Confraternite storiche e i loro oratori
Di seguito sono riepilogate le principali confraternite religiose storiche di Siena ancora attive, con le rispettive sedi e alcune opere d’arte salienti.
| Confraternita | Anno fondazione | Patrono/Patrona | Oratorio/Chiesa | Note e opere d’arte principali |
|---|---|---|---|---|
| Santa Caterina della Notte (ex San Michele Arcangelo) | XI‑XIII sec. (Compagnia San Michele) | Santa Caterina da Siena | Ospedale Santa Maria della Scala (Vicino Duomo) | In origine denominata “Compagnia di San Michele Arcangelo” , questo antico sodalizio laicale prese il nome attuale nel 1479 in onore di Santa Caterina (che qui prestava assistenza) . L’oratorio sotterraneo, nel cuore dello Spedale, ha navata unica con stalli lignei del XVI secolo e soffitto ligneo barocco a volta . Le pareti sono affrescate da pittori vari (XVI-XVIII sec.) con episodi della vita di Cristo, della Vergine e di santa Caterina . Tra le opere più note: due grandi tele settecentesche, Cristo apparso a Caterina in veste di povero e Caterina che beve dal costato di Cristo . Accanto all’altare maggiore campeggiano sculture lignee di S. Domenico e di S. Caterina che custodiscono una piccola Madonna col Bambino in marmo (fine XIV secolo) . |
| Santa Maria in Portico a Fontegiusta | 1298 (Soc. Minore della Vergine), riconosc. 1478 | Maria Vergine (Beato Ambrogio Sansedoni) | Chiesa di Santa Maria in Portico a Fontegiusta (Porta di Fontegiusta) | Fondata su iniziativa del Beato Francesco Patrizi, questa Compagnia si scisse nel 1334 dalla “Società Minore” dando origine alla Santissima Trinità; i confratelli rimasti in devozione alla Vergine eressero così un oratorio presso la porta di Fontegiusta . L’attuale chiesa (senza abside) ingloba il portico medioevale con l’affresco della Madonna di Fontegiusta (miracolosa) . Il tempio ha pianta quadrata e tre navate accorciate, con volte a crociera sostenute da colonne . Sopra l’altare maggiore risplende un raffinato tabernacolo a tempietto scolpito da Lorenzo di Mariano (detto il Marrina, 1509‑17), capolavoro del Rinascimento senese . Nella lunetta soprastante è affrescata l’Assunzione della Vergine (Girolamo di Benvenuto, 1515), mentre gli altari laterali con Natività, Annunciazione e Dormitio Virginis furono decorati nel Seicento da Ventura Salimbeni . Molte opere interne, principalmente del XVI secolo, sono dedicate alla Madonna, testimoniando la devozione che lega Siena a Santa Maria di Fontegiusta . Soppressa nel 1785 e ricostituita nel 1792, oggi è nota anche come “Venerabile Compagnia di Santa Maria in Portico a Fontegiusta e del Beato Ambrogio Sansedoni” . |
| Santissima Trinità | 1298 (Soc. Minore della Vergine) | Santissima Trinità | Chiesa dei Servi (via Val di Montone) – Oratorio annesso | Fondata dal beato Francesco Patrizi nel 1298 come “Società Minore della Vergine Maria” presso i Servi di Maria, questa Confraternita assunse il titolo di Santissima Trinità nel 1334 . L’oratorio si trova alle spalle della Basilica dei Servi. L’edificio (esistente almeno dal 1380) presenta oggi una facciata a pronao quattrocentesco con quattro paraste doriche, di stile rinascimentale . L’interno unico, coperto da volte a crociera, è riccamente decorato in stile manierista (fresco e stucco) a partire dal Cinquecento . Opere notevoli includono un sontuoso Crocifisso ligneo (1576) fuso da Alessandro Vannini ; gli affreschi alle pareti mostrano episodi biblici e storie di santi dipinte da Ventura Salimbeni, Raffaello Vanni, Giuseppe Nicola Nasini e altri . Sull’altare campeggia la pala di Casolani con i Dolenti intorno alla Croce (1587) ; nelle nicchie laterali sono sculture in pietra di Ambrogio Buonvicino (1580). In sacrestia si conserva una Madonna col Bambino e Santi (Neroccio di Bartolomeo de’ Landi, 1496) e nella sala riunioni un Sposalizio mistico di Santa Caterina (Sebastiano Folli, 1612) . Dopo le soppressioni settecentesche, la confraternita fu ricostituita e oggi, pur avendo l’oratorio concesso in uso alla Contrada di Valdimontone, continua a mantenere il suo patrimonio artistico . |
| Misericordia (Arciconfraternita) | ca. 1250 (Sant’Antonio Abate) | Sant’Antonio Abate | Oratorio dell’Arciconfraternita della Misericordia (via del Porrione) | L’Arciconfraternita della Misericordia, tra le più antiche d’Italia, ha sede in un edificio ricavato nel 1836‑38 dall’unione di due antichi oratori: quello di Sant’Antonio Abate (fondata intorno al 1250 dal beato Andrea Gallerani) e quello della Madonna della Stella . Ancora oggi gestisce servizi di assistenza e si occupa del cimitero cittadino. L’oratorio, in via del Porrione, presenta interni decorati con opere d’arte di pregio. All’ingresso sono conservate due statue policrome dell’Annunciazione (Annunciante e Annunziata) di Domenico Cafaggi (tardo XVI secolo) . Sull’altare maggiore si ammira un trittico giovanile di Girolamo del Pacchia (inizio XVI sec.), raffigurante la Madonna col Bambino tra sant’Antonio Abate e san Paolo . Sulle pareti laterali dell’aula si susseguono sette lunette con Storie di sant’Antonio Abate realizzate a cavallo tra Cinque e Seicento da un insieme di pittori senesi (Alessandro Casolani, Francesco Vanni, Pietro Sorri, Rutilio Manetti, Sebastiano Folli) . L’oratorio è ancora oggi meta di fedeli: ogni 17 gennaio si celebra la benedizione degli animali in onore di S. Antonio , seguendo l’antica devozione contadina. |
| Santi Niccolò e Lucia | XII secolo (San Niccolò) | Sant’Antonio di Padova; S. Lucia | Chiesa dei Santi Niccolò e Lucia (via Don Minzoni) | Nata alla fine del XII secolo come Compagnia di San Niccolò presso il Carmine, nel 1398 si trasferì negli ambienti della vicina chiesa di Santa Lucia (all’epoca un ospizio per pellegrini) . Gestì fino al 1574 un ricovero per malati e bisognosi; dopo vari alti e bassi storici, è giunta fino a oggi. L’edificio attuale è stato rifatto tra fine Cinquecento e inizio Seicento: la facciata è rinascimentale (intonacata con timpano e lesene) . L’interno barocco ad aula unica ha tre altari maggiori. Opere d’arte salienti: nella cupola si ammira il Trionfo di santa Lucia (1624) dipinto da Sebastiano Folli ; nei lunettoni laterali sono episodi della vita di santa Lucia e di san Niccolò attribuiti a seguaci del Petrazzi . Ai lati dell’arco trionfale si trovano due statue in terracotta policroma (donate da Giacomo Cozzarelli o dalla bottega di Giovanni di Stefano) che rappresentano San Niccolò e Santa Lucia . Sopra l’altare maggiore è la pala seicentesca di Francesco Vanni, Martirio di santa Lucia (1606) . Ogni 13 dicembre la confraternita organizza la tradizionale cerimonia della benedizione degli occhi e dell’accensione delle candele alla Santa, molto seguita dalla popolazione . |
Nelle tabelle sopra sono raccolti i dati essenziali sulle confraternite storiche: anno di fondazione, santo titolare, sede dell’oratorio e opere d’arte principali presenti.
Domande e risposte sulle confraternite di Siena
- D: Che cos’è un oratorio confraternale e come sono strutturati?
R: Un oratorio di confraternita è un luogo di culto privato, legato a una specifica confraternita. Di solito è una piccola chiesa o cappella a navata unica, con stalli lignei lungo le pareti (dove sedevano i confratelli durante le adunanze) e un ricco apparato decorativo. Ad esempio, nell’Oratorio di Santa Caterina della Notte (Santa Maria della Scala) le pareti inferiori sono occupate da stalli del Cinquecento e il soffitto è decorato con stucchi barocchi della fine del Seicento . Lo spazio è spesso suddiviso in campate da arcate, e il transetto o l’altare maggiore è ornato da pale e affreschi dedicati al santo titolare e alla Vergine. In molti oratori senesi troviamo infatti opere pittoriche su fondo oro, statue lignee policrome, pale d’altare o tabernacoli rinascimentali che esaltano la devozione del tempo . Gli oratori delle confraternite rimangono luoghi intimi e suggestivi, dove arte e architettura si fondono in un’unica trama di fede e tradizione. - D: Quali sono le tradizioni più note collegate alle confraternite senesi?
R: Oltre alle celebrazioni liturgiche standard (messa, processioni), le confraternite hanno rituali propri. Come detto, l’Arciconfraternita della Misericordia benedice ogni anno, il 17 gennaio (festa di Sant’Antonio), animali e prodotti agricoli . Inoltre la Confraternita dei Santi Niccolò e Lucia promuove la solennità di Santa Lucia il 13 dicembre con una speciale benedizione degli occhi ai fedeli . Molti oratori conservano reliquie e simulacri portati in processione nelle festività patronali. Le confraternite vestono la caratteristica cappa, lunga veste bianca con mantellina rossa e cappuccio (buffa) , simbolo di identità e anonimato: i confratelli eseguivano così le opere di carità a beneficio della comunità senza gloria personale. - D: Che relazione c’è tra le confraternite e i contradaioli del Palio?
R: Le confraternite e le Contrade sono due istituzioni distinte di Siena, anche se a volte condividono edifici o membri. L’esempio più noto è forse l’Arciconfraternita della Santissima Trinità, il cui oratorio (accanto alla chiesa dei Servi) oggi è concesso in uso perpetuo alla Contrada di Valdimontone . Questo legame nasce dal fatto che in passato la Confraternita aveva ospitato la Contrada nei suoi locali fino al 1743 . Tuttavia, mentre le confraternite sono organizzazioni di fede con scopi devozionali e caritativi, le Contrade sono enti di quartiere cittadino legati alle tradizioni popolari e al Palio. Alcuni oratori di Contrade (come quello della Torre, del Bruco, del Nicchio, ecc.) esistono anch’essi, ma rientrano nella sfera delle Contrade anziché delle confraternite storiche laicali. - D: Quali opere d’arte spiccano negli oratori delle confraternite?
R: Gli oratori senesi custodiscono capolavori di arte sacra. Per esempio, nell’Oratorio di San Bernardino (adibito a Museo Diocesano) si trovano affreschi rinascimentali e barocchi, ma anche opere tre-quattrocentesche. Di rilievo è la Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti (1344), che è considerata un capolavoro unico per la tenerezza materna e la “sacralità umanizzata” che esprime . Nella stessa sacrestia dell’oratorio campeggia l’Annunciazione di Matteo di Giovanni (fine Quattrocento), apprezzata come uno dei principali capolavori pittorici del museo . Nell’oratorio dei Servi (Santissima Trinità) si ammira invece il grande Crocifisso (1576) fuso da Alessandro Vannini e vari altari affrescati da artisti come Ventura Salimbeni, Alessandro Casolani e Raffaello Vanni . Sulla Via del Porrione l’Oratorio della Misericordia ospita un trittico giovanile di Girolamo del Pacchia (inizio ‘500) con Madonna e Santi, e lunette con Storie di Sant’Antonio realizzate da Casolani, Vanni, Manetti, Folli e altri tra Cinque e Seicento . Tutte queste opere, insieme a sculture e raffigurazioni devozionali, rendono gli oratori delle confraternite veri e propri piccoli musei d’arte sacra. Nella tabella sottostante sono elencati alcuni dei dipinti e arredi più famosi presenti negli oratori menzionati:
| Opera | Artista | Secolo | Ubicazione |
|---|---|---|---|
| Annunciazione | Matteo di Giovanni | XV sec. | Oratorio di San Bernardino (sacrestia) |
| Madonna del Latte | Ambrogio Lorenzetti | XIV sec. | Oratorio di San Bernardino |
| Tabernacolo (tempietto) della Madonna | Lorenzo di Mariano (il Marrina) | XVI sec. (1509‑17) | Chiesa di S. Maria in Portico (Fontegiusta) |
| Trionfo di Santa Lucia (volta) | Sebastiano Folli | XVII sec. (1624) | Chiesa dei Santi Niccolò e Lucia |
| Madonna col Bambino con S. Antonio Abate e S. Paolo (trittico) | Girolamo del Pacchia | XVI sec. | Oratorio della Misericordia (via del Porrione) |
| Crocifisso | Alessandro Vannini (modello il Bresciano) | XVI sec. (1576) | Oratorio della Santissima Trinità |
| Trittiche e lunette con storie sacre | Venturi Salimbeni, Raffaello Vanni, Niccolò Casolani, ecc. | XVI‑XVII sec. | Vari oratori (Trinità, Misericordia, S. Niccolò e Lucia) |
Perché Soggiornare All’Hotel Minerva e Domande Frequenti
Dove si trova l’Hotel Minerva e perché è un punto di partenza ideale? L’Hotel Minerva è un tipico albergo tre stelle situato nel centro storico di Siena, in via Garibaldi 72, all’interno delle antiche mura medievali e nella contrada della Lupa . Questa posizione è estremamente comoda: l’hotel è infatti appena fuori dalla zona a traffico limitato, dotato di parcheggio privato e video-sorvegliato , il che permette di raggiungerlo facilmente in auto. Dalle sue porte si possono esplorare a piedi i tesori di Siena passo dopo passo . Ad esempio Piazza del Campo, cuore pulsante della città, si raggiunge in soli 15 minuti a piedi , così come il maestoso Duomo di Siena (a 17 minuti a piedi) . L’hotel è quindi un punto di partenza ideale per visitare il centro storico: nelle vicinanze si trovano la Fortezza Medicea (13 minuti a piedi) , il Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia, la Fonte Gaia e il Palazzo Salimbeni, fino al Palazzo Tolomei e alla Loggia della Mercanzia . Allo stesso tempo, la posizione interna alle mura lo rende un rifugio tranquillo, lontano dal caos del traffico, dove tornare ogni sera dopo le visite. Lo staff dell’hotel, cordiale e multilingue, offre consigli personalizzati sui percorsi cittadini e organizza anche escursioni enogastronomiche in Toscana .
Quali servizi offre l’Hotel Minerva? L’ambiente dell’hotel coniuga il fascino storico con comfort moderni . Gli interni hanno pavimenti in cotto, travi in legno originali e opere d’arte locale che trasformano le sale comuni in una piccola galleria . Il personale è operativo 24 ore su 24 e la colazione continentale a buffet è ricca di prodotti toscani: cornetti fragranti, dolci di pasticceria artigianale, marmellate fatte in casa e anche salumi e formaggi locali . Chi lo desidera può fare colazione all’aperto nel giardino panoramico, con vista sui tetti di Siena . L’hotel dispone inoltre di un bar interno, di una sala relax con divani e libri d’arte , Wi‑Fi gratuito in tutta la struttura e persino di una sala meeting ben attrezzata con vista sui tetti medievali . In sintesi, l’Hotel Minerva offre ai suoi ospiti un’accoglienza calorosa e tutti i servizi necessari per un soggiorno confortevole, il che lo rende un’occasione perfetta per immergersi nelle atmosfere senesi sin dal primo momento .
Quali attrazioni si possono visitare a Siena partendo dall’Hotel Minerva? Soggiornando al Minerva è facile raggiungere i principali monumenti del centro storico. Oltre alla già citata Piazza del Campo e al Duomo, nelle immediate vicinanze si trovano la Torre del Mangia e il Palazzo Pubblico, che dominano la piazza , e la bella fonte medievale conosciuta come Fonte Gaia . Meritano una visita anche la Loggia della Mercanzia (con le sue statue rinascimentali) e il Palazzo Salimbeni (antica sede del Monte dei Paschi) . A piedi si raggiunge anche la possente Fortezza Medicea (circa 13 minuti), con la sua passeggiata panoramica sulla città . Nei dintorni, imperdibili sono poi i borghi e i paesaggi toscani: San Gimignano con le sue torri medievali, Monteriggioni con le mura perfettamente conservate, il Colle Val d’Elsa e la suggestiva Val d’Orcia (Pienza, Montalcino) . Insomma, dalla posizione strategica dell’hotel Minerva è possibile sia visitare Siena con calma, tornando in camera per un momento di riposo durante il giorno , sia organizzare escursioni nelle terre del Chianti, del Brunello e della Vernaccia .
Che cos’è una confraternita laicale e quale ruolo hanno avuto a Siena? Le confraternite laicali sono antiche associazioni di fedeli non monastici che risalgono al Medioevo. Già a partire dal XII‑XIII secolo i cristiani si riunivano in questi sodalizi per praticare la carità e la pietà comune . A differenza degli ordini religiosi, i confratelli e le consorelle non facevano voti religiosi né vivevano in comunità, ma seguivano uno statuto approvato dall’autorità ecclesiastica . Lo scopo fondamentale delle confraternite era incrementare il culto pubblico e dedicarsi ad opere di carità concreta: assistenza agli infermi, cura dei malati e dei poveri, aiuto ai carcerati e ai condannati, seppellimento dei defunti, accoglienza dei pellegrini . A Siena, come altrove, queste associazioni laicali furono per secoli al servizio della Chiesa e della comunità: fondarono ospedali e orfanotrofi, gestirono Conservatori per ragazze povere e promotori dell’assistenza socio‑sanitaria. Inoltre, le confraternite senesi ebbero un ruolo importante nello sviluppo artistico della città: finanziarono chiese e oratori, commissionarono pale d’altare, cicli di affreschi e sculture per le proprie sedi . In sostanza, le confraternite hanno contribuito a salvaguardare la cultura cristiana e a sostenere i più bisognosi, lasciando in eredità numerosi “tesori nascosti” d’arte sacra nel cuore di Siena .
Quali tradizioni sono legate alle confraternite a Siena? Le confraternite senesi sono tuttora custodi di antiche usanze. Per esempio, l’Arciconfraternita della Misericordia celebra ogni 17 gennaio la tradizionale benedizione degli animali, in onore di Sant’Antonio Abate, suo protettore . Nel giorno della festa di Sant’Antonio gli allevatori portano cesti di paglia e pani per far benedire cibo e bestiame nell’oratorio della Misericordia . Allo stesso modo, la Confraternita dei Santi Niccolò e Lucia anima la solennità di Santa Lucia (13 dicembre) nella chiesa a lei dedicata: in questa occasione i fedeli ricevono la benedizione degli occhi e accendono una candela alla santa, secondo un rituale molto amato dai senesi . In generale, le confraternite partecipano alle liturgie pubbliche indossando la caratteristica “cappa” bianca con mantellina rossa, simbolo del loro anonimato caritatevole . Sul piano artistico, le loro oratorie sono spesso palcoscenici per festività patronali, processioni e celebrazioni comunitarie.
In conclusione, le confraternite religiose di Siena sono custodi di una ricca eredità storica e artistica. Visitando i loro oratori – partendo comodamente dall’Hotel Minerva – il turista può scoprire angoli meno noti della città, unendo al valore devozionale delle tradizioni senesi l’emozione di straordinarie opere d’arte .
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