Le Colline del Chianti Classico sono uno dei simboli più amati della Toscana, un territorio collinare compreso tra le province di Siena e Firenze, famoso in tutto il mondo per i suoi vigneti pregiati, i borghi medievali e gli splendidi paesaggi punteggiati da filari di cipressi e oliveti . In questa guida approfondita scopriremo cosa vedere e visitare nelle colline del Chianti Classico, con tante informazioni utili presentate in forma di domande e risposte. Inoltre, presenteremo l’Hotel Minerva di Siena come base ideale da cui partire alla scoperta di Siena e del Chianti, grazie alla sua posizione strategica e ai servizi pensati per coppie, famiglie e appassionati di enoturismo. Troverai anche tabelle riepilogative per consultare rapidamente distanze, eventi stagionali e altre informazioni utili. Preparati a un viaggio tra vini leggendari, antiche leggende toscane, degustazioni e tramonti indimenticabili sulle dolci colline del Chianti!
Dove si trovano le Colline del Chianti Classico e perché sono famose?
Le Colline del Chianti Classico si trovano nel cuore della Toscana centrale, a cavallo tra la città di Firenze a nord e Siena a sud . Questo territorio corrisponde alla zona storica del Chianti, delimitata già nel 1716 dal granduca Cosimo III de’ Medici come area di produzione dei vini Chianti più pregiati . Comprende interamente o in parte otto comuni: per la provincia di Siena ci sono Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Castellina in Chianti e Castelnuovo Berardenga; per la provincia di Firenze, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle (già Barberino Val d’Elsa), San Casciano in Val di Pesa e una porzione di Poggibonsi . Questa è l’area del Chianti “Classico”, da non confondere con la più ampia zona di produzione del Chianti (che include anche zone esterne al Chianti storico, come il Chianti Colli Senesi, Aretini, Fiorentini, etc.) .
Le colline del Chianti Classico sono famose innanzitutto per il vino Chianti Classico DOCG, simboleggiato dallo storico Gallo Nero. La leggenda narra che nel Medioevo fu proprio un gallo nero a decidere le sorti di queste terre contese tra Firenze e Siena: i due comuni stabilirono che i confini sarebbero stati fissati dall’incontro di due cavalieri partiti all’alba dalle rispettive città al canto del gallo. I fiorentini scelsero un gallo nero e lo tennero a digiuno, così che cantò prestissimo, permettendo al cavaliere di Firenze di partire in anticipo; il cavaliere senese partì più tardi, col canto di un gallo bianco ben pasciuto, e l’incontro avvenne dopo appena 12 km, a Fonterutoli, dando così a Firenze la maggior parte del Chianti . Da allora il gallo nero è diventato il simbolo di questa zona vinicola d’eccellenza. Oltre al vino, il Chianti Classico è famoso per i paesaggi da cartolina – dolci colline ricamate da vigneti e olivi – e per i borghi storici rimasti autentici nel tempo, ricchi di castelli, pievi e case in pietra. Si tratta di un paesaggio culturale frutto del secolare lavoro dell’uomo, dove natura e tradizione convivono in armonia. Non a caso, l’immagine delle colline toscane coperte di vigneti e punteggiate di cipressi è diventata uno dei panorami più iconici d’Italia, invidiato e ammirato in tutto il mondo . Visitare le colline del Chianti Classico significa dunque immergersi in un’atmosfera senza tempo, fatta di sapori genuini, tranquilla vita di campagna, arte e storia locale.
Grazie alla loro posizione geografica tra Firenze e Siena, le colline del Chianti sono anche facilmente accessibili: bastano circa 40–50 minuti di auto da Firenze per raggiungere i primi borghi chiantigiani verso sud, e appena 20–30 minuti da Siena per arrivare nelle località del Chianti senese. Questa vicinanza alle città d’arte permette di abbinare comodamente la visita di Firenze, Siena e San Gimignano (che si trovano tutto intorno al Chianti) con tour enogastronomici e panoramici tra le colline . In sintesi, le colline del Chianti Classico sono famose perché offrono il meglio della Toscana in un’unica destinazione: vino eccellente, borghi pittoreschi, scenari naturali mozzafiato e una ricca offerta di esperienze tra cultura, natura ed enoturismo.
Perché scegliere Siena e l’Hotel Minerva come base per esplorare il Chianti Classico?








Siena è un punto di partenza strategico per visitare il Chianti Classico e l’intera Toscana centrale. Soggiornare a Siena consente di godere al mattino e alla sera della magia di una città medievale unica (il cui centro storico è Patrimonio UNESCO), e durante il giorno partire per comode escursioni verso le colline del Chianti e altre destinazioni nei dintorni . In particolare, l’Hotel Minerva di Siena si presenta come una base ideale per esplorare la zona: si trova all’interno delle antiche mura di Siena ma appena fuori dalla zona a traffico limitato, il che significa che è facilmente raggiungibile in auto e dispone di parcheggio privato custodito per gli ospiti . Questo è un grande vantaggio per chi intende fare gite in auto tra i borghi del Chianti, poiché potrete arrivare in hotel senza problemi di ZTL e lasciare l’auto al sicuro mentre vi godete la città.
Dall’Hotel Minerva non servirà l’auto per esplorare Siena (i principali monumenti – Piazza del Campo, il Duomo, la Fortezza Medicea ecc. – sono raggiungibili con piacevoli passeggiate di 10-15 minuti ), ma avere l’auto a disposizione vi permetterà di partire quando volete alla scoperta delle campagne circostanti. Nel raggio di un’ora di viaggio dall’hotel potrete raggiungere città d’arte come Firenze, borghi incantati come San Gimignano o Monteriggioni, e ovviamente tutti i paesaggi da cartolina del Chianti Classico e delle Crete Senesi, fino alla Val d’Orcia . Molte delle località del Chianti sono anche più vicine: ad esempio Castellina in Chianti dista poco più di 20 km, Radda circa 30 km e Greve in Chianti circa 45 km da Siena. Nella tabella seguente sono riportate le distanze indicative tra l’Hotel Minerva (Siena) e alcuni dei principali borghi del Chianti Classico, con i relativi tempi di percorrenza in auto.
| Borgo del Chianti Classico | Distanza da Siena | Tempo in auto (circa) |
|---|---|---|
| Castellina in Chianti | ~22 km | 30 minuti |
| Radda in Chianti | ~30 km | 45 minuti |
| Gaiole in Chianti | ~28 km | 40 minuti |
| Greve in Chianti | ~45 km | 1 ora |
| Panzano in Chianti | ~35 km | 50 minuti |
| San Gusmè (Castelnuovo B.) | ~25 km | 35 minuti |
| Impruneta (versante FI) | ~55 km | 1 ora circa |
Siena (Hotel Minerva) è un’ottima base per esplorare in giornata i borghi del Chianti: la tabella mostra distanze e tempi medi di percorrenza in auto.
Oltre alla posizione, l’Hotel Minerva offre anche un’accoglienza e servizi pensati per rendere piacevole il soggiorno sia in città che come appoggio per escursioni. La reception aperta 24h con staff multilingue è sempre disponibile a dare consigli su itinerari segreti, cantine da visitare o eventi in zona . Se desiderate, lo staff può aiutarvi a organizzare degustazioni di vino in cantine del Chianti o anche un’escursione a cavallo tra le colline toscane al tramonto . Per gli ospiti che arrivano con bici o moto, l’hotel mette a disposizione deposito chiuso e piccola officina, informazioni su percorsi panoramici e la possibilità di unirsi a gruppi locali per tour in bici . Chi viaggia in famiglia troverà camere spaziose e la possibilità di culle per i bimbi piccoli , oltre alla vicinanza a parchi e giardini (a due passi ci sono gli ottocenteschi Giardini della Lizza accanto alla Fortezza Medicea, perfetti per far giocare i bambini all’aria aperta ). Le coppie in fuga romantica apprezzeranno invece la vista panoramica dalle camere con terrazza – ideale per brindare con un calice di vino guardando i tetti medievali – e l’atmosfera storica e suggestiva dell’hotel, che è ospitato in uno degli alberghi più storici di Siena, con travi in legno a vista, pavimenti in cotto e opere d’arte locale alle pareti .
In sintesi, scegliere l’Hotel Minerva a Siena come base consente di vivere due vacanze in una: da un lato l’esperienza autentica di soggiornare nel centro di Siena (con tutte le sue attrazioni culturali a portata di passeggiata), dall’altro la libertà di partire ogni giorno alla scoperta delle colline del Chianti Classico e di altre mete toscane, sapendo di poter rientrare comodamente la sera in un hotel accogliente e tranquillo. La zona dell’hotel è infatti sicura e silenziosa di notte, appena fuori dal caos delle vie più affollate, garantendo sonni sereni dopo le giornate intense da turista . Per tutti questi motivi, l’Hotel Minerva rappresenta un punto di partenza ideale per esplorare il Chianti Classico e dintorni con la massima flessibilità e comodità.
Quali borghi visitare nel Chianti Fiorentino?
Il Chianti Fiorentino indica la parte settentrionale del Chianti Classico, in provincia di Firenze. Qui si trovano borghi rinomati come Greve in Chianti, Montefioralle, Panzano in Chianti, oltre ad alcune località ai margini del Chianti come Impruneta e San Casciano Val di Pesa. Ecco i borghi imperdibili del Chianti fiorentino e le loro attrattive principali:
- Greve in Chianti – Considerata la “porta d’ingresso” del Chianti dal lato fiorentino, Greve accoglie i visitatori con la sua pittoresca piazza Mercatale, dalla curiosa forma triangolare allungata, circondata da portici su tre lati . Sotto i portici si trovano botteghe, enoteche e trattorie dove assaggiare prodotti tipici. Al centro della piazza sorge la statua di Giovanni da Verrazzano, il navigatore nato da queste parti che scoprì la baia di New York . Nella parte alta della piazza si affaccia la Chiesa di Santa Croce, di origini medievali ma rimaneggiata in stile neorinascimentale, che conserva opere d’arte sacra (tra cui un trittico trecentesco di Bicci di Lorenzo) . Greve ospita inoltre un interessante Museo del Vino, dov’è possibile approfondire la storia del Chianti e ammirare antichi strumenti di vinificazione . Ogni sabato mattina la piazza anima con il mercato settimanale, usanza che risale al Medioevo quando Greve fungeva da mercato principale per i castelli e fattorie dei dintorni. Imperdibile anche la storica Antica Macelleria Falorni sotto i portici, celebre per salumi di cinghiale e finocchiona.
- Montefioralle – A soli 2 km da Greve, arroccato su un colle tra vigneti, Montefioralle è un piccolo borgo medievale inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”. È un incantevole anello di case in pietra racchiuso entro antiche mura: passeggiando per le strette vie acciottolate si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo. Montefioralle è noto anche perché qui nacque il navigatore Amerigo Vespucci – una delle case del borgo appartenne infatti alla famiglia Vespucci ed è riconoscibile dallo stemma con il simbolo del vespe (da cui il cognome) scolpito sopra il portone . Da visitare la Chiesa di Santo Stefano a Montefioralle, con semplici forme romaniche, e godersi la vista panoramica sui vigneti circostanti. Il borgo è piccolissimo e si visita in meno di un’ora, ma regala scorci da cartolina ad ogni angolo . Montefioralle è anche noto per l’ottimo olio d’oliva locale e per le feste di paese: a fine settembre ospita la “Festa dei Vendemmia” con degustazioni di vino nuovo e specialità autunnali.
- Panzano in Chianti – Proseguendo circa 8 km oltre Greve si arriva a Panzano, borgo adagiato su un colle al confine tra il Chianti fiorentino e quello senese. Panzano ha origini antiche e un passato legato alle guerre tra Firenze e Siena: il suo castello, risalente almeno al XII secolo, fu un importante baluardo difensivo fiorentino contro Siena . Del Castello di Panzano restano parti delle mura e una torre incorporata negli edifici del centro storico, ma l’atmosfera medievale si respira ancora. La piazza principale (Piazza Bucciarelli) ospita ogni prima domenica del mese un vivace mercatino biologico di prodotti locali. A Panzano si trova inoltre una delle mete gourmet più celebri della Toscana: la Antica Macelleria Cecchini, la macelleria del famoso butcher-poeta Dario Cecchini, divenuta una vera istituzione per la bistecca alla fiorentina (qui servita in versione “experience” con menù fisso e declamazione di Dante durante il taglio della carne) . Gli appassionati di vino non dovrebbero perdere l’evento annuale “Vino al Vino” che si tiene a Panzano ogni anno a settembre: per un weekend la piazza si riempie di banchetti dove le cantine locali offrono degustazioni dei loro vini Chianti Classico, il tutto accompagnato da musica e atmosfera festosa. Infine, da Panzano si può godere di uno dei panorami più belli sulle vallate chiantigiane: basta raggiungere la piccola Pieve di San Leolino, chiesetta romanica immersa tra gli olivi poco fuori dal paese, per ammirare un panorama mozzafiato e visitare la chiesa che custodisce opere d’arte sacra di pregio .
- Impruneta – Pur non essendo parte del Chianti Classico “storico” (non rientra nel consorzio del Gallo Nero), Impruneta è tradizionalmente considerata una porta del Chianti fiorentino, trovandosi a sud di Firenze lungo la strada per Greve. Questo paese è famoso in tutta Italia per la produzione artigianale di terracotta (qui si fabbricano da secoli orci, vasi e coppi in cotto imprunetino) e per la storica Festa dell’Uva, uno dei festival vinicoli più antichi d’Italia. Ogni anno a fine settembre, Impruneta celebra la vendemmia con sfilate di carri allegorici allestiti dalle quattro contrade cittadine, spettacoli e degustazioni di vino nuovo . Visitare Impruneta è consigliato soprattutto in occasione di questo evento oppure nel mese di ottobre, quando oltre alla Festa dell’Uva si tengono anche la Festa di San Luca (fiera di bestiame e merci di origini medievali) e sagre legate alla raccolta delle olive . Tra i monumenti principali spicca la Basilica di Santa Maria all’Impruneta, che domina la piazza centrale: un santuario che secondo la leggenda custodisce un’icona miracolosa della Vergine dipinta dall’evangelista Luca, molto venerata dai fiorentini . Da Impruneta, inoltre, provengono le classiche “tegole” in cotto che si vedono sui tetti di tutti i casali e borghi del Chianti – un dettaglio architettonico che rende unico il paesaggio toscano.
(Altri borghi minori del Chianti fiorentino: segnaliamo anche San Casciano in Val di Pesa, con il bel centro storico e il Museo di San Casciano; Montefioralle già descritto; Badia a Passignano, splendida abbazia circondata da vigneti presso Tavarnelle; e Lamole, minuscola frazione sopra Greve famosa per i suoi vigneti terrazzati e il panorama che offre sulle colline.)
Quali borghi visitare nel Chianti Senese?
Il Chianti Senese comprende la parte meridionale del Chianti Classico, ricadente in provincia di Siena. È un territorio ricco di borghi affascinanti, spesso più piccoli e raccolti rispetto a quelli fiorentini, ma altrettanto carichi di storia e atmosfera. I centri principali sono Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti e, sul margine orientale, il borgo fortificato di Castelnuovo Berardenga con le sue frazioni come San Gusmè. Ecco cosa vedere in questi borghi del Chianti senese:
- Castellina in Chianti – Situata in posizione dominante sulle colline, Castellina fu uno dei tre antichi capoluoghi della Lega del Chianti (insieme a Radda e Gaiole). Oggi accoglie i visitatori con il suo elegante centro storico caratterizzato da edifici in pietra serena e stradine curate. Da non perdere la Rocca medievale con la torre quattrocentesca: al suo interno ospita il Museo Archeologico del Chianti Senese, che espone reperti etruschi e romani rinvenuti nella zona . Un’esperienza suggestiva è la passeggiata nella Via delle Volte, un passaggio pedonale coperto che corre sotto le case lungo le antiche mura, offrendo scorci pittoreschi da feritoie e arcate. Appena fuori dal paese, gli appassionati di archeologia possono visitare le Tombe etrusche di Montecalvario, un importante complesso funerario del VI-V secolo a.C. composto da quattro camere sepolcrali disposte a croce . Le tombe, scavate nel tufo, testimoniano la presenza etrusca in Chianti molti secoli prima del Medioevo. Castellina vanta anche una vivace scena enogastronomica: lungo la via centrale troverete enoteche per degustare il Chianti Classico locale e botteghe di prodotti tipici (salumi di cinghiale, formaggi, miele). Ogni anno a fine maggio si tiene “Pentecoste a Castellina”, evento con apertura straordinaria delle cantine nel centro storico e degustazioni di vino e prodotti tipici sotto le volte medievali – un appuntamento imperdibile per immergersi nell’atmosfera locale.
- Radda in Chianti – Cuore storico e geografico del Chianti, Radda fu sede del governo della Lega del Chianti sin dal XIV secolo. Il borgo, adagiato su un crinale tra vallate di vigneti, conserva un fascino medievale intatto. Passeggiando per le sue vie acciottolate si incontrano palazzi storici come il Palazzo del Podestà, con la facciata decorata dagli stemmi in pietra dei vari podestà susseguitisi (segno dell’importanza amministrativa di Radda nel passato). Merita una visita la Propositura di San Niccolò, chiesa gotica dal bel campanile, e appena fuori le mura la trecentesca Chiesa di Santa Maria Novella. Radda è ideale da scoprire a piedi, perdendosi nei vicoli che offrono scorci panoramici sulle colline. Per gli amanti del vino, tappa d’obbligo è la Casa del Chianti Classico, allestita nello storico convento di Santa Maria al Prato: qui si trova un percorso museale multimediale dedicato al vino Chianti Classico, sale per degustazioni guidate e persino un bistrot con terrazza panoramica sulle vigne . Radda è anche protagonista di uno degli eventi enologici più importanti della zona: “Radda nel Bicchiere”, manifestazione che ogni anno a fine maggio trasforma il paese in un salone del vino all’aperto, con i produttori di Radda che offrono assaggi dei loro migliori vini lungo le strade, accompagnati da musica e seminari a tema . Infine, da Radda partono molti sentieri panoramici per trekking tra boschi e vigne; uno di questi conduce al vicino borgo di Volpaia (6 km), altra perla di cui parliamo tra poco.
- Gaiole in Chianti – Più che un borgo compatto, Gaiole è un centro sparso lungo la valle del torrente Massellone, noto soprattutto per i castelli e le tenute storiche che punteggiano i suoi dintorni. In epoca medievale Gaiole era un mercato (mercatale) al servizio dei castelli circostanti, ruolo ricordato dalla lunga via principale fiancheggiata da botteghe. Oggi è una tranquilla cittadina che funge da base ideale per esplorare alcuni dei luoghi più iconici del Chianti Classico: a breve distanza si trovano infatti il Castello di Brolio (a 7 km a sud) e il Castello di Meleto (5 km a nord-est). Il Castello di Brolio, appartenente dal XII secolo alla famiglia Ricasoli, è una tappa obbligata: qui il Barone Bettino Ricasoli nel 1872 elaborò la famosa “ricetta del Chianti”, definendo per primo l’uvaggio che avrebbe caratterizzato il Chianti Classico . Oggi Brolio offre visite al castello (giardini e piccola cappella, più un museo sulla storia della famiglia e del vino) e alle cantine Ricasoli, con possibilità di degustare il Chianti Classico proprio nel luogo dov’è nato. Il panorama dalle mura di Brolio al tramonto è impareggiabile, con vista che spazia su vigneti e boschi fino a Siena in lontananza. Castello di Meleto, invece, affascina per le sue sale arredate d’epoca e le cantine scavate nella roccia; qui si producono vini e olio, e in estate il castello ospita eventi come cene medievali o concerti. Oltre a questi, numerosi altri castelli punteggiano le colline di Gaiole (Volpaia, Vertine, Spaltenna, Ama, Tornano, etc.), molti dei quali trasformati in aziende vitivinicole o relais di charme. Gaiole è famosa anche tra i ciclisti: ogni anno in ottobre qui parte e arriva L’Eroica, la celebre gara ciclistica d’epoca su strade bianche, che richiama migliaia di appassionati da tutto il mondo. I partecipanti pedalano con biciclette storiche per oltre 200 km tra le colline del Chianti, delle Crete Senesi e della Val d’Orcia, rievocando l’epopea del ciclismo del passato . Nei giorni dell’Eroica (primo fine settimana di ottobre) Gaiole si anima con mercatini di biciclette vintage, stand gastronomici e un’atmosfera di festa unica.
- Volpaia – Merita una menzione speciale questo minuscolo borgo fortificato, frazione di Radda in Chianti, perché sembra uscito da un libro di fiabe. Volpaia è in realtà un’antica terra murata costruita attorno a un castello del XII secolo, rimasto mirabilmente intatto nel suo aspetto di pietra dorata. Oggi il castello e le case circostanti ospitano la celebre Fattoria Castello di Volpaia, cantina che produce Chianti Classico biologico di altissima qualità – basti pensare che un vino di Volpaia è stato inserito nella top 3 mondiale di Wine Spectator . Nel borgo il tempo scorre lento: poche viuzze, una chiesetta romanica, un forno, l’osteria di paese e ovviamente l’enoteca del castello dove è possibile fare degustazioni e visite guidate nelle cantine storiche sotterranee . Volpaia regala un’atmosfera fuori dal tempo, lontana dalle folle, e scorci panoramici stupendi data la sua posizione elevata (chi ama camminare può raggiungere Volpaia anche a piedi da Radda attraverso un sentiero tra i boschi, in circa 1h30). È un luogo imperdibile per gli amanti del vino e per chi cerca la Toscana più autentica e nascosta.
- San Gusmè – Incastonato tra le colline sud-orientali del Chianti Classico, 5 km a est di Castelnuovo Berardenga, San Gusmè è un gioiellino medievale che conserva intatte le sue mura circolari con torri e due porte d’accesso . Il borgo, che conta poche decine di abitanti, è curatissimo: viuzze lastricate di cotto, case in pietra con vasi di gerani, una chiesa settecentesca (Santi Cosma e Damiano) e soprattutto splendide viste panoramiche sui vigneti del Chianti e sui calanchi argillosi delle Crete Senesi in lontananza. Arrivando da Castelnuovo, prima di giungere al paese si attraversa la suggestiva Cipresseta di San Gusmè, un lungo viale di cipressi che ricorda i paesaggi della Val d’Orcia . Nel borgo ogni anno a inizio settembre si tiene la caratteristica Festa del Luca (dedicata ad un’allegoria contadina locale, la statua di un contadino chiamato Luca Cava): durante la sagra le stradine si animano con bancarelle, spettacoli e degustazioni di vini di piccole cantine locali. Visitare San Gusmè significa fare un tuffo nella Toscana più vera e rurale, dove il silenzio è rotto solo dal rintocco della campana e dai suoni della campagna. Dalla piazzetta panoramica si gode una vista impareggiabile: da un lato i vigneti ordinati di Villa Arceno e delle altre fattorie del Chianti, dall’altro le prime crete brulle che annunciano il paesaggio senese più a sud. Un borgo ideale per fotografie e per assaporare la pace fuori dal tempo.
(Altre tappe nel Chianti senese: lungo la strada tra Castellina e Panzano si incontra la Pieve di San Leonino, antica chiesa romanica isolata tra i vigneti; nei pressi di Radda vale una visita la Badia a Coltibuono, abbazia vallombrosana con giardini all’italiana e azienda vinicola, famosa anche per il suo ristorante e la scuola di cucina; presso Castelnuovo Berardenga merita uno stop la Certosa di Pontignano, magnifica certosa quattrocentesca con chiostri e giardini, oggi sede dell’Università di Siena ma visitabile come monumento. Infine, per chi ama l’arte contemporanea, a Pievasciata (comune di Castelnuovo B.) si trova il Parco Sculture del Chianti, un bosco dove sono installate sculture moderne di artisti internazionali, per un’insolita unione tra arte e natura.)
Quali esperienze di enoturismo si possono fare nel Chianti Classico?
Il Chianti Classico è un vero paradiso per gli enoturisti. Qui il vino non è solo un prodotto da degustare, ma un patrimonio culturale da vivere attraverso visite in cantina, passeggiate tra i filari e scoperte gastronomiche. Ecco alcune delle esperienze di enoturismo da non perdere nelle colline del Chianti Classico:
- Visite e degustazioni in cantina: Quasi tutte le principali aziende vinicole del Chianti Classico offrono tour guidati delle loro cantine storiche, spesso ospitate in castelli o ville d’epoca, seguiti da degustazioni dei vini di produzione. Ad esempio, il già citato Castello di Brolio (Barone Ricasoli) permette di visitare le cantine secolari scavate nella roccia e i giardini del castello, con assaggio finale del Chianti Classico e degli altri vini Ricasoli. Il Castello di Verrazzano a Greve in Chianti, antico feudo della famiglia Verrazzano, propone tour panoramici tra vigneti terrazzati, visita alle cantine e degustazioni accompagnate da prodotti tipici, e dispone anche di un ristorante affacciato sulle vigne . Un’altra meta rinomata è il Castello di Ama, vicino Gaiole: oltre a essere azienda vinicola, ospita installazioni di arte contemporanea allestite nelle cantine e nei dintorni, che rendono la visita molto particolare (si possono ammirare opere di artisti come Michelangelo Pistoletto, Anish Kapoor, etc., integrate nel contesto della tenuta). Per un’esperienza moderna, c’è la spettacolare Cantina Antinori nel Chianti Classico a Bargino (San Casciano Val di Pesa): un’avveniristica struttura architettonica perfettamente inserita nella collina, dove è possibile fare tour high-tech sulla produzione vinicola seguiti da degustazioni dei vini Antinori, oppure fermarsi al wine bar/ristorante con vista sui vigneti.
- Enomusei e centri espositivi: Oltre alle cantine, il Chianti offre alcuni spazi museali dedicati al vino. Abbiamo menzionato a Greve il Museo del Vino, che espone antichi strumenti, carrozze per il trasporto del vino e offre degustazioni tematiche. A Radda in Chianti la Casa del Chianti Classico ha allestito un piccolo museo interattivo dove, tra le varie cose, è possibile mettersi alla prova con un quiz sensoriale sul vino (annusando diverse essenze per indovinare i profumi caratteristici del Chianti Classico) . Anche il Museo Archeologico di Castellina in realtà dedica una sezione alla storia del territorio vinicolo, collegando gli Etruschi – già produttori di vino in queste terre – alla tradizione odierna. Questi luoghi arricchiscono la comprensione del vino Chianti contestualizzandolo nella storia e nella cultura locale.
- Degustazioni libere nelle enoteche e wine bar: In tutti i borghi principali troverai enoteche ben fornite dove poter degustare una grande varietà di Chianti Classico diversi, magari guidato dai consigli dell’enotecario. A Greve, accanto al museo, c’è la famosa Enoteca Falorni: ospitata in antiche cantine sotterranee, offre oltre 100 etichette di Chianti Classico in degustazione con sistema a carta prepagata (puoi servirti da solo assaggi da dispenser automatici, scegliendo tra diversi vini). Anche a Castellina e Radda vi sono enoteche consorziate che propongono assaggi di tutte le cantine del comune: ottimo per farsi un’idea delle differenze di carattere tra vini di diverse zone del Chianti Classico. Molte enoteche organizzano anche spedizioni del vino a domicilio, comodo se vuoi acquistare qualche bottiglia ma non puoi portarle con te.
- Wine tour organizzati: Se preferisci lasciare l’auto e goderti il vino senza pensieri, puoi partecipare a uno dei tanti wine tour organizzati con partenza da Siena o Firenze. Ci sono tour giornalieri in minivan che portano a visitare 2-3 cantine del Chianti Classico, con pranzo in fattoria e soste nei borghi, accompagnati da guide esperte (spesso sommelier) che spiegano caratteristiche e storia dei vini. In hotel a Siena potrai chiedere informazioni: lo staff dell’Hotel Minerva sarà lieto di suggerirti tour affidabili o autisti con NCC per un wine tour personalizzato. In alternativa, esistono anche tour in bicicletta elettrica tra le vigne con tappe di degustazione, oppure tour particolari come quello in vespa o in 500 d’epoca tra i vigneti del Chianti (diventati popolari per chi cerca un’esperienza vintage e divertente).
- Strada del Vino Chianti Classico: Il territorio è attraversato da percorsi panoramici noti come “Strade del Vino”. La più famosa è la SR 222 Chiantigiana, la strada statale che collega Firenze e Siena passando per Greve, Panzano, Castellina: lungo la Chiantigiana troverai indicazioni per innumerevoli aziende vinicole; molti cartelli marroni “🍷” segnalano la presenza di cantine aperte al pubblico. Puoi percorrerla con calma, fermandoti dove preferisci per una degustazione. Tieni presente che è sempre meglio prenotare in anticipo le visite in cantina, specialmente nei periodi di alta stagione, per assicurarti che ci sia disponibilità e che trovino qualcuno ad accoglierti in lingua italiana (o quella preferita). Alcune cantine più piccole magari aprono solo su appuntamento. Altre invece, specie le più grandi, hanno orari di apertura regolari e magari un punto vendita aperto al pubblico per assaggi anche senza prenotazione.
- Eventi enogastronomici: Un’esperienza di enoturismo può essere anche partecipare a un evento locale dedicato al vino. Nel Chianti Classico durante l’anno ce ne sono diversi (li approfondiamo nella sezione successiva sugli eventi). Manifestazioni come Radda nel Bicchiere (maggio) o l’Expo del Chianti Classico a Greve (settembre) permettono di degustare decine di vini di produttori diversi acquistando un calice e girando per le vie del borgo. Un’occasione perfetta per scoprire piccole aziende e annate differenti, in un contesto festoso e autentico in mezzo alla gente del posto e ai produttori stessi. Anche partecipare alla vendemmia può essere un’esperienza indimenticabile: alcune fattorie didattiche o agriturismi offrono, tra fine settembre e inizio ottobre, attività di vendemmia per un giorno in cui gli ospiti possono provare a raccogliere l’uva nei filari e poi festeggiare con pranzo contadino e pigiatura tradizionale dell’uva (un’attività divertente anche per i bambini, ovviamente in versione simbolica e ludica).
In definitiva, le colline del Chianti Classico offrono infinite opportunità per gli amanti del vino: dalle esperienze più didattiche e culturali, come i musei e i tour guidati, a quelle più ludiche e conviviali, come le sagre e gli assaggi in libertà. Qualunque formula tu scelga, ricorda di gustare il vino con moderazione e di apprezzarlo nel suo contesto: un calice di Chianti Classico sorseggiato guardando il tramonto sulle vigne del Gallo Nero, magari dopo aver conosciuto chi quel vino lo produce, vale più di mille degustazioni frettolose. 🍷
Qual è il periodo migliore per visitare il Chianti Classico e quali eventi stagionali ci sono?
Le colline del Chianti Classico sono affascinanti in ogni stagione, e ciascun periodo dell’anno offre motivi speciali per una visita. Vediamo come cambia il Chianti con il passare dei mesi e quali sono gli eventi stagionali principali da segnare in agenda:
| Stagione | Atmosfera nel Chianti Classico | Eventi da non perdere |
|---|---|---|
| Primavera (aprile-maggio) | Le colline rifioriscono: i vigneti si riempiono di foglie verdi tenerissime, i campi tra i filari si punteggiano di fiori selvatici. Il clima è mite e ideale per passeggiate e ciclotour, con giornate luminose e colline di un verde brillante. Meno folla rispetto all’estate, prezzi più convenienti e natura al top della bellezza. | – Cantine Aperte (ultimo weekend di maggio): molte cantine del Chianti aderiscono a questa iniziativa nazionale aprendo le porte ai visitatori con degustazioni speciali, visite guidate e feste in cantina.<br>– Radda nel Bicchiere (fine maggio, Radda in Chianti): evento enologico con degustazioni all’aperto dei vini di Radda e dintorni .<br>– I Profumi di Lamole (fine maggio/inizio giugno, Lamole presso Greve): piccola rassegna dedicata ai vini e ai fiori di Lamole, frazione famosa per la lavanda e le erbe aromatiche.<br>– Pentecoste a Castellina (maggio o giugno, Castellina): cantine aperte nel borgo, stand gastronomici e musica lungo la Via delle Volte, per celebrare la fine della primavera con vini e sapori locali. |
| Estate (giugno-agosto) | L’estate porta cieli tersi e giornate lunghe. Le vigne a giugno hanno già gli acini d’uva formati, che maturano col sole di luglio e agosto. Il paesaggio diventa un mare di verde scuro. Il clima è caldo (anche 30-35°C) e i borghi sono animati da turisti. L’atmosfera serale è vivace, con ristoranti e enoteche all’aperto. In estate il Chianti offre tante sagre paesane all’aperto, cene in vigna e concerti nelle piazzette. | – Palio di Siena (2 luglio e 16 agosto, Siena): pur non essendo nel Chianti, è l’evento estivo per eccellenza della zona – soggiornando a Siena (ad es. presso Hotel Minerva) si può vivere l’emozione unica di questa corsa di cavalli medievale in Piazza del Campo .<br>– Calici di Stelle (notte di San Lorenzo, 10 agosto, in vari borghi): serate di osservazione stelle cadenti con degustazioni di vino nelle piazze; nel Chianti aderiscono spesso Greve, Castellina o altri comuni, con vino e telescopi sotto il cielo stellato di agosto.<br>– Festa del Vino all’Impruneta (prima metà di settembre, Impruneta): evento enogastronomico con degustazioni e spettacoli, preludio alla Festa dell’Uva.<br>– Expo del Chianti Classico (primi di settembre, Greve in Chianti): grande rassegna dei produttori di Chianti Classico, con stand di oltre 60 cantine nella piazza di Greve e possibilità di assaggiare un’ampia selezione di vini acquistando un carnet di degustazioni. Un appuntamento storico giunto a oltre 50 edizioni. |
| Autunno (settembre-ottobre) | Forse la stagione più suggestiva in Chianti. Settembre inizia con i vigneti carichi d’uva che via via viene raccolta durante la vendemmia (di solito tra metà settembre e inizio ottobre). Dopo la vendemmia, le foglie delle viti cambiano colore assumendo splendide tonalità autunnali: giallo oro, arancio, rosso porpora, creando paesaggi fiammanti sotto il sole obliquo. L’aria è frizzante, i tramonti limpidi. È periodo di raccolta anche per le olive (fine ottobre e novembre). In autunno il Chianti regala profumi intensi di mosto e di terra umida, e invita a gustare i prodotti di stagione (funghi porcini, castagne, tartufi). | – Vino al Vino (metà settembre, Panzano in Chianti): festival con banchi d’assaggio in piazza a Panzano, dove le aziende del territorio fanno degustare i loro vini in un’atmosfera conviviale di fine estate (spesso accompagnato da musica jazz dal vivo la sera).<br>– Festa dell’Uva di Impruneta (ultimo weekend di settembre, Impruneta): storica sfilata di carri allegorici a tema vendemmiale, con stand gastronomici e ovviamente vino nuovo locale .<br>– Eroica (primi di ottobre, Gaiole in Chianti): la già descritta cicloturistica d’epoca su strade bianche . Anche se non si partecipa in bici, vale la pena essere a Gaiole il giorno dell’evento per vedere i ciclisti in tenuta vintage e festeggiare con loro tra vino e canti popolari.<br>– Nuovo Olio & Vino Novello (tutto novembre, vari luoghi): periodo di frantoi aperti per assaggiare l’olio extravergine nuovo (piccante e verde brillante) sui crostini, e degustazioni del vino novello. Alcune fattorie organizzano piccoli eventi nel weekend per far provare l’olio appena franto, spesso in abbinamento a castagne arrostite (es: festa dell’olio nuovo a San Casciano, a metà novembre). |
| Inverno (novembre-marzo) | L’inverno è la stagione più quieta e “intima” in Chianti. Le vigne riposano spoglie dopo la caduta delle foglie. Le colline hanno colori più bruni e spenti, ma nelle giornate terse il contrasto col cielo invernale è molto bello. È il periodo delle potature nelle vigne (fine inverno) e della vita che rallenta nei borghi. Molti agriturismi chiudono per ferie a gennaio e febbraio, mentre le cantine più grandi restano aperte per visite su appuntamento. In inverno si apprezzano i piaceri enogastronomici al chiuso: vini da meditazione accanto al camino, piatti robusti della cucina chiantigiana (come la ribollita, la carne alla brace, la finocchiona) gustati nelle locande tipiche. Inoltre, a dicembre l’atmosfera natalizia decora i borghi con lucine e piccoli mercatini. | – Mercatini di Natale (dicembre, Castelnuovo Berardenga, Greve e altri comuni maggiori): bancarelle di prodotti artigianali e gastronomici, addobbi e luci nelle piazze nel periodo dell’Avvento. Siena ospita un grande mercatino natalizio in Piazza del Campo a inizio dicembre, ispirato al medievale “mercato grande”.<br>– Vin Santo e Cantucci (tutto l’inverno!): non è un evento, ma vale la pena ricordare che il Vin Santo del Chianti Classico – vino liquoroso ottenuto da uve passite – è tradizionalmente gustato in inverno, intingendovi i cantucci alle mandorle. Molte cantine offrono assaggi di Vin Santo, spesso di loro produzione limitata, da provare magari in occasione di visite indoor nelle giornate più fredde.<br>– Carnevale di Viticcio (febbraio, Greve in Chianti): una curiosità locale, questa sfilata di Carnevale organizzata dalla piccola frazione di Viticcio (presso Greve) con carri allegorici “rurali” e degustazioni di chianti e frappe per tutti. Un esempio di come anche in inverno le comunità locali animino il territorio con piccole feste. |
Come si vede, ogni stagione ha il suo fascino nel Chianti Classico. In primavera ed autunno il clima è ideale e i colori della natura sono al loro massimo splendore – questi due sono probabilmente i periodi preferiti dai viaggiatori appassionati di fotografia e dagli escursionisti. L’estate offre la vivacità degli eventi, delle sagre all’aperto e delle serate lunghe, ma richiede di mettere in conto un po’ di caldo e più turismo in giro. L’inverno è la stagione per chi cerca tranquillità, contemplazione e vuole assaporare il Chianti in solitudine, magari conversando con i produttori stessi in cantina (avendo più tempo da dedicarvi, fuori dalla ressa estiva). In qualunque periodo tu decida di visitare il Chianti, troverai comunque un territorio autentico e ospitale, pronto a farti partecipare alle sue tradizioni. E se puoi, torna in stagioni diverse: resterai stupito da come cambiano l’aspetto delle colline e le attività legate al vino (dalla potatura invernale alla vendemmia autunnale). Il Chianti Classico è una terra che vive seguendo il ritmo naturale delle stagioni, e sapere questo ti farà apprezzare ancora di più ogni sorso del suo vino, frutto del sole estivo e del riposo invernale.
Ci sono percorsi naturalistici e itinerari per trekking o bici nelle colline del Chianti?
Assolutamente sì. Le colline del Chianti, con la loro rete di strade bianche, sentieri tra boschi, filari e oliveti, si prestano magnificamente a essere esplorate a piedi, in bicicletta o a cavallo. Oltre alle esperienze enogastronomiche, il Chianti offre molto a chi cerca il contatto con la natura e un po’ di attività all’aria aperta. Ecco alcune idee di percorsi naturalistici e itinerari da intraprendere nel Chianti Classico:
- Trekking tra i boschi del Chianti: Numerosi sentieri segnalati (anche dalle locali sezioni CAI) solcano le colline collegando i vari borghi. Ad esempio, un itinerario ad anello molto bello parte da Radda in Chianti e tocca la frazione di Volpaia e il castello di Castelvecchi, attraversando boschi di querce e castagni, vigneti e oliveti (è un percorso di media difficoltà di circa 12 km, con partenza e arrivo a Radda) . Un altro trekking panoramico è l’Anello di San Gusmè e Villa Arceno, tra Castelnuovo Berardenga e le ultime colline chiantigiane: circa 8 km tra cipressi, vigneti e antiche tenute, con sosta d’obbligo nel fiabesco borgo di San Gusmè. Per i camminatori più allenati c’è l’Alta Via dei Monti del Chianti, che percorre il crinale orientale del Chianti (al confine col Valdarno): la vetta più alta è il Monte San Michele (circa 893 m s.l.m.), da cui si gode un panorama vastissimo sulla Toscana centrale . Il percorso tocca anche il suggestivo eremo di Montescalari e i boschi intatti dell’area protetta di Sant’Antimo. In generale, consigliamo di dotarsi delle mappe dei sentieri del Chianti (disponibili nelle Pro Loco o scaricabili online, ad esempio dal sito visitchianti.net che elenca molti trekking) e di portare sempre acqua e cappello d’estate, dato che alcuni tratti tra i vigneti sono esposti al sole.
- La Via Romea del Chianti: Pochi sanno che il Chianti è attraversato da un antico percorso storico, la Via Romea Sanese, una variante della via Francigena che collegava Siena a Firenze passando nel Chianti. È un itinerario di circa 80 km che si può percorrere in più tappe, toccando luoghi incantevoli e meno noti. In parte segue proprio sentieri tra le colline: un esempio è la tappa che va da Badia a Passignano (splendido monastero nel Chianti fiorentino) fino a Siena, attraversando boschi di lecci e piccoli borghi rurali . Ripercorrere la Via Romea significa camminare sulle orme di pellegrini e viandanti medievali, scoprendo pievi isolate, fonti, tabernacoli e resti di antichi ospitali disseminati lungo il cammino. È un’esperienza consigliata agli escursionisti esperti, ma anche percorribile in bici o a cavallo con un po’ di adattamento del percorso.
- Itinerari in bicicletta (strada e MTB): Gli amanti della bici su strada troveranno nel Chianti pane per i loro denti: strade collinari a bassa percorrenza, saliscendi tra i vigneti, possibili varianti su sterrato. Oltre alla celebre strada Chiantigiana (SR222), esistono tanti giri ad anello. Uno dei classici è il Giro del Chianti Classico: partenza da Greve -> Panzano -> Radda -> Gaiole -> Castelnuovo Berardenga -> ritorno da Castellina -> Greve (circa 100 km totali, impegnativo ma memorabile). Per chi vuole mettersi alla prova, c’è poi il tracciato permanente de L’Eroica: fuori dal giorno della gara, il percorso è percorribile liberamente ed è segnalato (varie lunghezze, da 46 km fino a 209 km l’anello completo) seguendo strade bianche che attraversano il Chianti e le zone limitrofe. Si può noleggiare una bici d’epoca o usarne una moderna (magari una gravel bike) e pedalare tra filari e colline su strade sterrate, vivendo l’emozione del ciclismo “eroico” in autonomia . Per chi preferisce la mountain bike o l’e-bike, ci sono anche percorsi dedicati: ad esempio, a Castellina è segnalato un anello MTB del Monte Calvario che passa per boschi e vigne toccando l’area delle tombe etrusche. Alcune aziende agrituristiche offrono noleggio e-bike e mappe GPX dei sentieri: questa può essere un’ottima opzione per esplorare anche i tratti più collinari senza troppa fatica, godendosi il paesaggio e fermandosi per foto e visite in cantina lungo la via.
- Passeggiate a cavallo: Immagina di cavalcare tra filari di sangiovese al tramonto – nel Chianti si può! Diversi maneggi e fattorie organizzano escursioni a cavallo di mezza giornata adatte anche a principianti, lungo sentieri che si snodano tra boschi e vigneti. Ad esempio, vicino a Castellina c’è un centro equitazione che propone passeggiate con degustazione finale in cantina; a Castelnuovo Berardenga un agriturismo organizza trekking a cavallo che portano a punti panoramici sulle crete senesi. È un modo lento e romantico di vivere il territorio, in sintonia con la natura. Lo staff dell’Hotel Minerva può aiutare a prenotare un’escursione a cavallo nel Chianti: spesso collaborano con partner locali proprio per offrire questa esperienza agli ospiti (come accennato prima, è una delle “esperienze su misura” che l’hotel può organizzare su richiesta ).
- Parchi e aree naturali: Pur essendo un territorio fortemente plasmato dai vigneti, il Chianti conserva anche aree boschive e piccoli parchi naturali. Una menzione va fatta al Parco Sculture del Chianti a Pievasciata (Castelnuovo B.): più che un trekking è una passeggiata artistica di circa 1 km nel bosco, dove incontrerai installazioni e sculture contemporanee integrate nella natura . Poco distante, a Vagliagli, c’è anche un percorso naturalistico del Bosco di Sant’Agnese con cartelli didattici sulla fauna locale. Sul versante fiorentino invece, vicino Impruneta, trovi il Parco di Poggio Valicaia – non è esattamente Chianti Classico ma un parco collinare pubblico con sentieri tra boschi e aree picnic, ottimo per una giornata nel verde con la famiglia. Segnaliamo infine il Lago di Castel Ruggero (nei pressi di Grassina, Comune di Bagno a Ripoli): un piccolo lago artificiale incorniciato da colline di vigneti e ulivi, raggiungibile a piedi in pochi minuti dal parcheggio, ideale per un picnic o per birdwatching . È fuori dalla zona Classico ma non lontano, se siete in cerca di un angolo di tranquillità.
In conclusione, che tu sia un escursionista esperto, un cicloamatore o semplicemente ami passeggiare nella natura, nel Chianti Classico troverai itinerari adatti al tuo passo. Puoi alternare giornate dedicate all’arte e al vino con momenti attivi all’aperto, scoprendo angoli nascosti raggiungibili solo a piedi o in bici. E dopo l’attività fisica, niente di meglio che rifocillarsi con un buon piatto toscano e – perché no – un calice di Chianti Classico, sapendo di aver veramente guadagnato ogni sorso con la forza delle tue gambe!
(Consiglio: porta sempre con te una scorta d’acqua e un abbigliamento adeguato quando parti per un trekking o un giro in bici nel Chianti. D’estate cappellino e crema solare, d’autunno/inverno una giacca a vento leggera perché il tempo può cambiare. E se esplori da solo strade sterrate, scarica una mappa offline o traccia GPX: il segnale cellulare in alcune vallate può essere debole.)
Il Chianti Classico è una meta adatta alle coppie in viaggio romantico?
Sì, il Chianti Classico è una destinazione perfetta per le coppie in cerca di un viaggio romantico. L’intera regione possiede un’atmosfera intima e suggestiva, fatta di paesaggi dolci, tramonti infuocati sui vigneti, piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato e infinite opportunità per condividere momenti speciali. Ecco alcuni spunti su misura per le coppie:
- Tramonti panoramici e momenti magici: Le colline del Chianti regalano scenari da sogno al calar del sole. Potreste scegliere un punto panoramico – ad esempio le mura della Fortezza Medicea di Castellina, i bastioni del Castello di Brolio, o la terrazza naturale di San Donato in Poggio – e attendere insieme il tramonto brindando con un calice di Chianti. I cieli che si tingono di rosa e arancio sopra i filari creeranno un ricordo indelebile. Un luogo particolarmente romantico al tramonto è il Belvedere di Santa Maria a Panzano, una terrazza panoramica appena fuori Panzano dove spesso i viaggiatori si fermano ad ammirare la “golden hour” sulle vigne. Anche a Siena, durante il vostro soggiorno all’Hotel Minerva, potrete fare una passeggiata serale: immaginate di uscire dall’hotel all’ora blu e in pochi minuti essere sotto la Torre del Mangia illuminata, oppure di salire mano nella mano in cima a qualche colle intorno a Siena per vedere le luci della città accendersi lentamente . Lo stesso Hotel Minerva, con le sue camere panoramiche, offre alle coppie momenti di poesia – come sorseggiare un vino sul balconcino privato guardando la skyline senese di notte.
- Cene a lume di candela e soste golose: Il Chianti è terra di ottima cucina e buon vino – cosa c’è di più romantico di una cena toscana a lume di candela in una trattoria rustica? Nei borghi troverete enoteche con piccoli tavoli appartati e ristorantini con terrazze panoramiche dove gustare pici al cinghiale, bistecca alla fiorentina per due, ribollita e altre specialità, il tutto abbinato a eccellenti vini locali. A Radda in Chianti, ad esempio, c’è un ristorante con tavoli all’aperto affacciati sulle colline, ideale per una cena estiva al chiaro di luna. A Villa di Geggiano (nei pressi di Castelnuovo Berardenga) si può prenotare una cena gourmet nella limonaia settecentesca, in un contesto davvero esclusivo e romantico. Anche Siena offre molte opzioni romantiche: si può cenare nei tavolini all’aperto in Piazza del Campo, oppure cercare un’osteria più raccolta nel dedalo di viuzze medievali, e concedersi poi una passeggiata sotto le stelle con un gelato artigianale in mano. Non dimentichiamo le dolci tentazioni: condividere una fetta di torta chiantigiana alle nocciole, o intingere insieme i cantucci nel vin santo a fine pasto… piccoli piaceri che rendono speciale la vacanza di coppia.
- Esperienze benessere e relax: Diverse strutture nel Chianti offrono anche servizi wellness che possono interessare le coppie in cerca di relax. Ad esempio, alcune cantine propongono il cosiddetto “wine treatment”: massaggi e trattamenti di coppia a base di vinaccioli e prodotti derivati dall’uva, spesso in ambienti panoramici. Nei dintorni di Gaiole c’è un relais di charme con spa ricavata nelle antiche cantine dove è possibile fare il bagno in tinozze di vino e acqua termale – un’esperienza sensoriale unica da fare in due. Se preferite le terme vere e proprie, a circa un’ora di auto dal Chianti ci sono località termali rinomate (Rapolano Terme verso sud, o Montecatini Terme verso nord-ovest): niente vieta di inserire una giornata di terme & spa nel vostro itinerario, per poi tornare la sera nella quiete del Chianti. Anche l’Hotel Minerva stesso può coccolare le coppie: su richiesta, ad esempio, può far trovare in camera una bottiglia di prosecco o spumante per brindare a un’occasione speciale, oppure organizzare una colazione in camera romantica (magari sul balcone privato vista Siena) per un dolce risveglio insieme .
- Attività romantiche originali: Per rendere ancora più memorabile il viaggio di coppia, ci sono alcune attività fuori dall’ordinario che il Chianti (e dintorni) offrono. Una di queste è il volo in mongolfiera sulle colline toscane: diversi operatori propongono voli all’alba che partono da zone come Tavarnelle o Siena Nord e sorvolano i vigneti del Chianti dall’alto, un’esperienza mozzafiato perfetta da condividere con la propria metà (spesso i voli si concludono con un brindisi e colazione all’atterraggio). Un’altra idea è un picnic romantico in vigna: alcune tenute preparano cestini gourmet con prodotti locali e vi allestiscono un angolino appartato tra i filari, con coperte e cuscini, per farvi gustare un pranzo al sacco di lusso immersi nei colori e nei profumi della campagna. Immaginatevi seduti tra filari carichi d’uva, in silenzio, solo voi due, con pecorino, prosciutto toscano e un buon bicchiere di Chianti Classico – difficile pensare a qualcosa di più romantico. Anche un semplice percorso a piedi al chiaro di luna può diventare speciale: durante l’estate alcune associazioni organizzano trekking notturni nei dintorni di Castellina o Castelnuovo, con lanterne o semplicemente con la luce della luna piena, con tappa per osservare le stelle lontano da inquinamento luminoso. Parteciparvi in coppia può essere magico, stringendosi la mano sotto un cielo stellato che in città difficilmente si riesce a vedere.
In sostanza, il Chianti Classico offre un contesto da “bella epoque” rurale che sembra fatto apposta per far sbocciare o rinsaldare l’amore. Non è un caso che molte proposte di matrimonio avvengano proprio qui, magari su una terrazza panoramica di un agriturismo al tramonto, o tra i vicoli di un borgo medievale. Ogni scorcio – la panchina sotto l’olivo secolare, la chiesetta isolata tra i campi, la loggia affacciata sui vigneti – può diventare il vostro angolo romantico personale. E se scegliete l’Hotel Minerva a Siena come base, avrete il vantaggio di vivere momenti romantici anche in città: salire sulla Torre del Mangia e abbracciarsi in cima mentre Siena si stende tutt’intorno è “un’esperienza da batticuore, perfetta per coronare un viaggio romantico” .
(Consiglio per un souvenir romantico: acquistate una bottiglia di Chianti Classico Riserva di un’annata speciale – magari proprio quella del vostro viaggio – e conservatela per stapparla in futuro, in un anniversario. Sarà come riaprire il libro dei ricordi e rivivere insieme l’emozione del vostro tour nel Chianti.)
Il Chianti Classico è adatto a una vacanza in famiglia con bambini?
Sì, il Chianti Classico è una meta indicata anche per le famiglie con bambini, offrendo natura, spazi all’aperto e attività che possono coinvolgere anche i più piccoli. Se l’idea di portare i bimbi in giro per cantine vi preoccupa, sappiate che il Chianti riserva tante sorprese family-friendly e che l’ospitalità toscana sa accogliere bene anche i viaggiatori in miniatura. Ecco alcuni motivi e consigli per vivere il Chianti con tutta la famiglia:
- Spazi aperti e libertà: Uno dei grandi vantaggi del Chianti per i bambini è la possibilità di stare all’aria aperta senza pericoli. I borghi sono piccoli e con scarso traffico, molti agriturismi hanno ampi giardini e magari piscine, e ovunque c’è verde per correre, giocare e sfogare energie. Dopo aver visitato una città d’arte come Firenze o Siena, venire in Chianti permette ai bimbi di “riposarsi” dalla folla e godersi la campagna. Ad esempio, i Giardini della Fortezza Medicea a Siena (La Lizza) sono proprio vicini all’Hotel Minerva e offrono un parco giochi e tanto spazio per correre. Nei borghi chiantigiani spesso ci sono piccoli parchi pubblici con altalene (a Greve ce n’è uno vicino al fiumiciattolo, a Castellina un’area giochi poco fuori le mura, ecc.). E poi c’è la campagna stessa: una semplice passeggiata tra i filari può diventare un’avventura esplorativa per un bambino, soprattutto se inizia a scoprire foglie, lucertole, uva (attenzione a non esagerare ad assaggiarla però 😉).
- Attività didattiche e divertenti: Il Chianti offre diverse attrattive “a tema” che possono entusiasmare i più giovani. Prima fra tutte, il già citato Archeodromo di Poggibonsi: un villaggio dell’Alto Medioevo ricostruito a grandezza naturale, popolato da figuranti in costume che mostrano come si viveva nell’anno 1000 . Qui i bambini possono entrare nelle capanne, vedere il fabbro forgiare il ferro, la cuoca cuocere il pane sul fuoco, e partecipare a piccole attività (tirare con l’arco, macinare il grano) senza barriere linguistiche – è un museo vivente davvero coinvolgente . L’ingresso al parco è gratuito e durante le aperture domenicali con rievocatori i piccoli rimangono incantati (e anche i genitori, diciamolo!). Un altro luogo che combina gioco e apprendimento è l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti a Barberino Tavarnelle: è un osservatorio astronomico con giardino botanico dove si organizzano serate di osservazione delle stelle e attività scientifiche divulgative pensate anche per i ragazzi . Immaginate la curiosità di un bambino nel guardare Saturno al telescopio in una limpida notte chiantigiana! Inoltre, sempre a Tavarnelle, c’è il Parco Archeologico del Poggio la Croce con resti etruschi, visitabile liberamente. Se i vostri figli amano i castelli, portateli alla Rocca di Staggia (tra Poggibonsi e Castellina): una vera fortezza medievale ben conservata dove possono sentirsi cavalieri per un giorno – spesso organizzano visite guidate con animazioni a tema per bambini . Anche il Castello di Meleto offre tour adatti ai più piccoli, facendo scoprire loro le sale segrete e magari il teatrino settecentesco nascosto tra le mura.
- Divertimento “avventuroso”: Per i ragazzini più grandicelli (e attivi) ci sono opportunità di scaricare adrenalina in sicurezza. A circa 20 minuti dal Chianti, in direzione sud, si trova Saltalbero Parco Avventura (a Rapolano Terme): un parco con percorsi sospesi sugli alberi, zip-line, ponti tibetani, adatto dai 3 anni in su fino agli adulti. In alternativa, verso nord, il Parco Avventura Il Gigante vicino a Firenze offre percorsi sugli alberi di varie difficoltà, ideale magari per una tappa lungo il viaggio di andata o ritorno dalla zona . Un’altra esperienza che i bambini adorano è il giro in quad o mini-jeep: al Chianti Sculpture Park di Pievasciata hanno allestito un piccolo circuito “avventura a 4 ruote” per bambini con mini Land Rover elettriche da guidare in off-road (accompagnati dallo staff) – un gioco che fa impazzire i piccoli piloti! E che dire del gokart? A Castelnuovo Berardenga c’è un circuito di karting dove anche i ragazzi (dai ~8 anni in su, con kart a dimensioni ridotte) possono provare l’ebrezza della velocità in pista in tutta sicurezza . Insomma, tra parchi avventura, kartodromi e persino maneggi con pony (molti agriturismi offrono brevi passeggiate su pony per bimbi piccoli), la noia è bandita.
- Fattorie didattiche e animali: I bambini spesso amano gli animali, e nel Chianti potranno vederne molti: mucche, asinelli, pecore, galline… Un luogo speciale, nel cuore di Siena ma che piace tantissimo ai piccoli, è l’Orto de’ Pecci: un parco urbano con orto medievale a due passi da Piazza del Campo, dove vivono asinelli, caprette, oche e pavoni in libertà . I bimbi possono osservarli, magari dare una carezza agli asinelli, mentre i genitori si rilassano nel prato o al chiosco della trattoria. È sorprendente trovare un “pezzetto di campagna” così in centro città – tanti bimbi senesi imparano ad amare la natura proprio all’Orto de’ Pecci. Nel Chianti, molti agriturismi sono vere fattorie dove gli ospiti possono interagire con gli animali della tenuta: ce ne sono con allevamenti di cinta senese (simpatici maiali “fasciati”), con cavalli e pony, con pollai e conigliere che incuriosiscono sempre i piccini. Alcune fattorie didattiche organizzano laboratori per famiglie: ad esempio fare il formaggio pecorino insieme (dal latte alla cagliata, fino alla formella da portare a casa), oppure laboratori di cucina per imparare a fare i biscotti toscani. Queste esperienze pratiche divertono molto i bambini e lasciano loro un bellissimo ricordo (oltre a sviluppare manualità e interesse per la cultura contadina). Potete informarvi presso gli uffici turistici locali o chiedere consiglio allo staff dell’Hotel Minerva: conoscono bene il territorio e potranno indicarvi qualche azienda agrituristica adatta alle famiglie .
- Eventi e sagre a misura di bimbo: Partecipare a una sagra paesana in Chianti può essere divertente per tutta la famiglia. Molte hanno giochi e attrazioni pensate anche per i piccoli: alla Festa dell’Uva di Impruneta, ad esempio, ci sono giostre e zucchero filato oltre ai carri allegorici; durante l’Expo del Chianti a Greve spesso organizzano spettacoli di burattini o truccabimbi nel pomeriggio per intrattenere i più piccoli mentre i grandi degustano. A dicembre poi, i mercatini di Natale nei borghi offrono spesso Babbo Natale in persona, animazione e laboratori creativi per i bambini (come scrivere la letterina o decorare i biscotti). Se capitate a Siena nel periodo del Palio (luglio/agosto), tenete presente che il Corteo storico affascina molto i bambini con tamburi, bandiere e costumi, ma il giorno del Palio in piazza potrebbe essere troppo caotico e lungo per loro – meglio eventualmente vedere le prove nei giorni precedenti, che durano meno e sono più gestibili. A Siena c’è anche il Museo d’arte per bambini all’interno del complesso di Santa Maria della Scala, concepito per introdurre all’arte i più giovani con percorsi tattili e interattivi.
In generale, la chiave per godersi il Chianti con i bambini è alternare attività di interesse per gli adulti (es. una cantina o un museo) con momenti di svago per loro (una corsa al parco, un gelato, una visita agli asinelli…). Fortunatamente nel Chianti le distanze sono brevi, quindi è facile programmare la giornata in tappe varie. Ad esempio: al mattino visita a Castellina (mezz’ora di museo è sostenibile), poi sosta in una fattoria vicina per pranzo dove i bimbi vedono gli animali; nel pomeriggio breve passeggiata panoramica e sosta al parco giochi; e infine gelato in piazza a Radda. Con un ritmo simile, sia grandi che piccini saranno soddisfatti.
L’Hotel Minerva a Siena, infine, è anch’esso attento alle famiglie: dispone di camere ampie (le triple o quadruple) e offre culle su richiesta per i più piccoli . La colazione varia accontenta anche i bimbi più esigenti (cornetti, yogurt, frutta, e magari qualche dolcetto extra). Inoltre la posizione vicina a parchi e spazi aperti in città è un plus: i Giardini La Lizza con giostra e trenino sono a due passi, e in hotel potrete rientrare facilmente per qualsiasi necessità (cambio pannolino, riposino pomeridiano dei più piccoli) senza dover prendere l’auto. Come descritto nella sezione dedicata alle famiglie sul sito dell’hotel, “dopo una giornata a scoprire musei e a rincorrere i piccioni in Piazza del Campo, poter rientrare in una stanza ampia dove i bambini possono giocare un po’ mentre i grandi si riposano sul letto è un vero toccasana” . E la notte, lontani dai rumori, “tutti dormiranno sereni cullati dal silenzio della città, pronti per un nuovo giorno di avventure” . Insomma, Chianti e Siena insieme possono rappresentare una vacanza formato famiglia perfetta, ricca di stimoli per gli adulti ma anche a misura di bambino.
(Suggerimento pratico: se visitate una cantina con bambini, sceglietene una che abbia spazi all’aperto dove possano muoversi, e magari concordate una visita più breve. Alcune aziende offrono succo d’uva o schiaccia con l’olio per coinvolgere i piccoli durante la degustazione dei genitori. E portate sempre con voi qualche snack, acqua e magari un piccolo album da disegno: disegnare una fattoria può intrattenere i bimbi mentre voi fate due chiacchiere col produttore 😉.)
Cosa visitare nei dintorni dell’Hotel Minerva (Siena)?
Dopo aver esplorato le colline del Chianti Classico, vale la pena dedicare tempo anche alle meraviglie che si trovano a pochi passi dall’Hotel Minerva, nel cuore di Siena. Soggiornare all’Hotel Minerva significa avere la città a portata di mano: molte attrazioni di Siena sono comodamente raggiungibili a piedi dall’albergo, permettendovi di alternare alle gite fuori porta anche piacevoli visite cittadine. Ecco una selezione di cosa vedere nei dintorni immediati dell’hotel (tutte queste mete si trovano entro circa 15 minuti a piedi):
- Piazza del Campo: Il cuore pulsante di Siena e una delle piazze medievali più belle del mondo, famosa per la sua forma a conchiglia e per ospitare il Palio di Siena, la storica corsa di cavalli tra le contrade che si tiene due volte l’anno . Piazza del Campo è splendida a tutte le ore: di giorno potrete ammirarne l’armoniosa vastità, vedere la Fonte Gaia (la fontana monumentale adornata da copie delle sculture di Jacopo della Quercia) e visitare il Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia; di sera, sedervi a uno dei caffè all’aperto e godere dell’atmosfera magica creata dalle luci che illuminano i palazzi. Dall’Hotel Minerva si arriva in circa 15 minuti a piedi: basta imboccare Via Garibaldi verso il centro storico e seguire le indicazioni per Piazza del Campo, lasciandosi guidare dal flusso di persone e dal crescere del suono dei passi sui vicoli acciottolati . Improvvisamente, dopo una curva tra i palazzi, la piazza si aprirà davanti a voi in tutta la sua grandiosità – un vero spettacolo che emoziona sempre, anche dopo tante visite.
- Duomo di Siena (Cattedrale di Santa Maria Assunta): Uno dei capolavori dell’architettura gotica italiana, riconoscibile per la sua facciata in marmo bianco e nero e la ricchezza di decorazioni. L’interno del Duomo lascia senza fiato: pavimento intarsiato unico al mondo (visibile per intero solo in alcuni periodi dell’anno), colonne in marmo policromo, la Libreria Piccolomini affrescata dal Pinturicchio, sculture di Michelangelo e Bernini – un vero scrigno d’arte . Imperdibile per le coppie (ma suggestivo per chiunque) l’esperienza della “Porta del Cielo”: la salita ai tetti/soffitti del Duomo attraverso stretti passaggi, che conduce a terrazze panoramiche da cui si abbraccia Siena dall’alto, proprio sotto la cupola – un momento memorabile, specialmente la mattina presto con poca folla . Dall’Hotel Minerva si raggiunge il Duomo in circa 17 minuti a piedi: il percorso è un po’ in salita (Siena è fatta di colline!), ma molto panoramico. Si può fare tappa prima in Piazza del Campo e poi risalire per Via di Città o Via del Capitano tra negozietti artigianali e antichi palazzi; saprete di essere vicini quando vedrete spuntare la cima della Torre del Mangia e poi la cupola zebra del Duomo sopra i tetti . Consiglio: se possibile visitatelo la mattina presto per godervi la facciata con la luce migliore e meno folla – è un momento quasi mistico poter ammirare tanta bellezza in silenzio .
- Fortezza Medicea & Enoteca Italiana: A circa 13 minuti a piedi dall’hotel, verso nord-ovest, si trova la possente Fortezza Medicea, fortezza cinquecentesca fatta erigere da Cosimo I de’ Medici durante il breve periodo di dominazione fiorentina su Siena . Oggi la Fortezza è un luogo di pace e cultura: sulle sue mura alberate i senesi amano passeggiare o fare jogging, godendo di un bel panorama sulla città e sulle colline (la vista al tramonto da qui è molto romantica, con Siena che si tinge di rosa) . All’interno delle mura, oltre a spazi per eventi all’aperto (concerti, fiere vinicole), ha sede l’Enoteca Italiana, un’esposizione permanente dei migliori vini italiani. Qui potreste coronare il vostro tour enologico degustando un calice di Chianti o Brunello in un contesto storico unico . La Fortezza è anche sede di musei temporanei e manifestazioni (ad esempio, d’estate vi organizzano rassegne di cinema all’aperto e festival musicali). Per arrivarci dall’Hotel Minerva, potete attraversare Porta Camollia e risalire lungo viale Vittorio Veneto; la passeggiata salirà un po’ ma è piacevole e vi ritroverete davanti alle imponenti mura di mattoni della fortezza.
- Museo Civico di Siena: Si trova all’interno del Palazzo Pubblico in Piazza del Campo (l’edificio del Municipio dominato dalla Torre del Mangia). È una visita altamente consigliata per comprendere la storia e l’arte di Siena. Nelle sale affrescate del Palazzo Comunale potrete ammirare capolavori come il celebre ciclo allegorico del Buon Governo e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti (1338) – una delle prime rappresentazioni di paesaggio urbano e campagna nella storia dell’arte, con un messaggio politico di sorprendente modernità – e la Maestà di Simone Martini (1315) che troneggia nella Sala del Mappamondo, raffigurante la Madonna in trono tra santi e angeli. Visitare questo museo è come fare un tuffo nella Siena del Medioevo, epoca in cui la città era ricca e fiera rivale di Firenze. Dall’hotel arrivate al Museo Civico in circa 15 minuti a piedi (si trova proprio in Piazza del Campo) . Se non soffrite di vertigini e ve la sentite di salire ~400 gradini stretti, valutate anche di salire sulla Torre del Mangia adiacente: la vista dalla cima, a 87 metri d’altezza, è impagabile e spazia su tutta Siena e le campagne circostanti – un’esperienza faticosa ma che ripaga con un panorama a 360° davvero mozzafiato . Tenete presente che la salita è a numero chiuso e a orari, quindi informatevi prima sugli orari di apertura.
- Basilica di San Domenico & Santuario di Santa Caterina: A circa 10 minuti di cammino dall’Hotel Minerva si erge la grande mole in mattoni rossi della Basilica di San Domenico, uno dei principali luoghi di culto di Siena . Questa chiesa, austera ed essenziale in stile gotico, è legata a Santa Caterina da Siena: al suo interno infatti sono custodite alcune reliquie della santa, tra cui la preziosa Testa-reliquia di Santa Caterina in una cappella laterale – meta di devozione per molti fedeli. Dalla terrazza dietro San Domenico si gode anche un’ottima vista sul Duomo, che sta proprio di fronte sull’altro colle. Scendendo pochi metri sotto la basilica, si entra nel Santuario di Santa Caterina, articolato complesso di cappelle, chiostre e stanze che sorgono attorno alla casa natale di Caterina (santa e dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa). Qui si respira un’atmosfera mistica: vedrete la camera dove Caterina dormiva, trasformata in cappella, e altri ambienti con affreschi che raccontano la sua vita. Visita consigliata sia per interesse religioso che storico. Il tutto si trova nel rione di Fontebranda (contrada dell’Oca, di cui Caterina era membro illustri): potete dunque scendere dalla Basilica fino alla medievale Fontebranda (antica fonte pubblica) e capirete meglio il contesto in cui la santa visse. La zona di San Domenico e Fontebranda è facilmente raggiungibile dall’hotel risalendo Via Garibaldi e poi Via Camporegio; essendo una breve salita, l’Hotel Minerva rimane vicinissimo per rientrare quando volete.
- Orto de’ Pecci: Ne abbiamo parlato prima come luogo ideale per famiglie, ma l’Orto de’ Pecci è una chicca che merita la visita da chiunque ami la natura e i posti particolari. Si tratta di un’area verde che si apre in una conca proprio dietro Piazza del Campo (incredibile ma vero!). Imboccando una stradina da piazza del Mercato si scende in pochi minuti in quella che sembra campagna in città: orti, frutteti, prati e animali da fattoria all’aperto . L’Orto de’ Pecci era l’orto medievale di un antico ospedale psichiatrico, oggi gestito da una cooperativa sociale che include persone con disabilità. Potrete passeggiare tra le file di cavoli e pomodori, salutare un asinello o un pavone, e godervi la vista insolita della Torre del Mangia e del campanile del Duomo che svettano sopra gli alberi . C’è anche un bar-ristorantino dove mangiare piatti semplici all’aperto. Molte coppie e famiglie locali amano fermarsi qui per un picnic o una pausa relax sul prato, specialmente in primavera ed estate . Dall’Hotel Minerva ci arrivate in circa 15 minuti a piedi scendendo da Via Garibaldi verso Porta Ovile e poi risalendo – chiedete in hotel il percorso più diretto, perché è un po’ nascosto ma ne vale la pena.
- Altre attrazioni vicine: Oltre a quanto elencato, sempre nelle vicinanze dell’hotel troviamo la Pinacoteca Nazionale (in 10-12 minuti a piedi, verso via San Pietro): è il museo d’arte che custodisce i capolavori della pittura senese medievale e rinascimentale (Simone Martini, Duccio di Buoninsegna, i Lorenzetti, Sano di Pietro… consigliato agli appassionati di arte gotica) . A poca distanza c’è anche la gotica Basilica di San Francesco, con la cappella delle Sacre Particole (un miracolo eucaristico senese) e affreschi notevoli di scuola giottesca. Il Battistero di San Giovanni, gioiello gotico con la fonte battesimale di Donatello e Ghiberti, si trova invece dietro il Duomo (15 min dall’hotel) . Insomma, soggiornando all’Hotel Minerva sarete circondati da tesori artistici e architettonici ad ogni angolo: basta uscire e perdersi tra i vicoli per imbattersi in scorci caratteristici, piccole chiese, palazzi nobiliari e fontanine di contrada – ogni angolo di Siena racconta una storia secolare.
Come sottolinea anche la presentazione sul sito dell’hotel, “nei dintorni dell’Hotel Minerva, a portata di passeggiata, ci sono tanti vicoli caratteristici dove perdersi è un piacere. Ogni rione di Siena ha la sua anima, i suoi colori e fontanini contradaioli” . Chiedete magari in albergo quali sono i segreti del quartiere in cui vi trovate (Contrada della Lupa) o di quelli vicini: lo staff sarà felice di indicarvi, ad esempio, una bottega artigiana di ceramica o un forno che sforna ricciarelli caldi, per un’esperienza autentica da veri senesi .
Dopo aver esplorato le meraviglie di Siena, è bello sapere che il vostro hotel è sempre a pochi passi: potrete tornare in camera per una breve pausa ogni volta che lo desiderate – per riposare le gambe, lasciare le borse dello shopping, o semplicemente godervi per qualche minuto il panorama dalla finestra – per poi rituffarvi tra le vie di Siena con energie rinnovate . Questa combinazione di posizione centrale e accoglienza calorosa offerta dall’Hotel Minerva vi consente di vivere la città al vostro ritmo, senza fretta e senza stress. Siena (e il Chianti tutto intorno) sono letteralmente ai vostri piedi, e un confortevole soggiorno vi aspetta ogni volta che vorrete riposare oppure contemplare, dalla terrazza dell’hotel, i tetti e le torri che avete appena visitato .
Conclusione: Le Colline del Chianti Classico offrono un’esperienza di viaggio completa e indimenticabile. Abbiamo visto cosa vedere e fare in questa terra generosa: dai borghi storici di Greve, Radda, Castellina e Gaiole, ricchi di arte e tradizioni, alle esperienze di enoturismo tra cantine e vigneti; dai percorsi nella natura per gli amanti del trekking e della bici, agli eventi e sapori che scandiscono ogni stagione, rendendo ogni periodo dell’anno unico. Il tutto arricchito dalla possibilità di soggiornare a Siena, all’Hotel Minerva, che si è rivelato un punto di partenza ideale per esplorare sia la città che i suoi splendidi dintorni. Siena aggiunge quel tocco di arte, spiritualità e vivacità cittadina che completa la quiete bucolica del Chianti.
Che tu stia pianificando un tour romantico di coppia, una vacanza rilassante in famiglia o un giro di scoperta con amici tra vino e cultura, le colline del Chianti Classico sapranno accoglierti con scenari da cartolina, profumi inebrianti di mosto e cucina toscana, e la sincera ospitalità della sua gente. Come dicono da queste parti, “il Chianti ti entra nel cuore”. Preparati dunque a innamorarti di colline ondulate e cieli tersi, a emozionarti di fronte a un tramonto sui filari, a brindare con un Gallo Nero guardando le torri di Siena in lontananza. Sarà un viaggio fatto di emozioni semplici e genuine, ma proprio per questo dal fascino indelebile.
Non resta che partire: Siena e il Chianti Classico ti aspettano! Buon viaggio e cin cin! 🍷
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