lontana dal turismo di massa. Insomma, la Val di Chiana è speciale proprio per questa autenticità: visitandola scoprirete la “Toscana dei toscani”, fatta di borghi vivaci ma a misura d’uomo, sagre paesane, botteghe artigiane e ristoranti dove assaggiare la vera cucina locale. Per il viaggiatore curioso e appassionato, ogni paese della Val di Chiana ha una storia da raccontare e una sorpresa dietro l’angolo.

Principali borghi da visitare in Val di Chiana

Prima di entrare nel dettaglio delle singole località, ecco una tabella riassuntiva dei borghi più importanti della Val di Chiana toscana e delle loro principali attrattive:

BorgoCaratteristiche e attrazioni principaliSpecialità tipiche gastronomiche
MontepulcianoElegante borgo rinascimentale arroccato a ~600 m s.l.m. Famosa Piazza Grande con il Duomo e il Palazzo Comunale, chiese rinascimentali (es. San Biagio appena fuori le mura), viste panoramiche sulla Val di Chiana. Celebre per il vino Vino Nobile di Montepulciano .Vino Nobile, pici all’aglione (pasta con aglione della Val di Chiana), bistecca di Chianina alla griglia.
CortonaAntica città etrusca su un colle (494 m s.l.m.) con vista mozzafiato sulla Val di Chiana e il Lago Trasimeno . Da vedere: MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca) con reperti etruschi e romani, Duomo e chiese medievali, eremo Le Celle e Basilica di S.Margherita in cima al paese, Fortezza del Girifalco. Atmosfera resa famosa dal libro/film “Sotto il sole della Toscana” .Bistecca Chianina, piatti con tartufo (in stagione), ribollita e zuppe contadine, vini Cortona DOC (es. Syrah).
LucignanoPiccolo borgo medievale dalla pianta ellittica unica. Racchiuso da mura, con stradine acciottolate circolari. Da non perdere: Museo Comunale che custodisce l’Albero di Lucignano (detto Albero della Vita, preziosa reliquia in oro e rame del XIV sec.) , e le chiese medievali. Atmosfera romantica e fuori dal tempo.Olio extravergine locale, vini DOC locali (Chianti Colli Senesi), dolci tradizionali toscani (cantucci, panforte).
Castiglion FiorentinoCittadina di origine etrusca su colle panoramico. Attrazione principale: Logge del Vasari, portico rinascimentale affacciato sulla valle . Da visitare anche la Collegiata di S.Giuliano, il Museo Archeologico (reperti etruschi e romani) e i resti della cinta etrusca. Ogni anno vi si corre il Palio dei Rioni (giugno).Vino Chianti aretino, piatti di cacciagione (cinghiale in umido), formaggi pecorini delle campagne aretine.
ChiusiAntica città etrusca (la Clusium romana), conserva un ricco patrimonio archeologico. Da vedere: Museo Archeologico Nazionale Etrusco (urne, canopi, gioielli etruschi), Labirinto di Porsenna – rete di cunicoli sotterranei percorribili dal Museo della Cattedrale, che porta a una cisterna romana e infine al campanile con vista sui tetti, sulla rocca e sul Lago di Chiusi . Suggestivo anche il centro storico con la Cattedrale di S.Secondiano.Vini bianchi leggeri (DOC Bianco Vergine Valdichiana), salumi di cinta senese, pici con sugo di anatra, dolci con farina di mais (tradizione umbra-toscana).

Cosa vedere a Siena?

Prima di avventurarci nei dintorni, vale la pena dedicare almeno una giornata alla scoperta di Siena, meravigliosa città d’arte ai margini nord-occidentali della Val di Chiana. Siena è celebre per il suo centro storico medievale, perfettamente conservato e riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Il cuore della città è la scenografica Piazza del Campo, dalla caratteristica forma a conchiglia, dominata dalla Torre del Mangia e dal gotico Palazzo Pubblico. È qui che si corre il famosissimo Palio di Siena, la corsa di cavalli fra contrade che due volte l’anno (2 luglio e 16 agosto) accende la passione cittadina. Sedersi in Piazza del Campo a sorseggiare un caffè permette di assaporare tutta l’atmosfera senese, osservando la vita che scorre dove un tempo i nobili assistevano ai giochi e oggi i contradaioli attendono trepidanti la prossima vittoria.

A pochi passi si trova l’altro gioiello imperdibile: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, ovvero il Duomo di Siena. Questo capolavoro dell’architettura gotica italiana stupisce con la sua facciata di marmi bianchi, verdi e rosati, e con gli interni riccamente decorati – celebre il pavimento a intarsi marmorei (visibile solo in alcuni periodi dell’anno) e la Libreria Piccolomini affrescata dal Pinturicchio. Il Duomo si raggiunge in circa 15-17 minuti a piedi da Piazza del Campo, salendo per pittoresche vie medievali . Lungo il cammino vale la pena fare tappa al Battistero di San Giovanni (alle spalle del Duomo, con fonte battesimale di Donatello e Jacopo della Quercia) e all’adiacente Museo dell’Opera del Duomo, che custodisce la maestosa vetrata absidale di Duccio di Buoninsegna e offre dalla sua terrazza una vista ravvicinata sulla facciata incompiuta del “Duomo Nuovo”.

Altri luoghi notevoli di Siena includono la Basilica di San Domenico, imponente chiesa gotica legata al culto di Santa Caterina (all’interno è conservata la reliquia della testa della Santa), e il Santuario di Santa Caterina, ricavato nella casa natale della santa patrona d’Italia. Gli appassionati di arte apprezzeranno la Pinacoteca Nazionale (con capolavori della scuola senese di pittura, da Duccio a Simone Martini) e il Complesso museale di Santa Maria della Scala, antichissimo ospedale oggi allestito a museo multidisciplinare con percorsi sotterranei. Per chi viaggia con bambini, una meta divertente può essere l’Orto de’ Pecci, un parco urbano con orti medievali e animali da fattoria situato in una conca verde proprio sotto Piazza del Campo – un luogo rilassante dove fare un picnic con vista sulle torri. Infine, non si può lasciare Siena senza aver ammirato il panorama dall’alto: Facciatone, Torre del Mangia o la stessa cima di San Domenico offrono tutte prospettive mozzafiato sui tetti e le colline circostanti, specialmente alla luce dorata del tramonto.

Suggerimento: il centro di Siena è raccolto e si gira comodamente a piedi; partendo dall’Hotel Minerva, ad esempio, bastano circa 15 minuti di passeggiata per arrivare a Piazza del Campo, e 17 minuti per il Duomo . La Fortezza Medicea – altro punto panoramico e spesso sede di eventi e degustazioni enologiche – è raggiungibile in circa 13 minuti a piedi dall’hotel . La posizione centrale vi permetterà di esplorare Siena senza fretta, magari tornando in albergo per una pausa durante le ore più calde e poi riuscendo per godervi l’aperitivo serale nelle vivaci vie del centro.

Cosa vedere a Montepulciano?

Montepulciano è uno dei borghi più noti e spettacolari della Val di Chiana senese. Sorge in posizione dominante su un alto colle (605 m s.l.m.), circondato da vigneti rinomati. Il centro storico, di impronta rinascimentale, è un autentico gioiello d’arte e architettura. La visita non può che iniziare da Piazza Grande, la magnifica piazza principale situata nel punto più alto del paese . Su Piazza Grande si affacciano gli edifici simbolo di Montepulciano: il Duomo (Cattedrale di S.Maria Assunta), con la sua austera facciata incompiuta ma ricco di opere all’interno – tra cui il trittico dell’Assunta di Taddeo di Bartolo – e il Palazzo Comunale, dalla facciata merlata che ricorda Palazzo Vecchio di Firenze. È possibile salire sulla torre del Palazzo Comunale per godere di una vista mozzafiato a 360° sui tetti di Montepulciano e sulle campagne circostanti, fino al Lago Trasimeno e al Monte Amiata nelle giornate limpide. Attorno alla piazza si ammirano anche il Pozzo dei Grifi e dei Leoni e nobili palazzi (Palazzo Contucci, Palazzo Tarugi) che testimoniano lo splendore rinascimentale della città.

Scendendo per le vie acciottolate di Montepulciano, si incontrano numerose chiese e scorci panoramici. Merita una visita la chiesa di San Biagio, situata fuori dalle mura in posizione scenografica tra i cipressi: si tratta di un capolavoro del Rinascimento toscano, progettato da Antonio da Sangallo il Vecchio, con pianta a croce greca e cupola maestosa . Raggiungerla a piedi dal centro comporta una piacevole passeggiata in discesa (e la risalita al ritorno!), ma ne vale la pena per la bellezza del luogo. Lungo il tragitto, e un po’ ovunque nel sottosuolo di Montepulciano, scoprirete un’altra particolarità: le cantine monumentali scavate nel tufo. Montepulciano infatti è patria del pregiato vino rosso Vino Nobile di Montepulciano DOCG, tra i più antichi d’Italia. Molte cantine storiche, come ad esempio Cantina del Redi (Contucci) o Cantina Ercolani, offrono tour e degustazioni nei loro suggestivi cunicoli e sotterranei, dove enormi botti di rovere affinano il vino e sembrano custodire secoli di storia. Non perdete l’occasione di assaggiare un calice di Vino Nobile direttamente “alla fonte”!

Tra le altre cose da vedere a Montepulciano: la Chiesa di Sant’Agostino in Piazza Michelozzo (con una curiosa statua di Pulcinella sul campanile, opera di Michelozzo); la Torre di Pulcinella con l’orologio; e il panoramico Belvedere di Piazza San Francesco, da cui lo sguardo abbraccia le dolci colline della Val di Chiana. Per una sosta golosa o souvenir gastronomici, entrate in una delle piccole botteghe alimentari del corso: qui potrete trovare il pecorino di Pienza, salumi toscani, pici artigianali e naturalmente vini locali. Montepulciano sa unire cultura e gusto in un’esperienza completa. In estate il borgo ospita anche il Cantiere Internazionale d’Arte (festival musicale) e, l’ultima domenica di agosto, la spettacolare gara del Bravìo delle Botti: una competizione fra le contrade in cui gli atleti spingono a mano enormi botti di 80 kg lungo un percorso in salita di 1.7 km fino a Piazza Grande , il tutto in un clima di festa medievale con cortei storici e cene nelle contrade. Un evento unico che attira molti visitatori e aggiunge vivacità al fine estate poliziano.

Cosa vedere a Cortona?

Arroccata su uno sperone montuoso a circa 500 metri di altitudine, Cortona è uno dei borghi più affascinanti della Toscana meridionale. Si tratta di una città di origini antichissime: fu importante centro etrusco (forse la Corytus ricordata da autori latini) e conserva tracce visibili della sua storia millenaria. Arrivando a Cortona, colpisce subito la vista panoramica di cui gode: dalle terrazze e dai belvedere cittadini si domina tutta la Val di Chiana sottostante, con il profilo azzurro del Lago Trasimeno sullo sfondo . Questa posizione strategica spiega perché Cortona fu contesa e fiorente in epoca etrusca, romana e medievale.

Per iniziare la visita, vi consigliamo di immergervi nel centro storico partendo da Piazza della Repubblica, cuore della vita cortonese, su cui si affaccia il Palazzo Comunale con la sua scenografica scalinata. Poco più in là si apre Piazza Signorelli, sede del MAEC – Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona. Il MAEC è una tappa da non perdere per gli appassionati di storia: vi sono esposti reperti etruschi di enorme valore (sarcofagi, bronzetti, il celebre Lampadario Etrusco del V sec. a.C.) oltre a sezioni dedicate all’arte romana e alla storia di Cortona . Usciti dal museo, potete percorrere la suggestiva Via Nazionale (detta Ruga Piana, è l’unica strada in piano della città) piena di negozietti e caffè, fino a raggiungere la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Museo Diocesano, che custodisce capolavori come l’Annunciazione del Beato Angelico e dipinti di Luca Signorelli (originario di Cortona).

Da qui, preparatevi a salire tra vicoli e scalinate verso la parte alta di Cortona. La passeggiata, sebbene un po’ faticosa, è molto suggestiva: si passa sotto antiche porte etrusche (come Porta Bifora e Porta Montanina), si costeggiano le imponenti mura ciclopiche in pietra che circondano la città, fino ad arrivare alla Basilica di Santa Margherita. Questa chiesa, dedicata alla patrona di Cortona, sorge in posizione panoramica straordinaria: dal piazzale antistante la basilica la vista spazia su tutta la valle. All’interno della basilica è venerato il corpo incorrotto di Santa Margherita e sono presenti ex voto e tesori sacri. Ancora pochi minuti di salita e raggiungerete la sommità del colle, dove si erge la Fortezza del Girifalco. Questa fortezza medicea del XVI secolo, con i suoi bastioni massicci, è oggi visitabile e spesso ospita mostre d’arte contemporanea ed eventi culturali. Camminare sulle sue mura significa abbracciare con lo sguardo l’intera Val di Chiana e comprendere la potenza strategica di Cortona nei secoli passati.

Scendendo poi dal lato opposto, potete fare una deviazione per l’Eremo delle Celle, un monastero francescano fondato da San Francesco d’Assisi nel 1211, incastonato in una verde valle a circa 4 km da Cortona (si raggiunge in auto o con una bella escursione a piedi per gli amanti del trekking). L’eremo, fatto di celle in pietra a strapiombo sul torrente, è un luogo mistico di grande pace. Tornati in città, rilassatevi gustando un gelato artigianale o un calice di vino Syrah di Cortona DOC seduti a un tavolino all’aperto. Vi accorgerete che l’atmosfera di Cortona è vivace ma anche intima, animata sia da turisti che da studenti internazionali (qui ha sede una nota scuola americana) e da artisti: negli ultimi decenni infatti Cortona è diventata famosa anche grazie al romanzo “Under the Tuscan Sun” (Sotto il sole della Toscana) di Frances Mayes, che ha attirato visitatori da tutto il mondo . Ogni anno in estate si tiene il festival fotografico internazionale Cortona On The Move, che trasforma la città in una galleria fotografica diffusa, con mostre allestite nei palazzi storici e negli ex magazzini del tabacco . Un motivo in più per scoprire questa splendida città toscana sospesa tra passato e presente.

Cosa vedere a Lucignano?

Se amate i borghi piccoli e romantici, Lucignano vi incanterà. Questo minuscolo paese medievale si trova su una collina al confine tra la Val di Chiana aretina e senese, e colpisce per il suo insolito impianto urbanistico: le strade di Lucignano formano infatti una serie di anelli concentrici ovali, seguendo la forma ellittica delle mura. Passeggiare per Lucignano è come avvolgersi lentamente a spirale nel tempo passato, attraversando vicoli curatissimi fioriti di gerani e piazzette dal sapore antico. Il borgo, insignito della Bandiera Arancione del Touring Club, è noto soprattutto per custodire un vero tesoro: l’Albero della Vita. Si tratta di un manufatto unico al mondo, conservato presso il Museo Comunale di Lucignano: è un grande reliquiario alto circa 2,6 metri, realizzato in oro, rame dorato e smalti tra il 1350 e il 1476, che ha la forma di un albero con rami spiraliformi tempestati di decorazioni, figurine di santi e medaglioni . Questo straordinario oggetto, chiamato localmente anche “Albero d’oro” o “Albero dell’Amore”, è diventato il simbolo di Lucignano: secondo la tradizione, infatti, porterebbe fortuna agli innamorati e non è raro vedere coppie che lo scelgono come sfondo per fotografie di matrimonio.

Oltre al Museo Comunale (dove sono esposti anche affreschi staccati e tavole di scuola senese, oreficerie sacre e antiche ceramiche), meritano una visita la due chiese principali del paese: la Collegiata di San Michele Arcangelo, con facciata neoclassica e interni barocchi luminosi, e la Chiesa di San Francesco, più sobria e antica, che conserva frammenti di affreschi trecenteschi di scuola senese. Notevole anche il Palazzo Pretorio con il suo pittoresco cortile interno ornato di stemmi in pietra dei vari podestà. Ma più che i singoli monumenti, ciò che rende speciale Lucignano è l’atmosfera armoniosa: tutto il borgo sembra essersi fermato all’epoca medievale, regalando scorci da cartolina ad ogni angolo. Perdetevi con calma lungo Via Giacomo Matteotti, la strada principale ad arco che segue l’andamento ellittico, e affacciatevi sul panorama dalle porte delle mura (come Porta San Giusto o Porta Murata) per fotografare la campagna circostante.

Un buon momento per visitare Lucignano è la fine di maggio, quando si svolge la tradizionale festa della Maggiolata Lucignanese: per l’occasione il borgo si riempie di carri allegorici ricoperti di fiori, bande musicali e gruppi folk animano le vie, e si possono gustare i prodotti tipici nelle taverne aperte per la festa. L’intero paese si trasforma in un giardino fiorito a cielo aperto, omaggiando la primavera con questa manifestazione che affonda le sue radici nei riti contadini. Sia durante la Maggiolata che in qualsiasi periodo dell’anno, Lucignano saprà accogliervi con il calore di una piccola comunità: magari un anziano del posto vi racconterà qualche aneddoto storico, oppure vi inviterà a brindare con un bicchiere di Vin Santo, come tra vecchi amici. È impossibile non affezionarsi a questo delizioso borgo dalla dimensione umana, ideale anche come tappa romantica per le coppie in viaggio.

Cosa vedere a Castiglion Fiorentino?

Tra Arezzo e Cortona, dominando la Val di Chiana da un colle, sorge Castiglion Fiorentino, cittadina ricca di storia e di bellezze artistiche spesso poco note al turismo di massa. Il profilo di Castiglion Fiorentino è caratterizzato dall’alta Torre del Cassero, residuo della rocca medievale che svetta sul punto più elevato del paese. Il centro storico, cinto ancora in parte da mura medievali ed etrusche, si sviluppa attorno a Piazza del Municipio e Piazza San Francesco, con vicoli e scorci che riportano indietro nel tempo.

Uno dei luoghi più iconici è senza dubbio la terrazza delle Logge del Vasari: si tratta di un elegante loggiato in pietra serena costruito nel XVI secolo (attribuito a Giorgio Vasari) che si affaccia a valle sorretto da arcate possenti . Dalle Logge si gode una vista splendida sui tetti e campanili di Castiglion Fiorentino e sulle colline circostanti; al tramonto, la pietra si tinge di tonalità calde e l’atmosfera è davvero suggestiva, ideale per scattare foto ricordo. Accanto alle Logge sorge il Palazzo Comunale e si estende Piazza del Municipio, dove spesso hanno luogo eventi e mercatini.

Di fronte alle Logge, attraversando un arco, si arriva nella piccola Piazza San Francesco, dominata dall’omonima Chiesa di San Francesco. Questa chiesa trecentesca custodisce affreschi e dipinti di pregio (notevole un Crocifisso ligneo del XV secolo). Proseguendo, ci si inoltra nel rione Cassero, il più antico: qui si trovano il Museo Archeologico (ospitato nei sotterranei del trecentesco Palazzo Pretorio) e l’area archeologica con i resti di un tempio etrusco e di un decumano romano, a testimonianza delle antiche origini del luogo. Il Museo Archeologico espone reperti etruschi, romani e medievali rinvenuti nella zona, raccontando la lunga continuità di vita di Castiglion Fiorentino .

Salendo verso la sommità del colle, si raggiunge l’area del Cassero: qui un parco verde accoglie i ruderi della rocca medievale, distrutta nel XVIII secolo, di cui rimangono tratti di mura e l’imponente Torre Mastio alta oltre 30 metri. La salita viene ricompensata dalla spettacolare vista panoramica a 360 gradi: da un lato la Val di Chio, dall’altro la Val di Chiana e in lontananza il lago Trasimeno. Il Cassero è il fulcro delle rievocazioni storiche che animano Castiglion Fiorentino: ogni anno a giugno si tiene il Palio dei Rioni, una corsa di cavalli montati a pelo tra i tre rioni cittadini (Porta Fiorentina, Porta Romana, Porta Sant’Angelo) che si svolge proprio nell’area del parco del Cassero, preceduta da un ricco corteggio in costume quattrocentesco. L’origine del Palio risale al Seicento ed è un momento di forte identità per la comunità locale, oltre che uno spettacolo emozionante per i visitatori.

Prima di lasciare Castiglion Fiorentino, fate un salto nella Collegiata di San Giuliano, la principale chiesa cittadina, che custodisce tele seicentesche e un bell’organo antico, e nella barocca Chiesa dei Santi Michele e Giuliano. Inoltre, gli appassionati di arte non dovrebbero perdere la Pinacoteca comunale (nel gotico ex chiesa di Sant’Angelo al Cassero) dove sono esposte opere di Taddeo Gaddi, Bartolomeo della Gatta e altre maestranze toscane. In sintesi, Castiglion Fiorentino unisce panorami memorabili a un ricco patrimonio storico-artistico “minore”, tutto da scoprire con calma. Concludete magari la visita gustando un gelato o un calice di vino seduti in uno dei locali all’aperto in centro, sentendovi parte della placida vita di questo borgo autentico.

Cosa vedere a Chiusi?

Chiusi, situata all’estremo sud-est della Val di Chiana senese, è una piccola città dal passato importantissimo: fu infatti una delle principali città-stato degli Etruschi. Conosciuta come Clevsin in etrusco e Clusium in latino, la Chiusi odierna offre un viaggio affascinante nell’epoca etrusca e romana, oltre ad alcune chicche medievali. Il centro storico, raccolto su un colle, è tranquillo e si gira facilmente a piedi partendo da Piazza Duomo. Qui si trova la Cattedrale di San Secondiano, dalla semplice facciata neoclassica ma di origine paleocristiana (risale addirittura al VI secolo d.C.); il suo pavimento a mosaico e alcune colonne romane al suo interno tradiscono l’antichità del luogo di culto. Accanto alla Cattedrale ha sede il Museo della Cattedrale, che funge anche da ingresso per l’attrazione più singolare di Chiusi: il cosiddetto Labirinto di Porsenna. Si tratta di una rete di cunicoli sotterranei che si snodano sotto tutto il paese, legati a una leggenda etrusca. Secondo Plinio il Vecchio, infatti, il leggendario re Porsenna di Chiusi venne sepolto in un sontuoso mausoleo sotto la città, protetto da un intricato labirinto. In realtà questi cunicoli erano antichi acquedotti etruschi scavati nell’arenaria (I sec. a.C.) per convogliare l’acqua, ma visitandoli è facile lasciar correre la fantasia e immaginare misteri . Il percorso guidato del “labirinto” parte dal Museo della Cattedrale e conduce attraverso stretti tunnel sotterranei fino a una grande cisterna etrusco-romana perfettamente conservata. Da qui, una scala a chiocciola permette di salire dentro l’antica torre campanaria di San Secondiano (originariamente torre difensiva del XII sec.): giunti in cima, si esce all’aperto sul campanile, godendo di un panorama a 360° sui tetti di Chiusi, sulla campagna circostante, sul vicino Lago di Chiusi e perfino sul profilo del Monte Amiata in lontananza . Questa esperienza – metà speleologica e metà storico-leggendaria – è sicuramente il fiore all’occhiello di una visita a Chiusi.

Tornati alla luce del sole, potete approfondire la conoscenza della Chiusi etrusca recandovi al Museo Archeologico Nazionale Etrusco, poco fuori dalle mura del centro (10 minuti a piedi da Piazza Duomo). Questo museo è uno dei più importanti in Italia per l’arte etrusca: vi ammirerete pregiati corredi funebri provenienti dalle necropoli locali, urne cinerarie in alabastro e terracotta finemente scolpite, vasi attici importati, iscrizioni etrusche (la celebre Tabula Cortonensis, una delle più lunghe iscrizioni etrusche, fu trovata nei dintorni) e il suggestivo Sarcofago di Larthia Seianti, ritratto di una nobildonna etrusca adagiata sul suo coperchio. A pochi chilometri dal museo, immerse nella campagna, si possono visitare anche alcune tombe etrusche monumentali, come la Tomba della Scimmia o la Tomba del Leone, con resti di affreschi (verificate orari e accessi presso il museo).

Chiusi però non è solo Etruschi: in epoca romana fu colonia di importanza strategica e qui nel 526 d.C. si combatté l’assedio decisivo tra Ostrogoti e Bizantini durante la Guerra Gotica. Nel centro vale la pena vedere i resti dell’antico foro romano (pavimentazione e colonne, in Piazza Vittorio Veneto) e dare un’occhiata al Museo Civico “La Città Sotterranea”, che espone reperti romani e illustra un’altra rete di cunicoli sotterranei utilizzati per il sistema idrico in epoca romana e medievale. Infine, per completare la visita in epoca più recente, potete passeggiare fino alla Rocca (il maschio di porta Lavinia) e alle mura medievali che cingono Chiusi, godendo di scorci panoramici sul quieto paesaggio di confine tra Toscana e Umbria. Chiusi, pur essendo oggi un centro piccolo e tranquillo, sorprende dunque per il suo patrimonio culturale di prim’ordine – un vero scrigno di storia antica incastonato tra le dolci colline toscane.

Dove rilassarsi alle terme in Val di Chiana?

La Val di Chiana è anche una destinazione ideale per chi desidera dedicarsi al relax termale e benessere, grazie alla presenza di acque curative e stabilimenti attrezzati. In particolare, due località spiccano: Chianciano Terme e Rapolano Terme.

Chianciano Terme (in provincia di Siena) è una storica stazione termale conosciuta sin dall’epoca romana per le sue acque benefiche, indicate in particolare per la cura del fegato e dell’apparato digerente. Il paese moderno si sviluppa tra parchi e stabilimenti immersi nel verde. Il fulcro è il grande Parco Acqua Santa, dove sgorga l’omonima fonte: qui ogni mattina i visitatori seguono ancora oggi il tradizionale rito della “cura idropinica”, passeggiando e sorseggiando l’acqua termale dalle fontanelle. All’interno del parco si trova anche la Terme Sensoriali, un innovativo centro benessere dove si può sperimentare un percorso multisensoriale tra saune aromatizzate, vasche con idromassaggi e cromoterapia, stanza del sale, musicoterapia e trattamenti ayurvedici – il tutto ispirato ai principi della naturopatia. Per chi cerca il puro relax ludico invece ci sono le Piscine Termali Theia: una serie di piscine esterne ed interne alimentate dall’acqua termale Sillene (ricca di anidride carbonica e solfati, a ~36°C), dotate di giochi d’acqua, idromassaggi, getti a cascata e anche una zona dedicata ai bambini. Fare il bagno nelle calde acque termali di Chianciano, magari mentre si gode della vista sulle colline circostanti, è un vero toccasana sia in estate che nelle giornate invernali più fredde (le piscine sono fruibili tutto l’anno). Chianciano ha anche un grazioso centro storico in posizione panoramica – il borgo antico di Chianciano, raggiungibile in pochi minuti d’auto dalle terme, dove si trovano la Torre dell’Orologio, la collegiata di S. Giovanni e il Museo Civico Archeologico delle Acque (che espone reperti etruschi e romani rinvenuti in zona, tra cui canopi e bronzetti, e una collezione d’arte con opere fino al Novecento ). Dunque una tappa a Chianciano permette di coniugare benessere e cultura.

Spostandoci più a nord, sul lato aretino della Val di Chiana al confine con le Crete Senesi, troviamo Rapolano Terme. Questo borgo è celebre per le sue acque sulfuree dalle proprietà rigeneranti, che sgorgano a circa 38-39°C. A Rapolano vi sono due stabilimenti termali rinomati: le Terme di San Giovanni e l’Antica Querciolaia. Le Terme di San Giovanni sono un complesso panoramico immerso nella campagna, con piscine termali all’aperto affacciate sugli uliveti e sui calanchi argillosi tipici della zona; l’Antica Querciolaia invece, più vicina al paese, ha vasche storiche in travertino e un grande parco. In entrambi i centri è possibile usufruire sia di piscine liberamente accessibili sia di trattamenti spa (massaggi, fanghi, ecc.). Una particolarità di queste acque è il loro colore azzurro lattiginoso dovuto allo zolfo e alle altre sostanze disciolte: immergersi è estremamente rilassante e benefico per la pelle e l’apparato osteoarticolare. Rapolano è perfetta per una pausa di benessere durante il viaggio: potete passare qualche ora in ammollo nelle vasche termali circondati dal paesaggio toscano e poi magari concedervi una cena tipica in uno dei ristorantini del borgo. Oltre alle terme, infatti, Rapolano offre un piccolo centro con tratti di mura medievali e il Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio, dedicato alla tradizione olearia locale, ospitato in un’antica fattoria fortificata.

Un’altra località termale nei dintorni (sebbene tecnicamente fuori dalla Val di Chiana ma poco lontano) è San Casciano dei Bagni, all’estremo sud della provincia di Siena. Questo borgo, annoverato tra i più belli d’Italia, vanta ben 42 sorgenti termali naturali ed era già famoso al tempo dei Romani. Oggi vi sorge un lussuoso centro termale Fonteverde, ma esistono anche vasche libere gratuite immerse nella natura (le cosiddette “vasconi” di Bagno Grande e Bagno Bossolo), dove ci si può bagnare in acque calde circondati dai boschi – un’esperienza magica, specialmente nelle mezze stagioni. La recente scoperta di un favoloso santuario romano con vasche colme di ex voto (statue di bronzo) a San Casciano ha riportato alla ribalta questo piccolo paradiso termale, ulteriore testimonianza di quanto la Toscana meridionale sia terra di acque salutari fin dall’antichità.

In sintesi, chi visita la Val di Chiana ha l’opportunità di aggiungere al proprio itinerario culturale anche momenti di puro relax termale. Che scegliate le atmosfere vintage di Chianciano Terme per un percorso benessere o le vasche all’aperto di Rapolano con vista sulle Crete, o magari un tuffo notturno sotto le stelle (molti stabilimenti organizzano aperture serali), il consiglio è di concedersi qualche ora per coccolare il proprio corpo e mente. Val di Chiana vuol dire anche slow travel: alternare visite a musei e borghi con una pausa alle terme vi farà apprezzare ancor di più la dolcezza di questa terra.

Quali specialità gastronomiche provare in Val di Chiana?

Una visita in Val di Chiana non può dirsi completa senza aver assaporato le prelibatezze locali. Questa valle vanta una lunga tradizione agricola e culinaria, che si riflette in piatti genuini e ingredienti di altissima qualità, spesso a km zero. Ecco alcune delle specialità da non perdere e i prodotti tipici che rendono celebre la zona:

  • Carne Chianina e bistecca alla fiorentina: la Val di Chiana è la terra d’origine della razza bovina Chianina, conosciuta per le sue dimensioni imponenti (è la razza più grande al mondo) e per la carne magra e saporita. Già allevata dagli Etruschi, la Chianina è oggi presidio di eccellenza toscana . Da questa razza si ricava la famosa bistecca alla fiorentina, il grande taglio di lombata con l’osso cotto al sangue sulla brace. In zona potrete gustare Fiorentine eccezionali: tenerissime, succose e dal sapore unico, magari accompagnate da un bicchiere di Vino Nobile. Ad esempio, l’Osteria dell’Acquacheta a Montepulciano è rinomata proprio per le sue enormi bistecche Chianine servite in modo rustico e conviviale . Anche a Cortona e dintorni molte trattorie offrono carne Chianina alla griglia, spesso cotta su brace di legna come vuole la tradizione.
  • Pici all’aglione: I pici sono una pasta fresca tipica senese, simile a grossi spaghetti fatti solo con farina e acqua, lavorati a mano uno a uno. In Val di Chiana il condimento più caratteristico per i pici è il sugo all’aglione. L’aglione della Valdichiana è un particolare tipo di aglio gigante coltivato qui da secoli, dal sapore più delicato e digeribile rispetto all’aglio comune (viene chiamato anche “aglio del bacio” perché non lascia alito pesante!). Il sugo all’aglione è una salsa rossa a base di pomodoro e abbondante aglione, leggermente piccante e molto profumata. Un piatto semplice ma dal gusto inconfondibile, da provare assolutamente se appare nel menu di qualche osteria tradizionale. I pici possono essere conditi anche alle briciole (con pane raffermo tostato, aglio e olio) o con sugo di carne Chianina.
  • Vino Nobile di Montepulciano e altri vini: la Val di Chiana offre vini eccellenti, primo fra tutti il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, uno dei grandi rossi toscani, prodotto principalmente da uve Sangiovese (localmente detto Prugnolo Gentile). Di colore rubino, profumo fine e note di prugna e spezie, il Nobile accompagna egregiamente carni rosse e formaggi. A Montepulciano potrete visitare enoteche e cantine storiche per degustarlo direttamente sul posto. Un altro vino locale è il Rosso di Montepulciano DOC, più giovane e fresco ma comunque ottimo. Sul versante aretino, la zona di Cortona è famosa per i suoi vini Syrah (Cortona DOC), dal caratteristico sentore di pepe nero e frutti di bosco. Non mancano produzioni di Chianti Colli Senesi DOCG nella parte settentrionale della valle (area di Sinalunga, Monte San Savino) e persino un bianco autoctono poco conosciuto, il Bianco Vergine Valdichiana DOC, da uve Trebbiano e Malvasia, leggero e di facile beva perfetto per un aperitivo estivo.
  • Olio extravergine di oliva: Su tutte le colline della Val di Chiana si coltivano ulivi secolari dalle cui drupe si ricava un eccellente olio extravergine toscano. L’olio della zona, spesso di cultivar Frantoio, Moraiolo e Leccino, ha tipiche note fruttate e leggermente piccanti, ed è l’ideale per condire a crudo le bruschette (crostoni di pane tostato strofinati d’aglio, detti fettunte) o insaporire zuppe e carni. Potete acquistarlo direttamente nei frantoi locali o nelle fattorie agrituristiche, magari dopo una degustazione comparativa di oli nuovi in autunno.
  • Salumi e formaggi: Nelle tavole valdichianesi trovano posto ottimi salumi toscani, spesso provenienti dalla vicina zona di Cinta Senese (maiali di razza pregiata allevati allo stato brado). Da provare il prosciutto toscano DOP stagionato e saporito, il salame toscano a grana grossa con aglio e pepe, il finocchiona IGP (salame morbido aromatizzato ai semi di finocchio) e la porchetta arrostita con finocchio selvatico. Tra i formaggi domina il pecorino toscano DOP, specialmente nelle varietà di Pienza e delle Crete Senesi: un formaggio di latte di pecora disponibile fresco, semi-stagionato o stagionato (anche sotto cenere o nelle vinacce di Nobile, dal gusto ancora più intenso). Un tagliere misto di pecorini e salumi locali accompagnato da pane sciapo toscano e un calice di rosso è la merenda perfetta dopo una mattinata di visite!
  • Dolci e prodotti da forno: La tradizione dolciaria locale ricalca quella senese: nelle pasticcerie troverete i cantucci (biscotti alle mandorle da inzuppare nel Vin Santo), il panforte ricco di spezie e frutta secca, i ricciarelli di pasta di mandorle. A Cortona è tipico il pan de’ santi (pan coi santi), un pane dolce con noci e uvetta preparato in autunno per Ognissanti. Menzione a parte per la ciaccia o ciaccia fritta: una pasta di pane fritta nello strutto, da gustare calda con salumi o formaggi – semplice street food contadino che si trova nelle sagre dei borghi. E per gli amanti del gelato, alcuni gelatai artigiani di Montepulciano e Cortona propongono gusti ai prodotti locali (gelato al Vinsanto, al pecorino con pere, etc.), curiosità da assaggiare.

Se vi state chiedendo dove provare queste specialità, la Val di Chiana è disseminata di trattorie, osterie rustiche e agriturismi dove la cucina è casalinga e sincera. Eccone alcuni esempi apprezzati:

  • Osteria dell’Acquacheta – Montepulciano: locale informale famoso per la bistecca Chianina alla fiorentina, tagliata al momento dal proprietario direttamente in sala. Menu toscano verace, dai pici fatti in casa ai piatti del giorno secondo mercato (atmosfera conviviale, necessario prenotare).
  • La Grotta – Montepulciano: ristorante elegante proprio di fronte al Tempio di San Biagio, ideale per una cena romantica. Cucina toscana raffinata con ottimi pici al ragù di Chianina e selezione di vini di Montepulciano.
  • Osteria del Teatro – Cortona: ambiente caratteristico in centro storico, con sale affrescate. Propone cucina toscana creativa: da provare i tortelli al pecorino di fossa o la tagliata di Chianina al tartufo. Servizio curato e ampia carta dei vini.
  • Trattoria Dardano – Cortona: trattoria a conduzione familiare, informale e amata dai locali. Piatti abbondanti e saporiti come zuppa di fagioli, pappardelle al cinghiale e ottime grigliate miste. Rapporto qualità-prezzo ottimo.
  • Ristorante da Bussè – Chiusi: cucina tipica chiusina, con specialità come i pici all’aglione, il brustico (pesce di lago affumicato, tipico del Trasimeno) e dolci fatti in casa. Ambiente semplice e accogliente.

Naturalmente queste sono solo alcune opzioni – parte del piacere del viaggio sarà anche scoprire da soli il piccolo ristorante in un vicolo o la sagra paesana dove mangiare bene spendendo poco. In qualsiasi paese della Val di Chiana troverete schiettezza nei sapori e amore per i prodotti della terra. Il consiglio è di accompagnare ogni pasto con un buon calice di vino locale e di concludere magari con un bicchierino di Vin Santo con cantucci, brindando alla bellezza di questa valle generosa.

Quali eventi e festività non perdere in Val di Chiana?

La Val di Chiana custodisce un ricco patrimonio di tradizioni popolari e eventi che animano i borghi durante l’anno. Partecipare a queste manifestazioni è un ottimo modo per immergersi nella cultura locale e vivere l’atmosfera festosa insieme agli abitanti. Ecco alcuni degli eventi stagionali principali e le feste da non perdere:

  • Carnevale di Foiano della Chiana (AR): si svolge tra febbraio e marzo (nei fine settimana fino al Martedì Grasso) a Foiano, ed è considerato il Carnevale più antico d’Italia, con origini documentate sin dal 1539 . Per cinque domeniche la cittadina diventa un tripudio di colori e allegria: quattro cantieri (Azzurri, Rustici, Nottambuli, Bombolo) si sfidano con enormi carri allegorici di cartapesta, frutto di un anno di lavoro, sfilando per le vie tra musica, balli e coriandoli. L’ultimo giorno viene bruciato il Re Giocondo (un fantoccio di Re Carnevale) e letto il suo “testamento” satirico, rito che simboleggia la fine dell’inverno. Un evento imperdibile per l’energia coinvolgente e la spettacolarità dei carri, paragonabili a quelli di Viareggio ma in un contesto più raccolto e autentico.
  • Giostra dell’Archidado (Cortona, AR): la seconda domenica di giugno Cortona fa un tuffo nel Medioevo con la rievocazione storica della Giostra dell’Archidado. Nata nel 1397 per celebrare le nozze del signore di Cortona, oggi la giostra vede i rappresentanti dei cinque rioni cittadini sfidarsi in una gara di tiro con la balestra antica, in costumi d’epoca. La settimana che precede l’evento è animata da mercatini medievali, cene in taverna, esibizioni di sbandieratori e musici . La domenica pomeriggio, in Piazza Signorelli addobbata a festa, si svolge la sfida: i balestrieri, con pesanti balestre in legno, devono centrare un bersaglio detto brocca. Vince il rione che totalizza più punti e conquista il palio. È emozionante assistere al corteo storico con dame, cavalieri e armigeri e respirare l’orgoglio con cui Cortona mantiene viva questa tradizione.
  • Bravìo delle Botti (Montepulciano, SI): l’ultima domenica di agosto Montepulciano ospita questa singolare gara tra le 8 contrade cittadine. Come già accennato, il Bravìo consiste nel far rotolare grandi botti di vino (peso 80 kg) lungo un percorso di circa 1700 metri in salita, dalle strade basse del paese fino al sagrato del Duomo in Piazza Grande . Due spingitori per contrada, tra ali di folla che incitano, faticano spalla contro spalla per spingere la botte verso l’arrivo, dove ad attendere i vincitori c’è un panno dipinto (il Bravìo) e la gloria per tutto l’anno. Nei giorni precedenti vi sono prove, cene nelle contrade e il suggestivo Corteo dei Ceri con centinaia di figuranti in costume rinascimentale che sfilano la sera del giovedì. Il Bravìo mescola agonismo e folclore in modo unico, ed è un appuntamento sentissimo dai poliziani (paragonabile a un “Palio di Siena con le botti” per capirne l’importanza identitaria). Per i visitatori è un’esperienza emozionante – attenzione solo che a fine agosto Montepulciano può essere affollata, conviene arrivare presto per trovare posto lungo il percorso.
  • Palio dei Rioni (Castiglion Fiorentino, AR): si corre la terza domenica di giugno al campo del Cassero di Castiglion Fiorentino. È una corsa di cavalli montati a pelo (cioè senza sella) in stile Palio di Siena, in cui si sfidano i tre rioni cittadini. Precede il palio una settimana di eventi medievali e il giorno stesso un lungo corteo storico con costumi del ‘500. L’atmosfera è carica di adrenalina e competizione, specie negli ultimi giri di pista quando i fantini spronano i cavalli e il pubblico esplode di tifo. Un’occasione per vedere da vicino una tradizione autentica in un contesto più intimo rispetto ai palii più famosi.
  • Giostra del Saracino (Arezzo – fuori Val di Chiana ma vicino): se vi trovate in zona Arezzo a giugno (penultimo sabato di giugno in notturna) o a settembre (prima domenica di settembre) vale la pena assistere a questa spettacolare giostra cavalleresca. I quartieri di Arezzo si sfidano lanciando i loro cavalieri armati di lancia contro un bersaglio (il “Saracino”). La piazza Grande di Arezzo diventa un teatro medievale con figuranti, musici e sbandieratori: un vero tuffo nel passato. Pur non essendo in Val di Chiana, la Giostra del Saracino è parte integrante delle tradizioni dell’Aretino e richiama molti visitatori.
  • Sagre gastronomiche e feste dell’uva: da fine estate all’autunno numerosi borghi organizzano sagre dedicate ai prodotti tipici. Ad esempio a settembre segnaliamo la Festa dell’Uva e del Vino a Chiusi, con degustazioni e cortei della vendemmia; la Sagra della Bistecca a Cortona (Ferragosto), dove enormi bistecche di Chianina vengono cotte su una brace lunga 14 metri in Piazza Signorelli per la gioia dei carnivori; la Sagra del Crostino a Monte San Savino (settembre) e tante altre minori, ottime per gustare la cucina locale in un contesto popolare.
  • Eventi culturali e musicali: oltre alle rievocazioni storiche, la Val di Chiana offre festival interessanti. A Montepulciano c’è il già citato Cantiere Internazionale d’Arte (luglio, musica colta, opera e prosa in vari luoghi della città). A Cortona, oltre a Cortona On The Move (luglio-settembre, fotografia) c’è il Mix Festival (luglio/agosto) che unisce musica, letteratura e teatro. Ad Arezzo, ogni prima domenica del mese e sabato precedente si tiene la Fiera Antiquaria, il più grande mercato di antiquariato all’aperto d’Italia: pur non essendo un evento folcloristico, attira migliaia di visitatori e può essere un’ottima idea per un sabato di shopping vintage a due passi dalla Val di Chiana.

Insomma, in ogni stagione c’è qualcosa da fare: dalla magia delle luminarie e dei presepi viventi a Natale nelle piccole frazioni, alle fiere agricole di primavera, fino alle competizioni medievali estive e alle vendemmie autunnali. Il calendario locale è ricchissimo. Il nostro consiglio è di informarvi sugli eventi in programma nel periodo in cui visiterete e, se possibile, inserire almeno una di queste esperienze nel vostro itinerario – vi regalerà un ricordo autentico e spesso vi darà l’occasione di mescolarvi con la gente del posto, magari ballando sotto le stelle in una piazza o brindando con del buon vino novello in un’antica cantina.

Quali itinerari si possono fare per visitare la Val di Chiana?

La Val di Chiana si presta a diversi tipi di itinerari, a seconda dei vostri interessi e del tempo a disposizione. Si può esplorare comodamente in auto, approfittando delle buone strade che collegano i vari borghi (la superstrada Siena-Bettolle e l’autostrada A1 attraversano la valle longitudinalmente, mentre una rete di strade provinciali unisce i centri collinari). Chi ama viaggiare lentamente può anche muoversi in bici o addirittura a piedi lungo percorsi dedicati. Ecco alcune idee di itinerario:

  • Itinerario 1 – Borghi e vini della Valdichiana Senese: Montepulciano – Montefollonico – Pienza – Monticchiello. – Questo percorso in auto (o moto) vi porta tra le colline al confine tra Val di Chiana e Val d’Orcia, alla scoperta di borghi da cartolina e panorami mozzafiato. Partite da Montepulciano al mattino, visitate il centro storico e magari una cantina con degustazione di Vino Nobile. Da Montepulciano prendete la strada per Montefollonico, piccolo borgo medievale cinto da mura, perfetto per una breve passeggiata tra vicoli silenziosi e per godere della vista su Montepulciano di fronte. Proseguite scollinando verso Pienza (anche se Pienza appartiene alla Val d’Orcia, è a pochi km e merita assolutamente la deviazione): visitate la città ideale di Papa Pio II, con la sua piazza armoniosa, il Duomo e i tipici pecorini nelle botteghe. Da Pienza scendete nella vallata sottostante e risalite verso Monticchiello, incantevole borgo noto per il suo “teatro povero” e per le tortuose strade contornate di cipressi (la vista della strada serpeggiante di Monticchiello è una delle più fotografate della Toscana). Nel tardo pomeriggio rientrate a Montepulciano o proseguite verso Chianciano/Chiusi se quella è la vostra base. Questo itinerario unisce bellezza paesaggistica (guidare su queste colline è un piacere in sé) e visite culturali di prim’ordine.
  • Itinerario 2 – Valdichiana Aretina e Lago Trasimeno: Cortona – Castiglione del Lago – Isola Maggiore – Passignano sul Trasimeno. – Dedicate la mattina a Cortona (vedi sopra cosa vedere) e magari pranzo in una trattoria tipica lì. Nel pomeriggio, scendete verso il vicino Lago Trasimeno (Umbro ma sul confine toscano): arrivate a Castiglione del Lago, bel borgo lacustre con la rocca medievale e il Palazzo della Corgna affrescato. Qui potete gustare un gelato sul lungolago o un piatto di pesce di lago in uno dei ristorantini (il persico reale o la carpa regina in porchetta sono specialità locali). Se il tempo lo consente, imbarcatevi dal molo su un traghetto per Isola Maggiore, la pittoresca isoletta abitata al centro del lago: in 10 minuti di traversata sarete proiettati in un luogo fuori dal tempo, con un minuscolo villaggio di pescatori, sentieri tra uliveti, il tutto legato al passaggio di San Francesco d’Assisi. Tornati a terra, dirigetevi verso Passignano sul Trasimeno, altro borgo sulle rive opposte, per godervi il tramonto sul lago (magari dal belvedere della rocca) e una cena rilassante. Infine rientrate a Cortona o Arezzo per la notte. Questo itinerario offre una variazione sul tema: oltre ai colli e ai borghi, scoprirete l’ambiente lacustre con le sue atmosfere placide.
  • Itinerario 3 – Sulle orme degli Etruschi: Chiusi – Montepulciano – Cortona (musei etruschi) – Arezzo. – Pensato per chi è appassionato di archeologia e storia antica. Iniziate da Chiusi con il Museo Archeologico e il Labirinto di Porsenna per introdurvi alla civiltà etrusca di Val di Chiana. Spostatevi a Montepulciano dove, oltre al borgo rinascimentale, potete visitare la Riserva Naturale del Lago di Chiusi o la Riserva Lago di Montepulciano (zone umide collegate al Trasimeno, con possibilità di birdwatching e un piccolo centro visite). Poi raggiungete Cortona per visitare il MAEC, uno dei musei etruschi più ricchi d’Italia, e magari l’area archeologica del Sodo con i tumuli etruschi. Infine, se avete un giorno in più, spingetevi fino ad Arezzo: la città non è in Val di Chiana strettamente, ma ne segna l’inizio, e possiede anch’essa un Museo Archeologico (nel chiostro di un ex anfiteatro romano) e soprattutto testimonianze artistiche medievali e rinascimentali eccezionali (la Basilica di San Francesco con gli affreschi di Piero della Francesca su tutti). Ad Arezzo ogni angolo racconta storia – fu fondata dagli Etruschi come Arretium e poi città romana – e passeggiando nel centro capirete come mai la Val di Chiana aretina sia stata così importante nella storia antica e medievale.
  • Itinerario 4 – Trekking e cicloturismo: per chi preferisce le attività all’aria aperta, la Val di Chiana offre possibilità interessanti. Un percorso peculiare è il Sentiero della Bonifica, una pista ciclopedonale lunga circa 62 km che collega Chiusi ad Arezzo seguendo il Canale Maestro della Chiana . È completamente pianeggiante e immerso nella natura: potete percorrerne anche solo un tratto in bicicletta, ad esempio da Chiusi fino a Montepulciano Stazione, ammirando il paesaggio rurale e magari fermandovi per un picnic sulle sponde del Canale. In alternativa, dal Lago di Montepulciano partono sentieri naturalistici che costeggiano l’oasi (c’è anche una piccola torre di osservazione per avifauna). Per il trekking collinare, uno scenario molto bello è offerto dal Monte Cetona: da Cetona paese o da Sarteano partono itinerari che salgono sul monte attraverso boschi e radure, toccando anche il Parco Archeologico Naturalistico di Belverde con le grotte preistoriche. Oppure potete percorrere un tratto della Via Lauretana (antico cammino di pellegrinaggio) tra Sinalunga, Torrita di Siena e Montefollonico, tra campi e panorami aperti. Anche nei dintorni di Cortona ci sono camminate panoramiche, come la salita all’Eremo delle Celle e poi su fino a Poggio Sant’Egido (il “Monte Ginezzo”), da cui la vista sul Trasimeno è impareggiabile. La primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per queste attività outdoor, con temperature miti e colori splendidi (verde brillante in aprile-maggio, foliage rosso e oro in ottobre). Percorrere la Val di Chiana a piedi o in bici vi farà apprezzare ancora di più la pace della campagna toscana e scoprire angoli nascosti lontano dai circuiti più turistici.

Come avrete intuito, gli itinerari possibili sono tantissimi e modulabili secondo i vostri gusti. Potete combinare arte e natura, enogastronomia e relax, città e campagna. La Val di Chiana inoltre è ben collegata anche in treno: ad esempio, da Siena si può arrivare in circa 1 ora ad Arezzo in treno regionale (linea Firenze-Chiusi), fermando anche a Sinalunga, Lucignano (stazione di Lucignano-Foiano) e Castiglion Fiorentino – ma per esplorare liberamente i borghi collinari il mezzo proprio resta consigliabile.

Un vantaggio enorme è che le distanze non sono elevate: Siena dista circa 70 km da Montepulciano (1h10’ in auto), Arezzo dista 50 km da Cortona (40’ in auto), Chianciano e Chiusi sono attorno ai 80-90 km da Siena (un’ora abbondante). Quindi, volendo, in un’unica giornata con base Siena si può coprire un “giro largo” toccando più punti (es. Siena -> Montepulciano -> Pienza -> Siena, oppure Siena -> Cortona -> Arezzo -> Siena). Ma per gustare davvero la valle, il consiglio è di dedicare almeno 3 giorni pieni alla Val di Chiana, soggiornando magari proprio a Siena o in uno dei borghi, e suddividendo le visite in zone: un giorno area sud (Montepulciano/Pienza/Chianciano), un giorno area est (Cortona/Lago Trasimeno/Castiglion Fiorentino), un giorno area nord-ovest (Arezzo/Lucignano/Monte S.Savino). In questo modo avrete un assaggio completo delle varie sfaccettature del territorio.

Dove dormire per esplorare la Val di Chiana? L’Hotel Minerva di Siena come base ideale

Per visitare comodamente la Val di Chiana e le zone limitrofe, è importante scegliere un campo base ben posizionato. Una soluzione strategica è alloggiare a Siena, che pur non trovandosi nel cuore della Val di Chiana, è ubicata in posizione baricentrica rispetto a molte destinazioni di interesse e offre tutti i servizi di una città d’arte. In particolare, l’Hotel Minerva di Siena rappresenta un punto di partenza ideale per esplorare sia la stessa Siena che i dintorni toscani, Val di Chiana inclusa. Vediamo perché.

L’Hotel Minerva si trova nel centro di Siena, all’interno della cinta muraria medievale ma appena fuori dalla zona a traffico limitato . Questa posizione è estremamente comoda: significa infatti che potete raggiungere l’hotel in auto senza problemi di permessi, parcheggiare nel garage privato e videosorvegliato dell’albergo (20 posti auto a disposizione ), e poi muovervi a piedi per visitare Siena. Dall’hotel, come già accennato, bastano 10-15 minuti di passeggiata per arrivare nelle principali attrazioni del centro storico (Piazza del Campo, Duomo, San Domenico, ecc.), così potete godervi Siena in libertà, magari uscendo la sera senza dover riprendere l’auto. Allo stesso tempo, trovarsi fuori dalla ZTL significa poter partire ogni giorno in auto verso le vostre mete nella Val di Chiana senza restare imbrigliati nel traffico cittadino. In pochi minuti dall’Hotel Minerva si imbocca la Superstrada Siena-Bettolle o altre direzioni extraurbane.

Un altro punto di forza dell’Hotel Minerva è la sua vicinanza alla stazione ferroviaria di Siena (circa 1 km, raggiungibile a piedi in 15 minuti o con breve corsa in autobus ). Questo è utile se alcuni compagni di viaggio arrivano in treno o se un giorno decideste di fare un’escursione in treno (ad esempio a Firenze, raggiungibile in ~1h30 di treno da Siena, o ad Arezzo con coincidenza a Chiusi). La zona intorno all’hotel è sicura e tranquilla, lontana dal caos ma vicina al centro: ciò garantisce un riposo silenzioso la notte, dopo le giornate di esplorazione .

Dal punto di vista dell’ospitalità, l’Hotel Minerva è un albergo 3 stelle storico di Siena, noto per la cura verso il cliente e l’atmosfera accogliente. Dispone di 56 camere climatizzate suddivise in varie tipologie – dalle Easy Economy, convenienti e funzionali, fino alle Junior Suite con vista panoramica sui tetti di Siena . Molte camere godono di una splendida veduta sul centro storico, ideale per svegliarsi guardando la Torre del Mangia che svetta nel cielo toscano. Le stanze sono dotate di Wi-Fi gratuito, TV, minibar e arredi confortevoli; le categorie superiori offrono spazio extra e dettagli di charme, mentre le economy assicurano un soggiorno piacevole a prezzo accessibile. Per chi viaggia in famiglia, sono disponibili anche camere triple/quadruple o soluzioni comunicanti.

L’hotel offre numerosi servizi pensati per rendere il soggiorno comodo e rilassante, come illustrato nella tabella seguente:

Servizio / CaratteristicaDettagli
Posizione strategicaIn centro a Siena ma accessibile in auto e con parcheggio privato videosorvegliato (20 posti) . A pochi passi dal centro storico (15 min a piedi da Piazza del Campo ). Ottimo per uscire a piedi in città e per partire in auto verso la Val di Chiana e altre zone.
Camere confortevoli56 camere climatizzate suddivise in varie categorie: Easy Economy, Standard, Superior, Junior Suite . Molte con vista panoramica sulla città. Wi-Fi gratuito in tutte le stanze, TV satellitare, minibar. Arredi curati in stile classico toscano; travi a vista in alcune camere storiche.
Colazione a buffetRicca colazione inclusa, servita ogni mattina nella sala dedicata o in giardino. Ampia scelta di prodotti: cornetti e dolci artigianali, pane toscano, marmellate, frutta fresca, salumi e formaggi locali, uova, cereali, bevande calde e fredde . Nella bella stagione è possibile fare colazione all’aperto nel giardino panoramico, gustando il primo caffè con vista sui campanili di Siena . Per chi preferisce, disponibile anche servizio in camera (colazione in camera con piccolo supplemento, per un risveglio in relax assoluto).
Servizi per famiglieHotel adatto a famiglie: disponibilità di culle/lettini in camera su richiesta, scalda-biberon, una sala giochi per intrattenere i più piccoli . A breve distanza anche un parco pubblico (Orto de’ Pecci) con animali da fattoria, ideale per i bambini . Lo staff può suggerire attività family-friendly e babysitter su richiesta.
Business & MeetingPer chi viaggia per lavoro, presente una sala conferenze attrezzata (capienza fino a 40 persone) con videoproiettore e impianto audio, illuminata da luce naturale e con vista sui tetti storici – un ambiente che unisce funzionalità e ispirazione. Wi-Fi ad alta velocità gratuito in tutta la struttura, postazione internet e servizio fax/fotocopie in reception.
Assistenza e conciergeReception aperta 24/7 con staff multilingue cordiale e disponibile . Gli ospiti vengono accolti sempre con un sorriso e possono chiedere consigli su itinerari segreti, ristorantini romantici o eventi in città . Lo staff è prodigo di suggerimenti, potendo consigliare anche degustazioni in cantina o organizzare tour a cavallo nelle colline su richiesta . L’obiettivo è far sentire l’ospite come a casa – tanto che dal secondo giorno molti clienti vengono chiamati per nome, segno di un’ospitalità calorosa e personalizzata .
Bar & RelaxL’hotel dispone di un bar interno aperto tutto il giorno: dall’espresso mattutino al calice di vino al rientro dal tour, è sempre possibile concedersi una pausa. Accanto al bar vi è una sala relax con comodi divani in pelle e libri d’arte sulla Toscana, perfetta per leggere una guida, pianificare le tappe del giorno seguente o chiacchierare sul fresco delle sere senesi .
Altri serviziDeposito bagagli gratuito; servizio lavanderia esterna su richiesta; ascensore; accettazione delle principali carte di credito. Struttura pet-friendly: gli animali domestici sono ammessi (da segnalare in prenotazione). Convenzioni attive con taxi e autonoleggi.

Soggiornando all’Hotel Minerva avrete dunque un campo base confortevole e strategico per le vostre esplorazioni. Immaginate di rientrare in hotel dopo una giornata intensa trascorsa magari tra i vicoli di Montepulciano e le terme di Chianciano: potrete parcheggiare facilmente, farvi accogliere con cordialità dallo staff che magari vi offrirà un caffè al bar, rilassarvi un attimo nella vostra camera climatizzata o fare una doccia ristoratrice, e poi decidere se uscire a piedi per cena nel centro di Siena o se cenare nei dintorni. La notte riposerete in un letto comodo, senza rumori molesti, e la mattina seguente vi attenderà una deliziosa colazione a buffet con vista sui tetti senesi, per partire con il piede giusto verso un nuovo itinerario.

Un altro vantaggio di Siena come base è la possibilità, in caso di permanenze più lunghe, di alternare alle escursioni in Val di Chiana anche visite ad altre zone vicine: ad esempio la Val d’Orcia (Pienza, Montalcino, Bagno Vignoni) che dista circa un’ora di auto, oppure il Chianti classico (Radda, Castellina) a meno di un’ora verso nord, o città come Firenze (raggiungibile comodamente in treno o in un’ora e 15 in auto). Dall’Hotel Minerva, con un raggio di un’ora di viaggio, si arriva infatti in moltissimi luoghi famosi della Toscana: San Gimignano e le sue torri medievali, Monteriggioni con la cinta muraria intatta, le Crete Senesi con l’abbazia di Monte Oliveto, e persino la costa del lago Trasimeno in Umbria . Pochi hotel possono vantare una posizione così baricentrica tra le bellezze toscane.

Per prenotare all’Hotel Minerva di Siena, si può contattare direttamente la struttura (tel. +39 0577 284474, email: info@albergominerva.it) oppure utilizzare il sito ufficiale dove spesso sono disponibili offerte speciali per chi prenota online . Ad esempio, gli ospiti che riservano tramite il sito dell’hotel usufruiscono di uno sconto del 10% rispetto ai portali di booking e hanno la garanzia del miglior prezzo . Sul sito troverete anche pacchetti tematici (es. soggiorni enogastronomici, visite guidate a Siena, sconti per famiglie, etc.) aggiornati stagionalmente.

In conclusione, scegliere l’Hotel Minerva a Siena come base vi permette di unire l’esperienza urbana – vivendo la sera l’incanto di Siena, con le sue contrade e i ristoranti tradizionali – alla comodità di partire ogni giorno in esplorazione verso un angolo diverso della Val di Chiana e della Toscana meridionale. È un punto di equilibrio perfetto tra città e campagna, tra relax e avventura. Il tutto sapendo di poter contare, al rientro, sull’abbraccio premuroso di uno staff che farà di tutto per rendere indimenticabile il vostro soggiorno – non sarete clienti, ma ospiti di casa .

Speriamo che questa lunga guida vi sia utile per pianificare al meglio il vostro viaggio nella Val di Chiana, terra generosa di arte, natura e sapori. Abbiamo esplorato insieme cosa vedere e visitare nei suoi borghi incantevoli, dove gustare le specialità tipiche, quali eventi vivere per entrare nel folklore locale, e come organizzare gli itinerari più adatti a voi – il tutto partendo dal confortevole punto base dell’Hotel Minerva di Siena. Non vi resta che preparare le valigie e partire alla scoperta di questa valle dal fascino discreto ma profondo: buon viaggio e buon divertimento tra le meraviglie della Val di Chiana!

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