Museo dell’Acqua a Siena: alla scoperta delle fonti medievali

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Il Museo dell’Acqua di Siena, ospitato nel suggestivo complesso delle Fonti di Pescaia, racconta il passato idrico della città in chiave moderna e interattiva . Qui si narra, attraverso installazioni multimediali e video, come i senesi del Medioevo hanno saputo sfruttare l’acqua piovana e le sorgenti per alimentare fontane, bottini sotterranei e acquedotti . L’itinerario di visita si sviluppa su tre piani sopra la storica Fonte di Pescaia e include un percorso guidato alle antiche vasche e ai cunicoli del bottino sottostante . La sede del museo è a pochi minuti dal centro: Strada delle Fonti di Pescaia 54, angolo Via delle Pace, appena fuori dalle mura cittadine .

Le fonti medievali senesi, come la Fonte di Pescaia, testimoniavano un uso ingegnoso delle acque: la prima vasca era destinata all’acqua potabile, la seconda all’allevamento di pesci, e una terza al pascolo degli animali . Le acque defluivano da una vasca all’altra tramite un sistema di trabocco e canali di scolo verso la campagna . Dalla Fonte di Pescaia partivano due rami del bottino: lunghe gallerie scavate nell’arenaria pluricentennale che raccoglievano l’acqua piovana e delle sorgenti più lontane . Durante il Medioevo, i bottini – oltre 25 km di cunicoli sotterranei – furono l’unica fonte d’acqua di Siena, in assenza di fiumi cittadini . Ancora oggi le loro gallerie calcificate, ricoperte di concrezioni e stalattiti, alimentano alcune delle storiche fontane senesi .

Hotel Minerva: punto di partenza ideale per esplorare Siena

Situato all’interno delle antiche mura di Siena, nel rione della Contrada della Lupa, l’Hotel Minerva è un albergo tre stelle con 56 camere di varie tipologie (Easy Economy, Elegant Standard, Superior e Junior Suite) . L’hotel dispone di ascensore, ampio giardino panoramico e si trova a soli pochi minuti a piedi da Piazza del Campo, il fulcro della città del Palio . Dal Minerva si raggiungono in breve tempo a piedi attrazioni come il Palazzo Pubblico, la Torre del Mangia e la Fonte Gaia . Grazie alla sua posizione strategica e al parcheggio custodito annesso, l’hotel Minerva è meta ideale sia per chi arriva in auto – fuori dalla ZTL – sia per chi preferisce muoversi a piedi o in bicicletta (è anche servito da noleggio bici) . L’atmosfera è familiare e accogliente da oltre 60 anni, e molti ospiti apprezzano la cordialità dello staff e la colazione inclusa nel soggiorno .

Domande frequenti sull’Hotel Minerva:

  • Perché scegliere l’Hotel Minerva? L’albergo è interno alle mura medievali, a pochi passi da Piazza del Campo , e dispone di comodità moderne (ascensore, Wi-Fi, sala meeting) . Il servizio include anche garage privato videosorvegliato (a pagamento) .
  • Quali servizi sono disponibili? L’hotel offre colazione italiana/internazionale con prodotti dolciari e salumi toscani , un bar interno, una sala lettura e una sala meeting attrezzata per convegni fino a 40 persone . Degne di nota sono il giardino panoramico affacciato sui tetti del centro storico e la possibilità di organizzare passeggiate a cavallo nei dintorni collinari . Tabella dei servizi principali dell’Hotel Minerva:
ServizioDescrizione
Garage custoditoAmpio parcheggio privato e videosorvegliato per auto, moto e bici . Ingresso diretto dalla reception.
ColazioneInclusa nel prezzo: buffet con cornetti, marmellate, frutta, succhi, salumi e formaggi toscani . Servita in giardino o in camera.
Giardino panoramicoOasi verde con vista sui rioni antichi di Siena , ideale per rilassarsi con un aperitivo al tramonto.
Wi-Fi & relaxConnessione gratuita in tutta la struttura; sala lettura e bar con angoli tranquilli per gli ospiti .
Business & meetingSala riunioni fino a 40 persone, attrezzata per eventi e corsi . Punto internet e fax disponibili.

Gli ospiti possono inoltre prenotare escursioni a piedi o in bicicletta nella campagna senese (ad esempio nei percorsi in Chianti o Val d’Orcia ) e vicino all’hotel c’è perfino un’offerta per gite a cavallo a soli 20 minuti dal centro .

Itinerari a Siena e dintorni

Cosa visitare nel centro storico? Dall’Hotel Minerva si può iniziare il tour senese a piedi. In pochi minuti si raggiunge Piazza del Campo, su cui si affacciano il Palazzo Pubblico (sede del Museo Civico) e la celebre Fonte Gaia . Proseguendo si può salire alla Torre del Mangia, per una vista mozzafiato sulla città. A breve distanza si trova il complesso del Duomo di Siena con il Battistero di San Giovanni (e la sua velociella del Pavimento), che custodiscono capolavori dell’arte gotica senese . Altri luoghi di interesse raggiungibili a piedi includono la Pinacoteca Nazionale, la Basilica di San Francesco e le chiese di Santa Maria dei Servi e San Domenico . Molti visitatori amano anche esplorare i vicoli delle contrade, ammirare le fontane minori (es. Fontebranda) o fare una pausa nei caratteristici caffè all’aperto di Piazza del Campo. Itinerario consigliato (1 giorno): si può dedicare la mattina alla visita di Piazza del Campo, Palazzo Pubblico e Battistero, pranzare in una osteria tipica, poi nel pomeriggio esplorare il Duomo con la Libreria Piccolomini e magari salire sulla Torre del Mangia . La sera non mancano locali tipici dove gustare i piatti senesi (pici, ribollita, crostini neri) accompagnati dai vini locali Chianti.

Escursioni nei dintorni: Chi soggiorna più giorni può pianificare visite alle colline senesi. Siena è circondata da itinerari pedonali segnalati nelle Crete Senesi e nel Chianti: ad esempio percorsi panoramici su biancane, uliveti e cipressi . Nella campagna circostante meritano un’escursione la zona termale di San Giovanni d’Asso o Bagno Vignoni, il borgo medievale di Monteriggioni e il santuario di Monte Oliveto Maggiore. Per gli amanti del vino c’è la Strada del Vino Nobile di Montepulciano e del Chianti: wine tours con degustazioni sono facilmente organizzabili. L’hotel Minerva, con deposito bici e informazioni turistiche, può suggerire vari itinerari anche in bicicletta o a piedi (trekking urbano) .

Domande frequenti sugli itinerari:
Come posso muovermi a Siena? Il centro è quasi interamente pedonale. Dal parcheggio dell’hotel Minerva si può esplorare tutto il borgo storico comodamente a piedi . Esistono anche autobus locali (linee urbane) che collegano la stazione con le periferie, ma i monumenti principali si girano a piedi.
Cosa vedere nei dintorni di Siena? Nei dintorni consigliamo le Crete Senesi (paesaggio dantesco di terre argillose), la Val d’Orcia (Pienza, Montalcino, Bagno Vignoni) e i vigneti del Chianti. L’albergo può prenotare gite organizzate con guida o noleggi di auto e taxi.

Alla scoperta del Museo dell’Acqua di Siena

Cos’è il Museo dell’Acqua di Siena? È un museo innovativo inaugurato nel 2010 presso le antiche fonti urbane . L’obiettivo è svelare “uno dei tesori nascosti” di Siena: il complesso sistema idrico dei bottini . Nelle sale multimediali del museo si ricostruisce la storia del sistema acquedottistico senese con filmati, modelli, schermi interattivi e testimonianze . Al visitatore viene illustrato come, nonostante l’assenza di un fiume vicino, l’antica Siena convogliasse l’acqua piovana e di sorgente in gallerie sotterranee per portarla in città . Il percorso didattico si snoda su tre piani sopra la Fonte di Pescaia, mostra strumenti scientifici e filmati con anziani senesi che ne tramandano le conoscenze .

Cosa aspettarsi durante la visita? Il visitatore accede ad ambienti dotati di proiettori, monitor, sensori e pannelli espositivi . Vi sono ricostruzioni del bottino di Fonte Gaia e di Fontebranda, antichi pozzi di decantazione (galazzoni) e una sezione sull’evoluzione del sistema idrico nei secoli . Il percorso culmina con una escursione guidata ai cunicoli sotterranei della Fonte di Pescaia : dotati di torce, i visitatori entrano nei sotterranei per toccare con mano le antiche condotte di pietra. L’esperienza è dunque in parte multimediale e in parte “speleologica”, adatta anche alle famiglie con ragazzi. Il museo sottolinea il valore di quest’opera ingegneristica unica nel suo genere: ad esempio ricorda che l’arrivo dell’acqua in Piazza del Campo (fondazione della Fonte Gaia nel 1346) è stato motivo di grande festa per i senesi, come suggerisce il nome stesso della fonte .

Organizzazione della visita: Le visite al museo sono possibili solo su prenotazione (per gruppi o singoli), data la natura guidata dell’itinerario . Gli orari di apertura (consultabili sul sito ufficiale) sono generalmente da giovedì a domenica (10:00–19:00) . Il martedì e il mercoledì il museo è chiuso . Tabella: orari di apertura del Museo dell’Acqua :

GiornoOrario di aperturaUltimo ingresso
LunedìChiuso
MartedìChiuso
MercoledìChiuso
Giovedì10:00 – 19:0018:00
Venerdì10:00 – 19:0018:00
Sabato10:00 – 19:0018:00
Domenica10:00 – 19:0018:00

Nel museo non è consentito l’ingresso senza guida. All’ingresso viene fornita una torcia elettrica e le istruzioni di sicurezza. Si raccomanda di indossare scarpe comode, poiché il percorso include anche scale di pietra medievale e pavimenti antichi. Per informazioni e prenotazioni si può contattare la biglietteria del Museo dell’Acqua: Strada delle Fonti di Pescaia 54, tel. 0577-xxxxxx (vedi sito). Nota bene: il museo non risulta nel circuito di visite libere; tutti i visitatori pagano un biglietto (circa €10 intero, €5 ridotto) che comprende la visita guidata .

Cosa è il “bottino” di Siena? Il museo spiega anche il concetto di bottino: si tratta di antiche condotte sotterranee che a partire dal XII secolo convogliavano le acque all’interno delle mura . Scavati per 25 km nella roccia, i bottini raccoglievano l’acqua gocciolante dalle falde (in particolare dai rii Diana e Staggia) e la convogliavano alle fontane pubbliche . Furono opere strategiche: durante l’assedio del 1554 le truppe imperiali tentarono invano di usare i cunicoli per penetrare in città . All’interno del museo si scoprono manufatti originali (maniglioni, iscrizioni, un dado di decantazione) recuperati dai bottini, oltre a modelli delle fontane antiche (Fontebranda, Fonte Gaia, ecc.).

Storia e curiosità delle acque senesi

La realizzazione dei bottini ebbe inizio già in età romana (il più antico ritrovamento risale al 394 d.C.) e proseguì con slancio nel XIII-XV secolo per soddisfare il fabbisogno idrico della popolazione . Nel 1267-68 fu anche progettato (senza successo) di deviare il fiume Merse verso Siena . Intorno al 1343 l’acqua venne finalmente condotta in Piazza del Campo, dove fu realizzata la prima Fonte Gaia nel 1346 . Nel periodo 1409-1419 Jacopo della Quercia scolpì l’originale Fonte Gaia in marmo, oggi sostituita da una copia ottocentesca e conservata presso Santa Maria della Scala . L’operato di artisti e ingegneri di allora ha lasciato segni ancora visibili: ad esempio i pozzi di decantazione nei dintorni di Porta Camollia, progettati nel 1437-38 per depurare l’acqua dei bottini .

Leggende locali sulle acque: Le fonti urbane sono ricche di miti. Secondo la leggenda più nota, i capostipiti romani di Siena sarebbero Senius e Aschius, figli di Remo, che fuggirono da Roma portando con sé la lupa – simbolo ora della città . Questa storia è rappresentata anche nelle statue laterali della Fonte Gaia, dove si vede la lupa con Romolo e Remo e le figlie di Remo (Rea Silvia e Acca Larenzia) . Un’altra tradizione più “acquatica” riguarda la grande Santa Caterina da Siena, originaria della Contrada dell’Oca: si racconta che da ragazza si dissetò a una fonte di campagna (a Petrognano, nel senese) e che l’acqua le portò la guarigione da una malattia polmonare . Ancora oggi i pellegrini visitano quella “fonte miracolosa” dedicata a Santa Caterina e, curiosamente, ai suoi piedi sventola la bandiera della Contrada dell’Oca (la contrada di origine della santa) . Infine, leggenda vuole che nel sottosuolo dei bottini vivessero piccoli spiriti protettori: i “guerchi” (addetti ai lavori) riferivano di aver incontrato durante gli scavi creature danzanti dette “omiccioli” o lampi di luce chiamati “fuggisoli”, probabilmente interpretati come manifestazioni del soprannaturale tra le acque .

Informazioni pratiche per il visitatore

Indirizzo e contatti: Il Museo dell’Acqua si trova in Strada delle Fonti di Pescaia 54 (interno Siena), a pochi passi dal Museo della Tortura e dal Parco della Rimembranza. L’Hotel Minerva è in via Garibaldi 72 (vicino a Piazza Gramsci e a 5 minuti a piedi da Piazza del Campo) . Gli ospiti possono raggiungere il museo in auto in circa 5–10 minuti (con parcheggio vicino alle Fonti) o con i taxi cittadini; non esistono linee di autobus dirette, ma la stazione ferroviaria di Siena dista 1 km dall’hotel e 3 km dal museo.

Orari migliori e prenotazioni: Il periodo ideale per visitare Siena e il Museo dell’Acqua è la primavera-estate (marzo-settembre), quando i battuti della città sono più vivaci e il clima consente escursioni all’aperto. In estate può essere molto caldo in città, dunque può essere piacevole approfittare delle sale climatizzate del museo. Si consiglia comunque di prenotare con anticipo, soprattutto nei fine settimana e durante il Palio (2 luglio, 16 agosto) .

Consigli utili: All’Hotel Minerva il check-in è dalle 14:00 in poi (indicativamente), mentre il check-out è entro le 11:00. L’hotel offre il servizio breakfast fino alle 10:30 . Se arrivate in auto, ricordate di comunicare il numero di targa per il parcheggio (a pagamento) dell’albergo. In camera troverete mappe e una guida breve degli orari del trasporto pubblico locale. Nel Museo dell’Acqua non sono ammessi i passeggini o borse troppo grandi (per motivi di sicurezza nelle visite guidate). Per pranzo/cena la zona offre numerose trattorie tradizionali e pizzerie: chiedete alla reception dell’hotel una prenotazione consigliata in base alle vostre preferenze (cucina tipica senese, toscana o internazionale).

Leggende e curiosità riassunte: Il patrimonio di Siena è costellato di miti e storie, come la fondazione mitologica della città (Senius e Aschius con la lupa ), i miracoli di Santa Caterina (guarita dalla polmonite ) e i piccoli “folletti” degli acquedotti sotterranei . Anche la Fonte Gaia ha la sua leggenda: il nome “Gaia” richiamava la gioia dei cittadini quando per la prima volta l’acqua arrivò in piazza , e le statue della Madonna con le Virtù affiancate a figure mitologiche raccontano i valori della repubblica medievale . Esplorando Siena, ponete attenzione ai simboli della Balzana (lo stemma cittadino a semicerchi bianchi e neri) che si ripetono nelle volte delle fonti e nelle decorazioni: era il marchio comunale sulle architetture idriche .

Grazie all’Hotel Minerva potrete vivere Siena da protagonisti: tornare ogni giorno in una base strategica, godervi il panorama dai giardini dell’albergo e passare la sera tra le vie medievali illuminate. E con una tappa al Museo dell’Acqua aggiungerete al vostro soggiorno un’esperienza unica: quella di immergervi nella storia cifra della città del Palio, fatta non solo di cavalli e contrade, ma anche di ingegno idraulico e fonti millenarie .

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